La recente discussione delle aliquote Imu in Consiglio Comunale aveva fatto emergere che a Genova il numero di case considerate signorili supera abbondantemente la media nazionale.
Niente di strano se alla base di questo dato non vi sia una evidente sperequazione nella classificazione degli alloggi che, come si sa, dipende dal Catasto. In pratica, molte delle abitazioni signorili di un tempo, con le recenti trasformazioni urbanistiche, non possono più essere catalogate di "lusso" ma bensì popolari.
Oggi l’Amministrazione comunale ha fornito un quadro aggiornato della dislocazione territoriale degli immobili classificati A1, A8 e A9. Gli appartamenti classificati A1 ammontano a 4161: di questi, 2176 sono adibiti ad abitazione principale; la restante parte è “seconda casa”. La concentrazione maggiore di case “signorili” si registra nei quartieri di Albaro (1623) e Castelletto (881) che insieme rappresentano oltre il 60% del totale. Altre consistenti presenze si verificano a Portoria (742) Foce (414) Nervi e Sant’Ilario (153) Pegli (129) e Quarto (70). Le restanti 149 sono così distribuite: 59 alla Maddalena, 47 a Sampierdarena, 14 a Voltri, 10 a Sestri Ponente, 6 a Sturla, 6 a San Martino, 5 a Principe, 2 al Molo.
Varia tra le diverse zone anche la percentuale di prime abitazioni sul numero complessivo degli appartamenti classificati A1. Nei quartieri del levante, da Quarto a Nervi, la percentuale si aggira attorno al 50% (111 alloggi su 223). Inferiore è la percentuale di prime case nei quartieri di Castelletto, Portoria, Centro Storico, Foce, S. Martino, Albaro e Sturla (1607 su 3738 pari al 43%). Nei quartieri di Sampierdarena e Pegli le prime abitazioni sono rispettivamente 35 su 47 e 88 su 129. Quattro su dieci a Sestri e 2 su 14 a Voltri.
Nella nostra città il numero di case considerate signorili supera abbondantemente la media nazionale. Il caso genovese rappresenta, infatti, l’11,35 del totale italiano. Questo aspetto è emerso anche nel corso dell’ultima discussione sulle aliquote Imu e il Consiglio comunale ha approvato un ulteriore correttivo a favore delle prime abitazioni A1 che sono soggette per legge all’imposta.
Le trasformazioni urbanistiche della città hanno provocato in alcuni casi la perdita dei caratteri di pregio che un tempo erano stati attribuiti ad alcuni di questi appartamenti. Ciò conferma quanto sia urgente una riforma del catasto.
L’Amministrazione comunale, che non può decidere una diversa classificazione catastale, ha segnalato all’Agenzia del territorio alcune situazioni per le quali era opportuna una correzione.
Tra il 2013 e il 2016 è stata così rivista al ribasso la categoria di 156 appartamenti A1. Questa la loro distribuzione territoriale: 54 a Castelletto, 33 ad Albaro, 23 a Portoria, 19 alla Foce, 6 a Quarto, 4 per quartiere a San Martino e Sampierdarena, 3 per quartiere a Sestri Ponente e Pegli, 2 a Principe e a Marassi, 1 per zona a Maddalena, Molo e Nervi.
Per quanto riguarda gli altri immobili di “lusso”, le unità immobiliari in villa (A8) sono 477: 184 a Albaro, 123 a Nervi e Sant’Ilario, 72 a Quarto, 58 a Castelletto, 15 a Pegli, 13 a Struppa, 6 a Quinto, 4 a Voltri, 2 a Portoria.
Le abitazioni di pregio o storiche o in castelli (A9) sono 67: 42 nel Centro storico, 20 a Albaro, 5 a Castelletto.
Niente di strano se alla base di questo dato non vi sia una evidente sperequazione nella classificazione degli alloggi che, come si sa, dipende dal Catasto. In pratica, molte delle abitazioni signorili di un tempo, con le recenti trasformazioni urbanistiche, non possono più essere catalogate di "lusso" ma bensì popolari.
Oggi l’Amministrazione comunale ha fornito un quadro aggiornato della dislocazione territoriale degli immobili classificati A1, A8 e A9. Gli appartamenti classificati A1 ammontano a 4161: di questi, 2176 sono adibiti ad abitazione principale; la restante parte è “seconda casa”. La concentrazione maggiore di case “signorili” si registra nei quartieri di Albaro (1623) e Castelletto (881) che insieme rappresentano oltre il 60% del totale. Altre consistenti presenze si verificano a Portoria (742) Foce (414) Nervi e Sant’Ilario (153) Pegli (129) e Quarto (70). Le restanti 149 sono così distribuite: 59 alla Maddalena, 47 a Sampierdarena, 14 a Voltri, 10 a Sestri Ponente, 6 a Sturla, 6 a San Martino, 5 a Principe, 2 al Molo.
Varia tra le diverse zone anche la percentuale di prime abitazioni sul numero complessivo degli appartamenti classificati A1. Nei quartieri del levante, da Quarto a Nervi, la percentuale si aggira attorno al 50% (111 alloggi su 223). Inferiore è la percentuale di prime case nei quartieri di Castelletto, Portoria, Centro Storico, Foce, S. Martino, Albaro e Sturla (1607 su 3738 pari al 43%). Nei quartieri di Sampierdarena e Pegli le prime abitazioni sono rispettivamente 35 su 47 e 88 su 129. Quattro su dieci a Sestri e 2 su 14 a Voltri.
Nella nostra città il numero di case considerate signorili supera abbondantemente la media nazionale. Il caso genovese rappresenta, infatti, l’11,35 del totale italiano. Questo aspetto è emerso anche nel corso dell’ultima discussione sulle aliquote Imu e il Consiglio comunale ha approvato un ulteriore correttivo a favore delle prime abitazioni A1 che sono soggette per legge all’imposta.
Le trasformazioni urbanistiche della città hanno provocato in alcuni casi la perdita dei caratteri di pregio che un tempo erano stati attribuiti ad alcuni di questi appartamenti. Ciò conferma quanto sia urgente una riforma del catasto.
L’Amministrazione comunale, che non può decidere una diversa classificazione catastale, ha segnalato all’Agenzia del territorio alcune situazioni per le quali era opportuna una correzione.
Tra il 2013 e il 2016 è stata così rivista al ribasso la categoria di 156 appartamenti A1. Questa la loro distribuzione territoriale: 54 a Castelletto, 33 ad Albaro, 23 a Portoria, 19 alla Foce, 6 a Quarto, 4 per quartiere a San Martino e Sampierdarena, 3 per quartiere a Sestri Ponente e Pegli, 2 a Principe e a Marassi, 1 per zona a Maddalena, Molo e Nervi.
Per quanto riguarda gli altri immobili di “lusso”, le unità immobiliari in villa (A8) sono 477: 184 a Albaro, 123 a Nervi e Sant’Ilario, 72 a Quarto, 58 a Castelletto, 15 a Pegli, 13 a Struppa, 6 a Quinto, 4 a Voltri, 2 a Portoria.
Le abitazioni di pregio o storiche o in castelli (A9) sono 67: 42 nel Centro storico, 20 a Albaro, 5 a Castelletto.