Testamento biologico: quarto tema della campagna di informazione sui diritti

É la campagna sui diritti Cosa ne sai? realizzata dall'Amministrazione comunale. Dopo azzardo, cittadinanza e violenza di genere, il quarto soggetto proposto dall'assessorato legalità e diritti è il testamento biologico, cioè il documento cui cui il cittadino esprime la propria volontà sui trattamenti sanitari a cui vorrebbe essere sottoposto o meno in caso di malattia o trauma che gli impediscano di pronunciarsi autonomamente. Tutte le informazioni, come per gli altri temi già proposti, sul sito del Comune di Genova e sui principali social media

Locandina campagna diritti tema testamento biologico
​Il testamento biologico è il tema di aprile della campagna di informazione sui diritti promossa dall’Assessorato alla Legalità e ai Diritti del Comune di Genova attraverso manifesti e interventi sui social network. ​

Attraverso l’indirizzo web http://www.comune.genova.it/servizi/cittadeidiritti, accessibile anche per mezzo di QR-code, chiunque può accedere a informazioni chiare e approfondimenti sul tema del testamento biologico e a risposte alle domande più frequenti, conoscere il servizio in città, le leggi, le associazioni che si occupano del tema e accedere a materiali da scaricare.

Ma cos'è il testamento biologico?

Dal 2009 è possibile depositare in Comune il proprio testamento biologico (anche detto dichiarazione anticipata di trattamento), un documento con cui il cittadino può esprimere la propria volontà in merito ai trattamenti sanitari ai quali vorrebbe o non vorrebbe essere sottoposto nel caso in cui, per il decorso di una malattia o per traumi improvvisi, non fosse più in grado di pronunciarsi autonomamente. ​
Contestualmente il cittadino deve indicare una persona di fiducia incaricata di eseguire le sue volontà. ​
Con il testamento biologico, quindi, ogni persona può lasciare disposizioni a medici e familiari sul da farsi in caso di una malattia o di un incidente che procuri uno stato di incoscienza permanente e irreversibile. ​
Si tratta di un servizio che riconosce e tutela le scelte personali, libere e inviolabili secondo l’art.13 della Costituzione, e il principio costituzionale per il quale nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.

Come osserva Elena Fiorini, assessora alla Legalità e Diritti con riferimento a un tema delicato e complesso come il fine vita "l’Amministrazione condivide il principio di rispettare le scelte personali e anzi auspica anche un intervento del legislatore nazionale in tal senso".

La campagna di informazione si può seguire sui principali social media, come FB, Pinterest, You tube, Google plus.
7 aprile 2015
Ultimo aggiornamento: 09/04/2015
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