“Gli eventi – ha proseguito il sindaco - hanno però mostrato una realtà di crisi; il sistema era sull’orlo del collasso e sarebbe precipitato se non fosse intervenuto un disegno di riforma. Non sarebbero bastate tecniche di “rianimazione” con ulteriori iniezioni di denaro non risolutive. La legge Bray, invece, ha delineato e non semplicemente abbozzato un disegno di riforma. Si è infatti intrapreso un percorso che dovrà portare ad una riforma compiuta in cui le fondazioni possano trovare solidità”. L’incontro “Fondazioni lirico-sinfoniche tra crisi e riforma” affronta diversi temi: “Vecchie e nuove questioni dopo la privatizzazione”; “Condizioni di sostenibilità delle fondazioni lirico-sinfoniche”; “I fondamenti normativi della contribuzione pubblica”; “Il rapporto di lavoro subordinato nelle fondazioni”; “La legge Bray a due anni dalla sua nascita”; “Il ruolo del Sovrintendente nella riforma introdotta con legge n. 112/2013”; “La rinegoziazione degli interessi anatocistici nella ratio della legge Bray”; “I criteri di elaborazione del piano industriale”; “La professione del cantante lirico nel nuovo assetto”. Tra i relatori, il sovrintendente del Teatro Carlo Felice, Maurizio Roi. Al convegno ha partecipato Francesco Pinelli, commissario straordinario alla attuazione della legge di riforma.
“La legge Bray ha avviato un processo di riforma”. Il sindaco ha aperto un convegno giuridico sulle fondazioni liriche
“Le fondazioni liriche sono una ricchezza del Paese, una parte importante della nostra tradizione culturale, una tradizione che va mantenuta viva e attuale incontrando il gusto del pubblico.”. Lo ha sottolineato il sindaco Marco Doria, presidente della Fondazione Carlo Felice, aprendo il convegno di formazione sulla legge Bray organizzato dal Centro studi giuridici per la musica e lo spettacolo “Musius”nell’auditorium Montale.
28 novembre 2014
Ultimo aggiornamento: 28/11/2014