Come ha sottolineato l’assessore Elena Fiorini nel corso dell’esposizione ai consiglieri, il 61% delle coppie che si sono iscritte al registro delle unioni civili sono costituite da persone di sessi diversi e il 39% è costituito da persone dello stesso sesso.  Questa stessa prevalenza di coppie eterosessuali si riscontra in tutte le altre città che hanno istituito i registri, ad esempio a Milano, città  che ha introdotto il registro un anno prima di Genova, su un totale di 898 unioni civili, il 74% è costituita da persone di sesso diverso.
Tornando a Genova, la ripartizione per età vede in netta maggioranza la fascia tra i 36 e i 45 anni con il 38%, seguita da quella tra i 46 e i 55 con il 23%, tallonata dai più giovani con un 20% di componenti tra i 25 e i 35 anni. Non sono mancate, in questo primo anno di vita del registro, le unioni tra persone più adulte, con  un 14% di ultra cinquantacinquenni e un 5% oltre i 66 anni. Le coppie che hanno bambini sono 18 su 57, di cui 11 con figli propri e 6 con figli nati da precedenti unioni.
Questi i dati della presentazione dell’assessore alla legalità e diritti, cui ha fatto seguito il dibattito: sono intervenuti i consiglieri Matteo Campora (Pdl), Enrico Musso (lista Musso), Gian Piero Pastorino (Sel), Alfonso Gioia (Udc), Stefano De Pietro (M5s), Leonardo Chessa (Sel), Marianna Pederzolli (lista Doria), Guido Grillo (Pdl), Mario Baroni (gruppo misto).
La commissione è stata presieduta dalla consigliera Maddalena Bartolini (lista Doria) che ha accolto la proposta del consigliere Guido Grillo in ordine alla convocazione di una futura commissione di approfondimento sul disegno di legge nazionale in materia, attualmente all’esame della commissione giustizia della Camera.