Non fa per te! Tavola rotonda sugli stereotipi sessisti nello sport 

Prosegue la rassegna 'Donne insieme – 8 marzo. Un giorno solo non ci basta'. Al Ducale, lunedì 23 marzo, l’iniziativa ‘Non Fa per te! Tavola rotonda sugli stereotipi sessisti nello sport’. Ospiti le due giovani autrici-attrici della webserie ‘Sessoecalcio’ che, con i loro video diventati subito virali, provano a smontare, con leggerezza e intelligenza, gli stereotipi di genere in ambito calcistico

Non fa per te! Tavola rotonda sugli stereotipi sesssiti nello sport
Capita a tutti di avere a che fare con gli stereotipi quando si tratta di sport, ad esempio quando alziamo, come minimo, un sopracciglio se una bambina chiede di praticare uno sport considerato “maschile”, oppure quando ci preoccupiamo se un maschietto non manifesta alcun interesse per lo sport. “Ci sono due giovani donne che hanno fatto una cosa molto precisa: una web-serie sul calcio che centra un tema difficile e doloroso come gli stereotipi di genere. E lo fa con leggerezza e con intelligenza” così Monica Lanfranco, direttora della rivista Marea, introduce Maria Beatrice Alonzi e Giorgia Mazzuccato.

Sono attrici-autrici-registe le due ragazze – una gioca a calcio da dodici anni, l’altra, al contrario, si definisce totalmente ‘a-sportiva’ – che, lavorando a quattro mani, hanno avuto l’idea di postare su youtube un video sul calcio, durante i mondiali, che è diventato subito virale. Al primo ne sono seguiti molti altri, che costituiscono la web-serie ‘Sesso e calcio’, appuntamento settimanale con un punto di vista femminile e calcistico su repubblica.it.

I loro video divertono e fanno riflettere. Ed è stata l’assessora alle pari opportunità, Elena Fiorini, a proporre alcune considerazioni: “Intendo le pari opportunità a 360 gradi e, oltre a quelli di genere, sono tanti gli stereotipi da combattere, come quelli sullo straniero o sulla disabilità. Il tema dello sport è sempre stato rilevante nell’ambito delle discriminazioni, addirittura in termini di classi sociali, se si pensa che in alcuni paesi sono state inventate regole ad hoc per far sì che determinate discipline sportive restassero appannaggio di alcune classi sociali, ad esempio richiedendo l’iscrizione a circoli definiti, non a caso, esclusivi. Nel caso degli stereotipi di genere – ha proseguito Fiorini – lo sport è come una cartina al tornasole delle discriminazioni,  non solo nei confronti delle donne. Infatti le discriminazioni rispetto al genere possono manifestarsi anche nei confronti del maschietto che non prova interesse per lo sport. Nella nostra società vengono spinti a fare sport soprattutto i maschi e, se la popolazione  è al 50 per cento, nell’agonismo la percentuale di femmine è nettamente inferiore”.
Maura Fabbri ex calciatrice e ora allenatrice di una squadra di calcio femminile, sottolinea come le discriminazioni di genere riguardino anche il professionismo, dove si riscontrano differenze nel riconoscimento economico tra femmine e maschi, a netto vantaggio di questi ultimi.

E’ un uomo, il rugbista Luciano Rotella della Orche Pro Recco, a sottolineare come all’origine di ogni tipo di stereotipo ci sia sempre una presunta superiorità e a riflettere a voce alta su come  “se può essere divertente e stimolante parlare degli stereotipi, sia sempre noioso parlare per stereotipi”. D’altronde, l’intera squadra Orche Pro Recco si era già prestata a partecipare alla pièce teatrale Uomini a nudo, parole di uomini  su virilità, sessualità e violenza, nell’ambito del progetto Manutenzioni, dimostrando di sapersi mettere in gioco anche ben oltre le linee di meta.

Donne insieme – 8 marzo: un giorno solo non ci basta, è la rassegna iniziata il 2 marzo messa in campo da Comune e associazioni,  che fino a fine mese  propone ancora incontri, letture, film e tavole rotonde. 

Mercoledì 25 e giovedì 26 marzo, nel Cortile maggiore di palazzo Ducale a partire dalle 17,30, letture, video e musica con “Femminista a chi?” a cura di Marea e associazione Archinaute. 

Venerdì 27 alle 18 si parlerà di “Come si trasforma l’amore dopo una separazione?” (si possono inviare quesiti a info@liberodiscrivere.it)  con Grazia Apisa e Sandro Manfredi, a palazzo Ducale_Artelier a cura dell’associazione culturale Liberodiscrivere.

Sabato 28 alle 15 sarà un evento di respiro internazionale a chiudere la rassegna : “Freedom, equality, secularism - libertà, uguaglianza, laicità” è il titolo della tavola rotonda con Myrian Namazie, Inna Shevchenco, Nadia Elf ani, Marieme Lucas e Monica Lanfranco, cui seguirà, alle 18.45 la proiezione del film "Laicitè inch’allah" di Nadia El Fani, il tutto a palazzo Ducale, a cura di Marea.
24 marzo 2015
Ultimo aggiornamento: 24/03/2015
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