Mobilità in Valbisagno, esperienze a confronto

Presentato uno studio per un sistema di trasporto rapido alternativo a metropolitana e ferrovia. Interventi e proposte di alcuni esperti in ambito internazionale. Oggi pomeriggio, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, un convegno per illustrare le esperienze europee nei sistemi di trasporto urbani ad alta capacità dal titolo: "Verso un nuovo sistema di mobilità per Genova, esperienze europee. Una proposta per la Valbisagno".

Attualmente tra le gamme di trasporto pubblico possibili la Valbisagno ne ha una sola: il bus. Oggi pomeriggio, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, un convegno per illustrare le esperienze europee nei sistemi di trasporto urbani ad alta capacità dal titolo: "Verso un nuovo sistema di mobilità per Genova, esperienze europee. Una proposta per la Valbisagno".

Ad aprire i lavori Livio Ravera, amministratore unico di Amt Genova, moderatore è il mobility manager Agostino Fornaroli. Intervengono: Maria Fassone (Comune di Genova) “La mobilità genovese e la Val Bisagno”; Francesco Ramella (Università degli Studi di Torino) “Perché sussidiare e investire nel Tpl?”; Giovanni Mantovani (presidente Aiit, Associazione italiana per l’ingegneria del traffico e dei trasporti) “Sistemi di trasporto ad alta capacità: le esperienze del tram”; Oliver Tabbert (Vbz Verkehrsbetriebe Zürich) “Sistemi di trasporto ad alta capacità: le esperienze nel campo filoviario”.

Il gruppo programmazione Amt ( Fabio Gregorio, Cristina Scarsi, Luca Santiccioli) e il professore Riccardo Genova del DITEN - Università di Genova, presenta i risultati dello studio sulla Val Bisagno, Francesco Pellegrino (direttore della mobilità del Comune di Genova) effettuerà le considerazioni per un bilancio tecnico, mentre le conclusioni sono affidate all’assessore alla Mobilità e trasporti del Comune di Genova Anna Maria Dagnino.

Nel 2008 il Comune di Genova affida ad Amt uno studio sull'ipotesi di una tranvia In Valbisagno. L'anno successivo il progetto, con alcune modifiche, viene presentato al ministero per un finanziamento. Il successivo dibattito pubblico conferma l'ipotesi della scelta del tram. Si cerca una soluzione, nel tratto che va da ponte Monteverde a ponte Feritore, per fare posto alla tranvia "rubando" un po' di spazio al Bisagno. Restano da definire la risistemazione degli argini del torrente e l'individuazione di nuovi parcheggi in sostituzione di quelli esistenti. Il progetto, che prevede degli interventi sul bacino del Bisagno, subisce un primo stop dopo l'alluvione del 2011 e viene definitivamente accantonato con quella del 2014.

"Quel progetto - ha detto l'assessore alla mobilità Anna Dagnino -  è stato superato dalla realtà. Non abbiamo archiviato l'ipotesi del tram, ma va verificato se è percorribile. Lo studio presentato oggi fa luce su alcune ipotesi e registra i cambiamenti che ci sono stati nel frattempo, dalla popolazione ai costi. Ed è servito soprattutto per avere dei punti fermi su cui ripartire".

Le novità sono rappresentate dalla scelta del tracciato in sponda destra e altre, di cui si sapeva, come le fermate collocate vicino ai ponti, per collegarsi con la sponda sinistra, la possibilità di tratti di strada percorsi in "promiscuo" e l’individuazione di parcheggi sostitutivi.

"Da questi punti fermi - continua l'assessore - emergono due ipotesi. La prima è il filobus, la seconda la tranvia, anche se quest'ultima comporta costi fuori portata per Comune e Amt e una cantierizzazione pesante a causa dello spostamento delle sotto-utenze. Ma, se il ministero finanziasse l'opera, da parte nostra non vi sarebbe nessuna contrarietà".

Il costo dell'intero sistema per la realizzione della tranvia va da 190 ai 250 milioni di euro, con costi di esercizio pari a 3.730.000 euro l'anno. Il filobus, invece, comporta una spesa massima di realizzazione di 70 milioni di euro e costi di esercizio di 2.460.000 euro l'anno. Per i filobus sono necessari dai 3 ai 4 anni di lavoro mentre per il tram ce ne vogliono almeno 5.

Tra le incertezze ancora sul tavolo la futura legge regionale sul trasporto pubblico e l'omologazione da parte del ministero di fiobus di 25 metri, in grado di garantire un maggio confort.
13 aprile 2016
Ultimo aggiornamento: 14/04/2016
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