Viadelcampo29rosso
"Le parole che volevo ascoltare"

Sabato 21 febbraio, in occasione del compleanno di Fabrizio De Andrè, che ricorre il 18 febbraio, il Museo Emporio “viadelcampo29rosso”, omaggia il cantautore con una serie di eventi.

vetrina di via del campo
Per tutta la giornata di Sabato, le immortali note della sua straordinaria musica riecheggeranno in Via del Campo, grazie a una speciale playlist con tutte le sue interpretazioni.

Alle ore 15 sarà possibile partecipare a una visita guidata nel cuore della Città Vecchia, alla ricerca dei luoghi cantati da Fabrizio e dagli altri grandi cantautori e poeti genovesi.
Info e prenotazioni: tel. 010 2474064 - info@viadelcampo29rosso.com

Alle ore 17 avrà luogo la presentazione di Faber, la moda e il mare, un´esposizione dedicata a Faber "lupo di mare", con interessanti proposte legate al suo abbigliamento: alcuni manichini vestiranno capi d´epoca per rievocare le tante immagini e ritratti di De André e per ricordarci la sua grande passione per il mare, che ha connotato molte poesie e musiche di tanti autori.

Il suggestivo percorso tra musica e immagini prosegue in Saletta Mostre Temporanee, dove si potrà ammirare la mostra fotografica Il mare e la sua musica di Caterina Buzzone, prorogata sino alla fine di aprile.

Alle ore 17.30, in anteprima a Genova si potrà assistere alla presentazione del volume Le parole che volevo ascoltare. De André traduce Cohen e Dylan di Andrea Podestà e Manuela D´Auria.

Andrea Podestà insegnante di lettere a Genova e studioso della canzone d´autore, collabora con la rivista L´Isola della Musica italiana ed è membro del Club Tenco; Manuela D´Auria, laureata in Lingue è alla sua prima esperienza come scrittrice. Il libro contiene anche alcuni interventi di Max Manfredi e Paolo Bonfanti.

Oltre agli autori, alla presentazione, presenti anche l´editore Piero Cademartori e Max Manfredi.

In questo libro si racconta la nascita e "la storia italiana" di cinque canzoni che Fabrizio De André prese a prestito da due tra i più grandi cantautori di lingua inglese, Leonard Cohen e Bob Dylan: Suzanne, Nancy, Giovanna d´Arco (Cohen), Via della Povertà e Avventura a Durango (Dylan).

L´artista genovese vi mise mano talvolta da solo, talvolta in compagnia di due colleghi, Francesco De Gregori e Massimo Bubola, con i magistrali risultati che tutti conosciamo.
Ma ciò che ha fatto di De André un "buon traduttore" dall´inglese non è tanto la padronanza della lingua di partenza - nella quale anzi difettava, avendo maggior dimestichezza con il francese - quanto l´ottimo dominio della lingua
d´arrivo, l´italiano.

Forte di una solida cultura e consapevolezza, De André aveva a disposizione un arsenale linguistico grazie al quale non cadde mai sconfitto nella battaglia contro alcuni testi originali tra i più potenti ed evocativi della storia della canzone.

Info
www.viadelcampo29rosso.com
www.museidigenova.it


20 febbraio 2015
Ultimo aggiornamento: 20/02/2015
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