Il tempo delle connessioni "lumaca" e delle zone senza segnale per i cellulari sta per tramontare.
Si profila all'orizzonte l'inizio dell'era della banda ultra larga, ovvero l'introduzione di una infrastruttura capace a inviare e ricevere simultaneamente una quantità incredibile di dati.
Genova si conferma così la seconda città italiana, dopo Milano, per capillarità e sviluppo di fibra ottica.
A sancire questo primato, la firma - avvenuta il 15 ottobre scorso a Roma - dell’Accordo per lo sviluppo di una rete in fibra ottica che rafforza gli investimenti di Metroweb per lo sviluppo della rete a banda ultra larga.
Il sindaco Marco Doria e il presidente di Metroweb Italia, Franco Bassanini hanno fimato l'intesa illustrata mercoledì 17 dicembre in una conferenza stampa a Palazzo Tursi.
Presente anche Guido Garrone, amministratore delegato di Metroweb Genova.
"Questo accordo - ha detto il sindaco di Genova - ci permette di andare sempre più verso la Smart City: da un lato facilitiamo le comunicazioni, dall'altro sistematizziamo le conoscenze degli impianti già installati grazie a un nuovo catasto reti del sottosuolo. Anche questo è un cambio di marcia rispetto al passato".
In città Metroweb ha già installato 233 km di infrastruttura civile, 390 km di cavi in fibra ottica e 33.000 km di fibra singola. Interamente connesse tra loro in banda ultra larga 20 sedi del Comune di Genova, compresi i Municipi e gli info point per i turisti, "dando così un contributo al processo di formazione della Città Metropolitana e alla crescita di un settore sempre più strategico per Genova".
"Oggi, senza fibra ottica - ha detto Guido Garrone - non si possono erogare servizi di qualità, la banda larga invece permette una comunicazione facilitata e lineare. Per essere un cittadino connesso è necessaria una regolazione delle informazioni fluida, sempre disponibile e simmetrica. Non basta avere molte informazioni se poi non si riesce a inviarle. Questa mattina abbiamo firmato un accodo con Amt per la connettività nella Metropolitana, un momento attrattivo per questo sistema di trasporto, e c'è un accordo in essere con Aster per fare diventare i pali della luce punti con microcelle, al servizio della telefonia mobile, e iniziare a sperimentare luce al led".
La digitalizzazione serve, tra l'altro, a snellire molti dei processi tra Amministrazione e cittadini, e, a questo scopo, il Comune di Genova ha dato vita a uno sportello qualificato di servizi, a partire dal catasto delle reti del sottosuolo, un database contenente il censimento delle infrastrutture tecnologiche esistenti e idonee per lo sviluppo dei progetti.
L’utilizzo dei cavidotti già esistenti ridurrà la quantità complessiva degli scavi e l’impiego di tecniche di posa non invasive limiterà i disagi per i cantieri che saranno a breve termine.
Si profila all'orizzonte l'inizio dell'era della banda ultra larga, ovvero l'introduzione di una infrastruttura capace a inviare e ricevere simultaneamente una quantità incredibile di dati.
Genova si conferma così la seconda città italiana, dopo Milano, per capillarità e sviluppo di fibra ottica.
A sancire questo primato, la firma - avvenuta il 15 ottobre scorso a Roma - dell’Accordo per lo sviluppo di una rete in fibra ottica che rafforza gli investimenti di Metroweb per lo sviluppo della rete a banda ultra larga.
Il sindaco Marco Doria e il presidente di Metroweb Italia, Franco Bassanini hanno fimato l'intesa illustrata mercoledì 17 dicembre in una conferenza stampa a Palazzo Tursi.
Presente anche Guido Garrone, amministratore delegato di Metroweb Genova.
"Questo accordo - ha detto il sindaco di Genova - ci permette di andare sempre più verso la Smart City: da un lato facilitiamo le comunicazioni, dall'altro sistematizziamo le conoscenze degli impianti già installati grazie a un nuovo catasto reti del sottosuolo. Anche questo è un cambio di marcia rispetto al passato".
In città Metroweb ha già installato 233 km di infrastruttura civile, 390 km di cavi in fibra ottica e 33.000 km di fibra singola. Interamente connesse tra loro in banda ultra larga 20 sedi del Comune di Genova, compresi i Municipi e gli info point per i turisti, "dando così un contributo al processo di formazione della Città Metropolitana e alla crescita di un settore sempre più strategico per Genova".
"Oggi, senza fibra ottica - ha detto Guido Garrone - non si possono erogare servizi di qualità, la banda larga invece permette una comunicazione facilitata e lineare. Per essere un cittadino connesso è necessaria una regolazione delle informazioni fluida, sempre disponibile e simmetrica. Non basta avere molte informazioni se poi non si riesce a inviarle. Questa mattina abbiamo firmato un accodo con Amt per la connettività nella Metropolitana, un momento attrattivo per questo sistema di trasporto, e c'è un accordo in essere con Aster per fare diventare i pali della luce punti con microcelle, al servizio della telefonia mobile, e iniziare a sperimentare luce al led".
La digitalizzazione serve, tra l'altro, a snellire molti dei processi tra Amministrazione e cittadini, e, a questo scopo, il Comune di Genova ha dato vita a uno sportello qualificato di servizi, a partire dal catasto delle reti del sottosuolo, un database contenente il censimento delle infrastrutture tecnologiche esistenti e idonee per lo sviluppo dei progetti.
L’utilizzo dei cavidotti già esistenti ridurrà la quantità complessiva degli scavi e l’impiego di tecniche di posa non invasive limiterà i disagi per i cantieri che saranno a breve termine.