Lunedì 30 marzo la Giunta comunale, riunita in seduta straordinaria, su proposta dell'assessore alle Finanze, Francesco Miceli, ha approvato e presentato alla stampa un progetto per il riordino e la razionalizzazione della rete di società partecipate del Comune di Genova. Si tratta di una proposta di Giunta al Consiglio, L'obiettivo è ridurre i costi di funzionamento e smantellare le cosiddette "scatole vuote", non più strategiche per l'ente. In estrema sintesi le novità sono due: risparmi stimati di 1.700.000 euro e nessun licenziamento.
"E' un piano di riordino - ha detto Miceli - previsto dalla legge di Stabilità 2015 che impone ai Comuni e agli Enti che partecipano direttamente o indirettamente in società di avviare un piano di razionalizzazione che miri alla riduzione delle stesse, improntato ad un risparmio per le casse pubbliche". La legge impone tre scadenze: entro domani (31 marzo) il piano deve essere approvato e inviato alla Corte dei Conti, entro il 31 dicembre dovrà essere realizzato ed entro il 31 marzo 2016 dovrà essere inoltrata alla Corte dei Conti una relazione in cui si consuntiva il risultato ottenuto.
"Il nostro piano di riordino - continua Miceli - prevede l'eliminazione di 17 caselle del diagramma delle società partecipate. Che vanno da quelle che hanno raggiunto lo scopo a quelle prive di personale, da quelle che si possono vendere, sciogliere o liquidare senza conseguenze per i cittadini".
Nuovi scenari di aggregazione si aprono per società simili come, ad esempio, Fiera di Genova Spa con Porto Antico.
"Abbiamo stimato - continua l'assessore - che la minore spesa per le casse del Comune dovrebbe aggirarsi intorno a 1.700.000 euro, risparmi in buona parte strutturali, cioè che andranno a incidere annualmente sul bilancio".
Nessuna preoccupazione per i lavoratori. "Il piano prevede - continua Miceli - l'invarianza complessiva e generale dei posti di lavoro".
"Per Amiu - conclude l'assessore - in linea con quanto già deliberato dal Consiglio Comunale nel 2013, si propone l’ingresso di un socio esterno in grado di effettuare gli ingenti investimenti di cui c'è bisogno. A questo scopo sono state previste ipotesi di aggregazione secondo le formulazioni previste dalla Legge di stabilità".
Ecco nel dettaglio il quadro completo delle società che, con diverse formule, usciranno dalla "galassia" del Comune di Genova: Car Sharing, Rigenova, Themis, Isab, Ecolegno, Refri, Quattroerre, Ceryac, Liguriaambiete, SVI, San Bartolomeo, S.G.M., Tunnel di Genova, Marina Fiera di Genova, Sistema turistico locale del genovesato, Stazioni Marittime, Ge-Progetti.
"E' un piano di riordino - ha detto Miceli - previsto dalla legge di Stabilità 2015 che impone ai Comuni e agli Enti che partecipano direttamente o indirettamente in società di avviare un piano di razionalizzazione che miri alla riduzione delle stesse, improntato ad un risparmio per le casse pubbliche". La legge impone tre scadenze: entro domani (31 marzo) il piano deve essere approvato e inviato alla Corte dei Conti, entro il 31 dicembre dovrà essere realizzato ed entro il 31 marzo 2016 dovrà essere inoltrata alla Corte dei Conti una relazione in cui si consuntiva il risultato ottenuto.
"Il nostro piano di riordino - continua Miceli - prevede l'eliminazione di 17 caselle del diagramma delle società partecipate. Che vanno da quelle che hanno raggiunto lo scopo a quelle prive di personale, da quelle che si possono vendere, sciogliere o liquidare senza conseguenze per i cittadini".
Nuovi scenari di aggregazione si aprono per società simili come, ad esempio, Fiera di Genova Spa con Porto Antico.
"Abbiamo stimato - continua l'assessore - che la minore spesa per le casse del Comune dovrebbe aggirarsi intorno a 1.700.000 euro, risparmi in buona parte strutturali, cioè che andranno a incidere annualmente sul bilancio".
Nessuna preoccupazione per i lavoratori. "Il piano prevede - continua Miceli - l'invarianza complessiva e generale dei posti di lavoro".
"Per Amiu - conclude l'assessore - in linea con quanto già deliberato dal Consiglio Comunale nel 2013, si propone l’ingresso di un socio esterno in grado di effettuare gli ingenti investimenti di cui c'è bisogno. A questo scopo sono state previste ipotesi di aggregazione secondo le formulazioni previste dalla Legge di stabilità".
Ecco nel dettaglio il quadro completo delle società che, con diverse formule, usciranno dalla "galassia" del Comune di Genova: Car Sharing, Rigenova, Themis, Isab, Ecolegno, Refri, Quattroerre, Ceryac, Liguriaambiete, SVI, San Bartolomeo, S.G.M., Tunnel di Genova, Marina Fiera di Genova, Sistema turistico locale del genovesato, Stazioni Marittime, Ge-Progetti.