Il Sindaco ha sottolineato l’importanza che ha sempre avuto la scambio di culture tra Europa e Stati Uniti, proprio a partire dalla dichiarazione del 1776 nella quale i coloni americani seppero trasfondere i principi dell’illuminismo che giungevano dall’Europa, fino al periodo dell’emigrazione in America, a cavallo tra otto e novecento, e all’accoglienza che molti liguri trovarono oltreoceano. Ha ricordato, inoltre, l’influenza che ebbe sui giovani italiani “intellettuali e non, l’antologia Americana pubblicata, a cura di Elio Vittorini, in un’Italia chiusa sotto la cappa della dittatura”.
“Il 2013 è l’anno della cultura italiana negli Stati Uniti – ha ricordato il Sindaco - e la cultura è anche capacità di promuovere la ricerca e di attrarre intelligenze valorizzandole. Una capacità riconosciuta agli Stati Uniti, che per l’Italia e per Genova costituisce una scommessa da vincere. E’ anche così che la nostra cultura potrà continuare ad essere oggetto di anni “speciali” negli Stati Uniti e nel resto del mondo.”
Il console Kyle Scott ha sottolineato l’influenza della cultura italiana negli stati Uniti. “Gli americani ascoltano la musica di Verdi e ridono con Benigni” e, in puro “spirito Indipendence day”, che negli USA è celebrazione ma soprattutto festa, ha invitato tutti a socializzare e stringere amicizie sulle note di Ellington e Paganini, eseguite da un gruppo di musicisti del Carlo Felice.
“Il 2013 è l’anno della cultura italiana negli Stati Uniti – ha ricordato il Sindaco - e la cultura è anche capacità di promuovere la ricerca e di attrarre intelligenze valorizzandole. Una capacità riconosciuta agli Stati Uniti, che per l’Italia e per Genova costituisce una scommessa da vincere. E’ anche così che la nostra cultura potrà continuare ad essere oggetto di anni “speciali” negli Stati Uniti e nel resto del mondo.”
Il console Kyle Scott ha sottolineato l’influenza della cultura italiana negli stati Uniti. “Gli americani ascoltano la musica di Verdi e ridono con Benigni” e, in puro “spirito Indipendence day”, che negli USA è celebrazione ma soprattutto festa, ha invitato tutti a socializzare e stringere amicizie sulle note di Ellington e Paganini, eseguite da un gruppo di musicisti del Carlo Felice.