L’assessore Pino Boero fa il punto
sugli impianti sportivi genovesi

Il piano del Comune per sostenere le 113 strutture sul territorio. L’assessore alle politiche giovanili, scuola e sport del  Comune di  Genova, Pino Boero, traccia la road map del Comune per la gestione degli impianti sportivi cittadini

fotografia di Fioravante Patrone
L’assessore alle politiche giovanili, scuola e sport del  Comune di  Genova, Pino Boero, traccia la road map del Comune per la gestione degli impianti sportivi cittadini. Punto di partenza rimane il regolamento approvato dal Consiglio Comunale nel luglio 2010 che, come afferma l’assessore, “E’ andato a mettere ordine». Il riferimento è alla scelta di affidare a società sportive la gestione degli impianti, superando la gestione diretta divenuta insostenibile. 

Con il nuovo regolamento si sono responsabilizzate le società, che hanno l’obbligo di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria.  Tra gli impianti vengono considerati quelli “con rilevanza economica” (in grado di produrre utile), quelli che ne sono privi (per i quali è riconosciuta una riduzione del canone del 40%) , quelli di interesse cittadino e quelli di interesse municipale.

«Ma – riconosce l’assessore – certo non mancano criticità legate all’applicazione del regolamento». Il venir meno del sostegno pubblico per le opere di manutenzione ha infatti  messo molti in difficoltà. L’assessore ha quindi  esposto le intenzioni dell’Amministrazione comunale per sostenere  le realtà più critiche. Il primo proposito è quello di rafforzare la Consulta dello Sport, nata nel 2011 per indirizzare il Consiglio Comunale nelle politiche sportive. L’assessore Boero ritiene indispensabile inserirvi  rappresentanti dello stesso Consiglio Comunale e dei Municipi, che lavorano spesso a strettissimo contatto con le realtà sportive dei rispettivi  territori.

“Ragionare caso per caso” sarà una delle parole d’ordine del futuro, perché ogni singolo impianto presenta delle peculiarità, e per questo non possono essere efficaci politiche dettate dall’alto e da applicare tout court  a tutti gli impianti.  Per esempio, distinguere meglio gli impianti ad uso sportivo da quelli ad uso associativo (ci sono molte situazioni “al limite” o nelle quali i due aspetti convivono) sarà un ulteriore passo sulla via della chiarezza e di una migliore distribuzione di onori e oneri. Un maggior controllo sulla gestione e sulle criticità dei singoli impianti consentirà inoltre di fare rete e di ragionare su nuove modalità di intervento del pubblico,  con il dovere di sostenere le finalità sociali degli impianti.  «Non possiamo comportarci come una banca privata», ha affermato Boero nel corso della conferenza.

Senza dubbio, un occhio di riguardo andrà alle 13 piscine, impianti che, com’è noto, presentano costi di gestione molto elevati, . L’assessore ha esposto alla stampa le situazioni particolari che riguardano la Sapio di Multedo, la piscina di Voltri e la Massa di Nervi.

Nel 2012, a seguito di un bando, la A.S.D. Nuotatori Genovesi si è aggiudicata la gestione della piscina di Multedo ma successivamente si è aperto un contenzioso legale tra il Comune e i concessionari per la mancata esecuzione di lavori di manutenzione. L’Amministrazione si augura di poter risolvere la questione evitando i lunghi tempi di una vertenza legale.

La piscina di Voltri ha continuato invece da più di un anno le sue attività, gestita dalla Società Mameli, in base ad una proroga, senza oneri a carico della pubblica amministrazione. Recentemente il concessionario ha manifestato l’impossibilità di proseguire l’attività. L’amministrazione sta seguendo la questione alla ricerca di una soluzione che non sottragga la piscina all’uso della cittadinanza.

Per quanto riguarda la piscina di Nervi,  il Municipio Levante si sta impegnando per proseguire in inverno l’esperienza realizzata in estate  grazie ad una collaborazione tra istituzioni e associazioni.  Tuttavia, la stagione invernale implica costi maggiori e rende più difficile una soluzione analoga.
L’assessore ha inoltre fornito aggiornamenti su alcuni altri impianti sportivi. E’ diventato operativo  lo stanziamento di  100.000 euro per il campo Branega ed è uscito il bando di concessione, mentre è stato firmato il rinnovo della concessione, con investimenti dei concessionari, per la palestra Palaerbe nel centro storico.  Si registra invece un ritardo nella consegna della palestra di via Digione, a causa del prolungamento dei lavori. Si prevede che possa essere consegnata nei  primi mesi del 2014. 

Contestualmente alla definitiva liquidazione di  SportinGenova, verrà strutturato  un ufficio sport del Comune, che tra i principali compiti avrà quello di controllare la corretta gestione degli impianti e la individuazione degli interventi necessari.

(nella fotografia di Fioravante Patrone la piscina di Voltri)
19 settembre 2013
Ultimo aggiornamento: 23/09/2013
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