Non uno ma dieci nastri tagliati per l’inaugurazione del nuovo stabilimento Ansaldo Energia a Cornigliano. Il presidente di Ansaldo Giuseppe Zampini ha spiegato che la pluralità dei nastri è stata consigliata come segno augurale dagli azionisti cinesi della Shanghai Electric. In soli dieci mesi, ha ricordato Zampini, è stato realizzato il nuovo capannone il cui insediamento è stato reso possibile dalla collaborazione delle istituzioni.
Erano presenti il ministro alla Difesa Roberta Pinotti, il sottosegretario Ivan Scalfarotto, il cardinale Angelo Bagnasco, l’ammiraglio Giovanni Pettorino, il presidente della Regione Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Doria, i rappresentanti dell’azionista pubblico Cassa Depositi e Prestiti. Il ministro e il sottosegretario hanno sottolineato che la vicenda Ansaldo dimostra la possibilità concreta di attrarre investimenti esteri a Genova e nel Paese.
Il presidente di Ansaldo ha ringraziato, tra gli altri, il sindaco Doria per avere subito compreso l’importanza di garantire ad Ansaldo uno sbocco a mare, la cui mancanza costituiva ormai una vera e propria carenza produttiva. “Non deve esistere Ansaldo senza Genova né Genova senza Ansaldo”, ha concluso Zampini.
Ansaldo Energia è uno dei quattro produttori mondiali di grandi turbine a gas. Il peso di un solo di questi macchinari è di 570 tonnellate, dimensioni tali da non consentire il loro trasporto sui ponti della città e da richiedere invece il loro imbarco diretto dalle banchine.
Ai lavoratori dell’Ansaldo e a quelli dell’Ilva, che hanno presenziato alla cerimonia a sottolineare un comune destino industriale che unisce ora sulle stesse aree le due fabbriche, si è rivolto Marco Doria, ricordando insieme al bel risultato di oggi quello raggiunto poche settimane fa con l’inaugurazione del nuovo impianto produttivo Esaote a Multedo. Era indispensabile garantire una prospettiva produttiva di primordine mondiale ad Ansaldo ed era altrettanto importante mantenere e radicare a Genova Esaote.
“Siamo sulla strada giusta - ha detto Doria - ma il lavoro da fare è ancora molto: ci sono altre aree, come quelle della ex Piaggio rese purtroppo disponibili dal trasferimento di aziende. Anche quelle aree devono essere utilizzate per ospitare nuove attività produttive, che possano anche assumere i lavoratori rimasti senza lavoro. Il sindaco si è rivolto in particolare ai più giovani tra gli operai e tecnici presenti rimarcando l’importanza di un ringiovanimento del mondo del lavoro della città”.
Al termine della cerimonia i lavoratori dell’Ilva hanno donato al sindaco e al presidente della regione una maglietta rossa con su scritto “Pacta servanda sunt”, per ribadire la richiesta che venga rispettato l’accordo di programma per le aree Ilva stipulato nel 2005.
Erano presenti il ministro alla Difesa Roberta Pinotti, il sottosegretario Ivan Scalfarotto, il cardinale Angelo Bagnasco, l’ammiraglio Giovanni Pettorino, il presidente della Regione Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Doria, i rappresentanti dell’azionista pubblico Cassa Depositi e Prestiti. Il ministro e il sottosegretario hanno sottolineato che la vicenda Ansaldo dimostra la possibilità concreta di attrarre investimenti esteri a Genova e nel Paese.
Il presidente di Ansaldo ha ringraziato, tra gli altri, il sindaco Doria per avere subito compreso l’importanza di garantire ad Ansaldo uno sbocco a mare, la cui mancanza costituiva ormai una vera e propria carenza produttiva. “Non deve esistere Ansaldo senza Genova né Genova senza Ansaldo”, ha concluso Zampini.
Ansaldo Energia è uno dei quattro produttori mondiali di grandi turbine a gas. Il peso di un solo di questi macchinari è di 570 tonnellate, dimensioni tali da non consentire il loro trasporto sui ponti della città e da richiedere invece il loro imbarco diretto dalle banchine.
Ai lavoratori dell’Ansaldo e a quelli dell’Ilva, che hanno presenziato alla cerimonia a sottolineare un comune destino industriale che unisce ora sulle stesse aree le due fabbriche, si è rivolto Marco Doria, ricordando insieme al bel risultato di oggi quello raggiunto poche settimane fa con l’inaugurazione del nuovo impianto produttivo Esaote a Multedo. Era indispensabile garantire una prospettiva produttiva di primordine mondiale ad Ansaldo ed era altrettanto importante mantenere e radicare a Genova Esaote.
“Siamo sulla strada giusta - ha detto Doria - ma il lavoro da fare è ancora molto: ci sono altre aree, come quelle della ex Piaggio rese purtroppo disponibili dal trasferimento di aziende. Anche quelle aree devono essere utilizzate per ospitare nuove attività produttive, che possano anche assumere i lavoratori rimasti senza lavoro. Il sindaco si è rivolto in particolare ai più giovani tra gli operai e tecnici presenti rimarcando l’importanza di un ringiovanimento del mondo del lavoro della città”.
Al termine della cerimonia i lavoratori dell’Ilva hanno donato al sindaco e al presidente della regione una maglietta rossa con su scritto “Pacta servanda sunt”, per ribadire la richiesta che venga rispettato l’accordo di programma per le aree Ilva stipulato nel 2005.