Nel lungo e approfondito incontro tra il sindaco Marco Doria, l’assessore Elena Fiorini e una delegazione di commercianti e residenti della zona di via Turati, di Sarzano e di altri quartieri del centro storico, il sindaco ha esposto la posizione dell’Amministrazione comunale.
1. Un impegno preciso per mantenere libera l’area di via Turati e palazzo San Giorgio, zona di pregio da valorizzare. L’attuale presenza del cosiddetto mercatino non è più sostenibile per la promiscuità in quel luogo con attività di commercio, turismo e con le residenze.
2. Un’altrettanto ferma volontà di concordare con la Prefettura e la Questura - e di attuare - un’azione coordinata e complessiva, che comprenda la repressione dei fenomeni di illegalità da parte delle Forze dell’ordine come primo obiettivo. Accanto a questo è necessaria un’opera rigorosa di contenimento e di controllo del fenomeno per evitare che esso si espanda e dia copertura a presenze di delinquenza. Vanno promossi perciò percorsi di legalità, anche in collaborazione con l’associazionismo, che andranno comunque monitorati costantemente.
3. Non è intenzione dell’Amministrazione spostare il problema lasciandolo inalterato ma affrontarlo con una strategia che risulti realmente efficace e produca risultati duraturi, promuovendo percorsi di legalità e reprimendo l’illegalità.
4. Sulle scelte che saranno vagliate dal Comitato per l’ordine e la sicurezza e che saranno adottate dal Comune, per quanto di sua competenza, l’Amministrazione è sempre disposta a confrontarsi con la cittadinanza.
1. Un impegno preciso per mantenere libera l’area di via Turati e palazzo San Giorgio, zona di pregio da valorizzare. L’attuale presenza del cosiddetto mercatino non è più sostenibile per la promiscuità in quel luogo con attività di commercio, turismo e con le residenze.
2. Un’altrettanto ferma volontà di concordare con la Prefettura e la Questura - e di attuare - un’azione coordinata e complessiva, che comprenda la repressione dei fenomeni di illegalità da parte delle Forze dell’ordine come primo obiettivo. Accanto a questo è necessaria un’opera rigorosa di contenimento e di controllo del fenomeno per evitare che esso si espanda e dia copertura a presenze di delinquenza. Vanno promossi perciò percorsi di legalità, anche in collaborazione con l’associazionismo, che andranno comunque monitorati costantemente.
3. Non è intenzione dell’Amministrazione spostare il problema lasciandolo inalterato ma affrontarlo con una strategia che risulti realmente efficace e produca risultati duraturi, promuovendo percorsi di legalità e reprimendo l’illegalità.
4. Sulle scelte che saranno vagliate dal Comitato per l’ordine e la sicurezza e che saranno adottate dal Comune, per quanto di sua competenza, l’Amministrazione è sempre disposta a confrontarsi con la cittadinanza.