Collaborare è importante, lo è ancora di più quando si tratta di cultura e della possibilità di far conoscere a un pubblico sempre più vasto opere d’arte di musei di altre città.
Dopo lo Staffato di Giovanni Fattori, la Galleria d'Arte Moderna, uno dei quattro Musei di Nervi, dal 14 marzo 2015 ospita sei opere del MAR, Museo d’Arte di Ravenna.
In occasione della mostra Il Bel Paese. L’Italia dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi che si è aperta a Ravenna il 22 febbraio 2015, i Musei di Nervi – Galleria d’Arte Moderna e Raccolte Frugone -collaborano col prestito di sette opere e la partecipazione ai contenuti scientifici del catalogo. E a Genova arrivano dalla città marchigiana sei quadri , tra i quali uno splendido e sensuale disegno di nudo femminile di Gustav Klimt del 1904 circa - Nudo, matita su carta - l'opera più importante del MAR, con la quale l’istituto ravvenate ricorda la presenza del celebre artista austriaco proprio nella cittadina nel 1903.
I disegni di Klimt di tono naturalistico dedicati alla figura femminile, al suo erotismo sono affascinanti, sensuali, musicali nel fluire continuo e flessibile di un segno grafico sicuro e accattivante: a carboncino e matita, privi di colore, raffigurano le modelle atteggiate in tutte le posizioni. Questa sua particolare attenzione al mondo femminile indusse il pubblico a considerare Klimt una sorta di voyeur e il suo atelier, pieno di modelle nude, un luogo perverso.
Sabato 14 marzo alle ore 16 in occasione dell’inaugurazione, è in programma una visita guidata con un cicerone d’eccezione: Maria Flora Giubilei, direttore della Gam.
Il percorso della mostra racconta di un dialogo stretto e intenso tra le opere ospiti e quelle conservate nel museo genovese.
Inizia con la pittura di paesaggio: nelle sale dell’Ottocento il dipinto del MAR La roccia, di Giovan Battista Bassi è allestito accanto a un dipinto paesaggistico di Massimo D’Azeglio. Continua nelle sale del simbolismo grazie ai due ritratti, un carboncino e una terracotta patinata, che Domenico Baccarini dedicò a Elisabetta Santolini, di cui l'artista s'innamorò perdutamente e che gli fece da modella, per concludersi nello spazio del Novecento con la coppia Alberto Salietti e Lydia Pasetto.
Sono in prestito alla mostra di Ravenna, la Veduta fantastica dei Monumenti d’Italia di Petrus Theodor Tetar Van Elven, il primo manifesto dell’Unità d’Italia dipinto nel 1858, opera che apre anche l’esposizione ravennate, i dipinti di Andrea Figari con le Gare internazionali di canotti automobili a Montecarlo del 1906 e il volo del Bleriot XI sulla pianura padana nel Circuito aereo internazionale del 1909, colto dal pittore genovese Federico Maragliano, la Fiera di San Biagio a Pietrasanta dipinta da Plinio Nomellini nel 1913.
E ancora la tela di Povero, ma superbo del caposcuola della Scapigliatura, Tranquillo Cremona, insieme al celebre dipinto Vegetazione a Riomaggiore del macchiaiolo Telemaco Signorini e al Ritorno dalla caccia di Ettore Tito , dedicata alla moglie cavallerizza, Lucia Velluti, lanciata al galoppo nella campagna trevigiana insieme ai figli.
La partecipazione all’inaugurazione di sabato 14 marzo alle ore 16 è libera, la mostra rimarrà in esposizione fino al 14 giugno e sarà possibile visitarla:
fino al 31 marzo 2015 dal martedì alla domenica dalle ore 11 alle ore 17.
dal 1 aprile 2015 dal martedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 18; sabato e domenica dalle ore 12 alle ore 19
Ingresso mostra:
Intero € 6,00 - Ridotto € 5,00
Info e prenotazioni visite guidate: 010 3726025 - 010 5574739
biglietteriagam@comune.genova.it
Dopo lo Staffato di Giovanni Fattori, la Galleria d'Arte Moderna, uno dei quattro Musei di Nervi, dal 14 marzo 2015 ospita sei opere del MAR, Museo d’Arte di Ravenna.
In occasione della mostra Il Bel Paese. L’Italia dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi che si è aperta a Ravenna il 22 febbraio 2015, i Musei di Nervi – Galleria d’Arte Moderna e Raccolte Frugone -collaborano col prestito di sette opere e la partecipazione ai contenuti scientifici del catalogo. E a Genova arrivano dalla città marchigiana sei quadri , tra i quali uno splendido e sensuale disegno di nudo femminile di Gustav Klimt del 1904 circa - Nudo, matita su carta - l'opera più importante del MAR, con la quale l’istituto ravvenate ricorda la presenza del celebre artista austriaco proprio nella cittadina nel 1903.
I disegni di Klimt di tono naturalistico dedicati alla figura femminile, al suo erotismo sono affascinanti, sensuali, musicali nel fluire continuo e flessibile di un segno grafico sicuro e accattivante: a carboncino e matita, privi di colore, raffigurano le modelle atteggiate in tutte le posizioni. Questa sua particolare attenzione al mondo femminile indusse il pubblico a considerare Klimt una sorta di voyeur e il suo atelier, pieno di modelle nude, un luogo perverso.
Sabato 14 marzo alle ore 16 in occasione dell’inaugurazione, è in programma una visita guidata con un cicerone d’eccezione: Maria Flora Giubilei, direttore della Gam.
Il percorso della mostra racconta di un dialogo stretto e intenso tra le opere ospiti e quelle conservate nel museo genovese.
Inizia con la pittura di paesaggio: nelle sale dell’Ottocento il dipinto del MAR La roccia, di Giovan Battista Bassi è allestito accanto a un dipinto paesaggistico di Massimo D’Azeglio. Continua nelle sale del simbolismo grazie ai due ritratti, un carboncino e una terracotta patinata, che Domenico Baccarini dedicò a Elisabetta Santolini, di cui l'artista s'innamorò perdutamente e che gli fece da modella, per concludersi nello spazio del Novecento con la coppia Alberto Salietti e Lydia Pasetto.
Sono in prestito alla mostra di Ravenna, la Veduta fantastica dei Monumenti d’Italia di Petrus Theodor Tetar Van Elven, il primo manifesto dell’Unità d’Italia dipinto nel 1858, opera che apre anche l’esposizione ravennate, i dipinti di Andrea Figari con le Gare internazionali di canotti automobili a Montecarlo del 1906 e il volo del Bleriot XI sulla pianura padana nel Circuito aereo internazionale del 1909, colto dal pittore genovese Federico Maragliano, la Fiera di San Biagio a Pietrasanta dipinta da Plinio Nomellini nel 1913.
E ancora la tela di Povero, ma superbo del caposcuola della Scapigliatura, Tranquillo Cremona, insieme al celebre dipinto Vegetazione a Riomaggiore del macchiaiolo Telemaco Signorini e al Ritorno dalla caccia di Ettore Tito , dedicata alla moglie cavallerizza, Lucia Velluti, lanciata al galoppo nella campagna trevigiana insieme ai figli.
La partecipazione all’inaugurazione di sabato 14 marzo alle ore 16 è libera, la mostra rimarrà in esposizione fino al 14 giugno e sarà possibile visitarla:
fino al 31 marzo 2015 dal martedì alla domenica dalle ore 11 alle ore 17.
dal 1 aprile 2015 dal martedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 18; sabato e domenica dalle ore 12 alle ore 19
Ingresso mostra:
Intero € 6,00 - Ridotto € 5,00
Info e prenotazioni visite guidate: 010 3726025 - 010 5574739
biglietteriagam@comune.genova.it