Barcellona, 41 città europee unite
per le infrastrutture di trasporto

All'incontro "Eu core net Cities", particolare attenzione ai collegamenti ferroviari, alle connessioni smart city e alle macro-aree tra paesi confinanti. In serata l'intervento conclusivo del sindaco Marco Doria. L'incontro del prossimo anno si svolgerà a Genova

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Genova ha aderito, insieme ad altre 41 città europee, alla piattaforma "EU Core net Cities", varata ieri a Barcellona nel corso di un convegno internazionale organizzato dal Comune di Barcellona e dedicato alle vaste tematiche del sistemi europei di networking: trasporti, ICT, infrastrutture urbane, logistica, business management. Il Sindaco di Genova, Marco Doria, ha firmato il protocollo d'intesa insieme ai colleghi delle altre città, che, con la loro forte adesione, hanno manifestato, da una parte, l'importanza del tema delle infrastrutture per lo sviluppo economico, e, dall'altra, la crescente centralità delle città e delle aree urbane nel sistema-Europa. "Genova aderisce alla piattaforma - ha detto Doria, aprendo la lunga serie di interventi dei Sindaci - nella consapevolezza che le grandi infrastrutture di trasporto possono costituire uno strumento ed un'opportunità decisiva per la crescita delle comunità locali".
Obiettivi della piattaforma la costruzione di un osservatorio permanente per il monitoraggio delle infrastrutture di trasporti, logistica, energia, circolazione dei dati; la promozione di relazioni fra i governi locali e i diversi livelli di governo della Commissione Europea, Parlamento Europeo e Comitato delle Regioni, per la presentazione di proposte specifiche nelle aree interessate; il coordinamento di attività e iniziative comuni con altre organizzazioni e reti; la diffusione delle iniziative della Piattaforma attraverso studi, congressi, seminari, mostre ecc.
Molti i dati interessanti emersi dai diversi interventi.  Antoni Vives, vice sindaco di Barcellona per smart city e infrastrutture, ha ricordato, aprendo i lavori, che "L' Europa è un territorio di città. La maggior parte della popolazione dell'EU vive nelle città, dove è generata la grande maggioranza delle attività economiche. Non si può pensare a collaborazioni fra le città e quindi a una crescita economica senza collegamenti". Attualmente il costo dei trasporti incide mediamente per il 50% nei costi delle merci. Le ferrovie saranno vitali. Ora il trasporto via ferrovia ha il 6% dei passeggeri, nel 2050 dovrà sopportarne più della metà. Si impone quindi un forte investimento in infrastrutture.
 Joan Trullen, vice presidente per la pianificazione strategica dell'area metropolitana di Barcellona, ha sottolineato che si sta affermando l'idea della dimensione sovraregionale, al di là dell'area metropolitana. La crescita di Barcellona sta determinando la  nascita di una macroregione che include a Lione. La macroregione italiana Roma -Milano -Torino è fra le prime per attività economiche, ma per l'innovazione non è neppure in classifica.
 Il Sindaco di Barcellona Xavier Trias si è soffermato sull'importanza di Genova nell'area sud europea mediterranea, che comprende, allargata a Lione, il 54% della popolazione europea , l'84% dell'attività marittima.
Vincent Pedret, della Commissione Europea, DG mobilità, ha ricordato l'importanza di connettere i diversi tipi di trasporto (treno, aereo, nave, gomma).

Intervenendo alla terza sessione, dedicata a "Progetti ICt per la città: trasformazione urbana, protocolli per le città" l'assessore allo sviluppo economico, Francesco Oddone, ha detto: "Finora si è parlato di grandi infrastrutture, ma queste funzionano se c'è un flusso di informazioni e dati all'interno di infrastrutture appropriate ed efficienti. Bisogna quindi destrutturare e facilitare questi flussi, per integrare la circolazione delle informazioni all'interno delle città e fra le città".
Questo sistema, ha continuato Oddone, può reggere solo se le città sono smart per gestione dell'energia, ICT, se sanno riconoscere i bisogni della mobilità sostenibile.

"Genova - ha detto Oddone - lavora come smart city su 3 piani: open data and infrastructure, per facilitare l'accesso della gente ai dati; free software and open source, per non rendere rigide le piattaforme e assicurare l'integrazione fra le stesse; utilizzo del "big data analytics", ossia analisi di grandi quantità di dati per capire come si muovono gli agglomerati urbani e tarare quindi i servizi". I territori, ha concluso Oddone, devono aggregarsi intorno al governo locale e tenere insieme gli stakeholder: è quello che fa l'Associazione Genova Smart City. 


Il Sindaco Doria, nel suo intervento conclusivo, ha richiamato le trasformazioni che interessano le grandi città. Genova sta evolvendo passando da città solo industriale e portuale a centro di forte interesse anche turistico e culturale. “Bisogna usare la città in modo intelligente – ha detto il sindaco – e le infrastrutture sono fondamentali”. Nel suo discorso Doria si è riferito sia al corridoio tra Genova e la Svizzera, in direzione Rotterdam e Amsterdam, sia alla direttrice Genova-Nizza-Marsiglia. “Guardando ai progetti di infrastrutture transeuropei - ha poi osservato - si nota un gap e forse una contraddizione fra le indicazioni che emergono dall'Ue riguardo allo sviluppo delle infrastrutture e il contenimento dei budget nazionali. Si può fare – ha aggiunto - un'importante azione di lobbying, ma anche il governo nazionale deve decidere in quale direzione andare”. Parlando delle decisioni politiche il sindaco ha indicato un altro punto: come includere la società civile, non solo le imprese, in questi processi per far partecipare i cittadini alle scelte e ai programmi.
Infine l’annuncio che l’incontro del prossimo anno si svolgerà proprio a Genova.

genova, 19 giugno 2013
Ultimo aggiornamento: 20/06/2013
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