Il Sindaco Marco Doria ha incontrato nella serata di mercoledì 20 a Tursi i giornalisti per fare il punto sulla situazione di Amt. All’incontro erano presenti anche il vicesindaco Stefano Bernini, gli assessori alla mobilità Anna Dagnino, al bilancio Franco Miceli e al personale Isabella Lanzone.
Inevitabile il riferimento ai fatti accaduti martedì scorso. Il Sindaco ha esordito ribadendo la sua ferma “condanna sia per quanto avvenuto in consiglio comunale, un’assemblea democratica che non ha potuto svolgere la sua funzione” sia per i due giorni di servizio negato ai cittadini genovesi impossibilitati a fruire del trasporto pubblico per la protesta dei lavoratori Amt.
Il primo cittadino, riferendosi alla delibera che si sarebbe dovuta discutere ieri in sala rossa, ha spiegato che l’amministrazione sta lavorando su un progetto complessivo che riguarda le sue aziende “non un testo che parla di svendita o di vendita di aziende, ma che si sforza di individuare le specificità dei diversi settori e adottare i provvedimenti conseguenti”. Ha poi riportato la discussione sul caso più urgente della Amt: la prospettiva dell’azienda del trasporto pubblico urbano e la sua capacità di tenuta economica.
“Ho parlato oggi con il presidente della giunta regionale sui tempi di entrata in funzione della nuova legge regionale sul tpl che è il quadro normativo di riferimento” ha specificato il sindaco, confermando la volontà, come Comune, di partecipare all’agenzia regionale che sarà l’authority del tpl, cioè il soggetto che nel 2014 dovrà bandire le gare nell’ottica di un bacino unico regionale con l’integrazione ferro/gomma. Il Comune, in questo contesto, avrà il compito, insieme agli altri soggetti che ne faranno parte, di definire le regole per l’assegnazione dei servizi di tpl su base regionale ferro/gomma, gli investimenti, i livelli essenziali da erogare ai cittadini.
Punto nodale sarà proprio il 2014, anno in cui scadrà, il 31 dicembre, il contratto di servizio di Amt. “In questi 13 mesi Amt deve vivere, non fallire, arrivare sana al 2015 e continuare a svolgere il servizio urbano nel bacino genovese”. La stabilità economica e l’equilibrio dei conti sono condizioni essenziali per traguardare il 2015 e permettere all’azienda genovese di partecipare alla gara. L'impegno del Comune è volto a salvare e rafforzare l'azienda nel corso del prossimo anno In questo piano non rientra alcuna cessione di quote azionarie dell'azienda che è al 100% del Comune.
Sulle diverse misure necessarie al contenimento delle spese anche per il 2014, il Sindaco ha ricordato come nel 2013 la sostanziale tenuta di bilancio sia stata ottenuta attraverso il consistente finanziamento da parte del Comune, cioè dalla collettività e l'apporto del contenimento salariale dei lavoratori in base all'accordo sindacale.
Per quanto riguarda il conferimento di patrimonio all'azienda il Sindaco ha precisato che qualunque operazione di questa natura deve sottostare ai vincoli di legge e non può avvenire solo in condizioni di equilibrio economico.
L'indirizzo enunciato dal sindaco si basa sulla novità legislativa regionale recentemente introdotta. La legge regionale ha unificato su scala regionale il bacino di trasporto locale e prevede la costituzione di una agenzia del trasporto della Liguria che funzionerà da autorità e dovrà definire i requisiti per la gara di concessione del servizio, con particolare attenzione alla esigenza dell'integrazione tra i vecchi ambiti territoriali e tra le diverse modalità di trasporto.
Il Comune di Genova aderirà subito all'Agenzia e parteciperà alla definizione delle regole per l'affidamento del servizio.
Il sindaco e l'assessore Dagnino hanno ricordato che Amt soffre uno squilibrio dei conti ma, a differenza di molte altre aziende pubbliche di trasporto, non ha accumulato debito e supera la quota di introiti da biglietti indicata dalle leggi nel 35% delle entrate complessive.
Il contratto di affidamento del servizio ad Amt scadrà, come noto, il 31 dicembre 2014 e non sarà più prorogabile. Questa scadenza si verrà ora a collocare nell'ambito delle nuove concessioni regionali, che dovranno essere selezionate entro il 2014 ed entreranno in esercizio ad inizio 2015. Ed è quindi proprio alla gara regionale che Amt dovrà potersi presentare in condizioni di solidità economica.
Inevitabile il riferimento ai fatti accaduti martedì scorso. Il Sindaco ha esordito ribadendo la sua ferma “condanna sia per quanto avvenuto in consiglio comunale, un’assemblea democratica che non ha potuto svolgere la sua funzione” sia per i due giorni di servizio negato ai cittadini genovesi impossibilitati a fruire del trasporto pubblico per la protesta dei lavoratori Amt.
Il primo cittadino, riferendosi alla delibera che si sarebbe dovuta discutere ieri in sala rossa, ha spiegato che l’amministrazione sta lavorando su un progetto complessivo che riguarda le sue aziende “non un testo che parla di svendita o di vendita di aziende, ma che si sforza di individuare le specificità dei diversi settori e adottare i provvedimenti conseguenti”. Ha poi riportato la discussione sul caso più urgente della Amt: la prospettiva dell’azienda del trasporto pubblico urbano e la sua capacità di tenuta economica.
“Ho parlato oggi con il presidente della giunta regionale sui tempi di entrata in funzione della nuova legge regionale sul tpl che è il quadro normativo di riferimento” ha specificato il sindaco, confermando la volontà, come Comune, di partecipare all’agenzia regionale che sarà l’authority del tpl, cioè il soggetto che nel 2014 dovrà bandire le gare nell’ottica di un bacino unico regionale con l’integrazione ferro/gomma. Il Comune, in questo contesto, avrà il compito, insieme agli altri soggetti che ne faranno parte, di definire le regole per l’assegnazione dei servizi di tpl su base regionale ferro/gomma, gli investimenti, i livelli essenziali da erogare ai cittadini.
Punto nodale sarà proprio il 2014, anno in cui scadrà, il 31 dicembre, il contratto di servizio di Amt. “In questi 13 mesi Amt deve vivere, non fallire, arrivare sana al 2015 e continuare a svolgere il servizio urbano nel bacino genovese”. La stabilità economica e l’equilibrio dei conti sono condizioni essenziali per traguardare il 2015 e permettere all’azienda genovese di partecipare alla gara. L'impegno del Comune è volto a salvare e rafforzare l'azienda nel corso del prossimo anno In questo piano non rientra alcuna cessione di quote azionarie dell'azienda che è al 100% del Comune.
Sulle diverse misure necessarie al contenimento delle spese anche per il 2014, il Sindaco ha ricordato come nel 2013 la sostanziale tenuta di bilancio sia stata ottenuta attraverso il consistente finanziamento da parte del Comune, cioè dalla collettività e l'apporto del contenimento salariale dei lavoratori in base all'accordo sindacale.
Per quanto riguarda il conferimento di patrimonio all'azienda il Sindaco ha precisato che qualunque operazione di questa natura deve sottostare ai vincoli di legge e non può avvenire solo in condizioni di equilibrio economico.
L'indirizzo enunciato dal sindaco si basa sulla novità legislativa regionale recentemente introdotta. La legge regionale ha unificato su scala regionale il bacino di trasporto locale e prevede la costituzione di una agenzia del trasporto della Liguria che funzionerà da autorità e dovrà definire i requisiti per la gara di concessione del servizio, con particolare attenzione alla esigenza dell'integrazione tra i vecchi ambiti territoriali e tra le diverse modalità di trasporto.
Il Comune di Genova aderirà subito all'Agenzia e parteciperà alla definizione delle regole per l'affidamento del servizio.
Il sindaco e l'assessore Dagnino hanno ricordato che Amt soffre uno squilibrio dei conti ma, a differenza di molte altre aziende pubbliche di trasporto, non ha accumulato debito e supera la quota di introiti da biglietti indicata dalle leggi nel 35% delle entrate complessive.
Il contratto di affidamento del servizio ad Amt scadrà, come noto, il 31 dicembre 2014 e non sarà più prorogabile. Questa scadenza si verrà ora a collocare nell'ambito delle nuove concessioni regionali, che dovranno essere selezionate entro il 2014 ed entreranno in esercizio ad inizio 2015. Ed è quindi proprio alla gara regionale che Amt dovrà potersi presentare in condizioni di solidità economica.