I lavori di LiguriaCircular, il forum permanente sull’economia circolare voluto da Comune di Genova e Amiu, entrano nel vivo: si svolgeranno lunedì 5 e martedì 6 ottobre prossimo gli incontri dei tavoli di lavoro tematici del forum, i CircLab, nell’ambito dei quali saranno presentate oltre 20 idee progettuali di applicazione concreta dei principi dell’economia circolare sul territorio.
I progetti, portati nell’ambito del forum da aziende private, associazioni ed enti di ricerca, sono finalizzati alla riduzione, al recupero, al riutilizzo e alla valorizzazione dei rifiuti.
Fanno parte di LiguriaCircular oltre 100 soggetti tra aziende private, singoli professionisti, associazioni, dipartimenti universitari e centri di ricerca.
Per Marco Castagna, presidente Amiu, promotore dell’iniziativa insieme a Confindustria Genova: «L’economia circolare è l’economia del futuro. Nonostante i problemi contingenti dobbiamo sforzarci di guardare in questa direzioni iniziando da subito a pensare in un’ottica circolare. È quello che chiede la Commissione europea, che dedica finanziamenti specifici alle iniziative di economia circolare ed è quello che stanno già facendo le grandi città europee».
La prima parte dell’incontro, prevista lunedì mattina dalle 9.30 alle 12.30 vedrà un momento di confronto con la partecipazione delle istituzioni.
Prenderanno parte alla discussione l’assessore comunale all’Ambiente Italo Porcile, l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone, il consigliere delegato all’Ambiente della Città Metropolitana Enrico Pignone, ma anche Paola Migliorini, in videoconferenza da Bruxelles, membro dell’Unità 1 Eco-Innovation e Circular Economy della Direzione Generale Ambiente della Commissione europea, e Gloria Zavatta, Sustainability Leader Expo 2015.
Le idee progettuali che saranno presentate nell’ambito dell’incontro “LiguriaCircular: idee progettuali di economia circolare per lo sviluppo green del territorio” saranno divise in quattro ambiti, che corrispondono ai CircLab del forum, come specificato da Amiu nella nota diffusa alla stampa.
1. Riduzione dello spreco alimentare: il tavolo, particolarmente significativo nell’anno di EXPO, vedrà tra i progetti più interessanti quelli presentati da associazioni che si occupano del recupero di eccedenze alimentari e della loro ridistribuzione verso persone in condizioni di disagio economico. Tra le idee più innovative quella proposta da un dipartimento dell’Università degli Studi di Genova che si propone di produrre oggetti domestici di design (per esempio lampade) dagli scarti dell’industria agroalimentare (come quelli della lavorazione del pomodoro).
2. Risorse ambiente costruito: l’obiettivo generale del tavolo è quello di portare la filiera produttiva del settore edile verso modelli di economia circolare. Diversi in questo ambito i progetti presentati dall’Università di Genova, dal progetto UNIGE ZERO WASTE per la gestione dei rifiuti dell’Ateneo in ottica di economia circolare allo sviluppo software per la gestione e l’ottimizzazione energetica. Tra i più interessanti il progetto presentato da uno studio di architetti per la creazione di piste ciclabili utilizzando scarti di lavorazione con l’obiettivo di attivare una vera e propria filiera.
3. Prodotti sostenibili: il tavolo è dedicato alle nuove tecnologie e ai materiali funzionali allo sviluppo dell’economia circolare, che consentono cioè di sviluppare prodotti facilmente smontabili e i cui componenti possano essere raccolti in modo differenziato e riutilizzato o riciclati completamente. I progetti presentati nell’ambito di questo tavolo comprendono non solo beni, ma anche servizi, come la creazione di tool per sistemi industriali sostenibili e l’organizzazione di eventi open source.
4. Rifiuti come risorse: è il tavolo relativo al riutilizzo dove si sono concentrati la maggior parte dei progetti presentati. Alcuni più tradizionali, volti alla riduzione e al recupero di imballaggi o plastica e alla valorizzazione delle frazione organica del rifiuto, altri più innovativi; ne è un esempio il progetto “I ReDo – Plastic format”, che prevede la creazione di oggetti 3D a partire dalla plastica riciclata. Non mancano anche in questo caso progetti in ambito sociale, dal recupero di libri usati alla creazioni di accessori di moda da materiale di recupero da parte di donne detenute.
Per informazioni: www.liguriacircular.it
I progetti, portati nell’ambito del forum da aziende private, associazioni ed enti di ricerca, sono finalizzati alla riduzione, al recupero, al riutilizzo e alla valorizzazione dei rifiuti.
Fanno parte di LiguriaCircular oltre 100 soggetti tra aziende private, singoli professionisti, associazioni, dipartimenti universitari e centri di ricerca.
Per Marco Castagna, presidente Amiu, promotore dell’iniziativa insieme a Confindustria Genova: «L’economia circolare è l’economia del futuro. Nonostante i problemi contingenti dobbiamo sforzarci di guardare in questa direzioni iniziando da subito a pensare in un’ottica circolare. È quello che chiede la Commissione europea, che dedica finanziamenti specifici alle iniziative di economia circolare ed è quello che stanno già facendo le grandi città europee».
La prima parte dell’incontro, prevista lunedì mattina dalle 9.30 alle 12.30 vedrà un momento di confronto con la partecipazione delle istituzioni.
Prenderanno parte alla discussione l’assessore comunale all’Ambiente Italo Porcile, l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone, il consigliere delegato all’Ambiente della Città Metropolitana Enrico Pignone, ma anche Paola Migliorini, in videoconferenza da Bruxelles, membro dell’Unità 1 Eco-Innovation e Circular Economy della Direzione Generale Ambiente della Commissione europea, e Gloria Zavatta, Sustainability Leader Expo 2015.
Le idee progettuali che saranno presentate nell’ambito dell’incontro “LiguriaCircular: idee progettuali di economia circolare per lo sviluppo green del territorio” saranno divise in quattro ambiti, che corrispondono ai CircLab del forum, come specificato da Amiu nella nota diffusa alla stampa.
1. Riduzione dello spreco alimentare: il tavolo, particolarmente significativo nell’anno di EXPO, vedrà tra i progetti più interessanti quelli presentati da associazioni che si occupano del recupero di eccedenze alimentari e della loro ridistribuzione verso persone in condizioni di disagio economico. Tra le idee più innovative quella proposta da un dipartimento dell’Università degli Studi di Genova che si propone di produrre oggetti domestici di design (per esempio lampade) dagli scarti dell’industria agroalimentare (come quelli della lavorazione del pomodoro).
2. Risorse ambiente costruito: l’obiettivo generale del tavolo è quello di portare la filiera produttiva del settore edile verso modelli di economia circolare. Diversi in questo ambito i progetti presentati dall’Università di Genova, dal progetto UNIGE ZERO WASTE per la gestione dei rifiuti dell’Ateneo in ottica di economia circolare allo sviluppo software per la gestione e l’ottimizzazione energetica. Tra i più interessanti il progetto presentato da uno studio di architetti per la creazione di piste ciclabili utilizzando scarti di lavorazione con l’obiettivo di attivare una vera e propria filiera.
3. Prodotti sostenibili: il tavolo è dedicato alle nuove tecnologie e ai materiali funzionali allo sviluppo dell’economia circolare, che consentono cioè di sviluppare prodotti facilmente smontabili e i cui componenti possano essere raccolti in modo differenziato e riutilizzato o riciclati completamente. I progetti presentati nell’ambito di questo tavolo comprendono non solo beni, ma anche servizi, come la creazione di tool per sistemi industriali sostenibili e l’organizzazione di eventi open source.
4. Rifiuti come risorse: è il tavolo relativo al riutilizzo dove si sono concentrati la maggior parte dei progetti presentati. Alcuni più tradizionali, volti alla riduzione e al recupero di imballaggi o plastica e alla valorizzazione delle frazione organica del rifiuto, altri più innovativi; ne è un esempio il progetto “I ReDo – Plastic format”, che prevede la creazione di oggetti 3D a partire dalla plastica riciclata. Non mancano anche in questo caso progetti in ambito sociale, dal recupero di libri usati alla creazioni di accessori di moda da materiale di recupero da parte di donne detenute.
Per informazioni: www.liguriacircular.it