Castellano risponde a Ingegneria:
«Avanti anche senza di voi»

Leonardo Technology, nel corso di una conferenza stampa, dichiara guerra all'ateneo, che non vuole trasferirsi agli Erzelli. Con annessa richiesta danni: "che non saranno di poco conto". Nuove collaborazioni in arrivo anche dalla Cina

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Ieri, dalla collina egli Erzelli, è soffiata una bufera di critiche sull'Università, dopo l'annuncio che la facoltà di Ingegneria non si trasferirà al nascente Parco Scientifico e tecnologico. Oggi Genova High Tech, la società che insieme alla Leonardo Technology gestisce il progetto del Parco Tecnologico, ha convocato una conferenza stampa, nella sede degli Erzelli.

Il presidente e ad di Leonardo Technology Giuseppe Rasero ha dissotterrato l'ascia di guerra annunciando azioni legali: «Qui non si tratta – dice Rasero - di chiedere i danni per avere dovuto fare due volte i progetti per l'università. Qui parliamo di un parco scientifico pensato e progettato con e per l'università, nel quale sono stati investiti decine e decine di milioni di euro». E rincara la dose quando definisce "sciagurata" la scelta dell'Università, e "indecente" l'applauso del Senato Accademico e del cda.

Mentre  il presidente di Genova High Tech, Carlo Castellano, annuncia a sua volta che il progetto del Parco di Erzelli «va avanti anche senza l'Università. Presto ci saranno novità riguardo a nuove collaborazioni in arrivo anche dalla Cina». E lancia una  stoccata alla preside di ingegneria: "La preside Girdino - ha proseguito Castellano - ha responsabilità gravissime. Il rettore Deferrari ci ha preso in giro e anche il ministro Profumo ha una grave responsabilità». Secondo Castellano «il ministro dell'Università e della Ricerca ha operato come ex rettore del Politecnico di Torino».

Rasero sottolinea che il progetto va avanti e auspica un ripensamento dell'università. «Non è vero che non vogliano venire. Cercano di avere qualcosa da qualcuno. Purtroppo questa richiesta continua di soldi ci dice che non hanno fatto un piano». Abbiamo fatto una versione ridotta del progetto ma loro, sempre mandandocelo a dire, hanno posto delle riserve sui costi del trasloco e dei parcheggi. E' incredibile che da professori universitari non ci abbiano pensato prima. Ci auguriamo - ha concluso - che ci sia una riflessione seria».

Intanto, ieri, mezza città, a iniziare dal sindaco, ha rimproverato al management di Balbi 5: «Di essere stato – ha detto Doria - poco partecipe e poco attivo alla costruzione della Genova del futuro. Il trasferimento d'Ingegneria agli Erzelli è l'obiettivo strategico che io continuo a pormi nonostante i reali problemi finanziari».

Dopo tre anni di attesa la delusione delle istituzioni si tocca con mano: «Gli abbiamo dato tutto quello che hanno chiesto - ha detto il presidente della Giunta Regionale Claudio Burlando -  ma non sono riusciti a fare un piano finanziario. Se non hai i soldi o li trovi da un'altra parte oppure te li fai bastare, magari scegliendo dei parcheggi a raso invece di quelli in struttura». Il presidente Burlando annuncia che dalla Regione non possono arrivare altri fondi: «c'era un accordo se trovavamo 140 milioni e noi li abbiamo trovati. Non era una mediazione, era la loro richiesta. Hanno avuto tutto quello che hanno chiesto, senza discutere. Poi sono arrivati i problemi. Ci hanno detto che erano in difficoltà, ci hanno chiesto 110 milioni invece di 140 e spiegato che ci pensavano loro a vendere Albaro. Abbiamo detto subito si. A questo punto se non sono riusciti a completare il piano finanziario non so che dire. Io non posso togliere oggi 42 milioni al bilancio della Regione».

Scatenati anche i sindacati. Per la Cgil «Il mancato trasferimento di Ingegneria agli Erzelli significa il fallimento dell'intero progetto scientifico e tecnologico e rende le prospettive di sviluppo della nostra città ancora più buie e problematiche». Nessuno, neppure i vertici dell'università, avevano negato che la realizzazione di un polo tecnologico di carattere internazionale fosse una occasione di sviluppo e di crescita: «Il villaggio tecnologico - hanno aggiunto i responsabili della Cgil genovese e ligure - rappresenta una opportunità unica di sviluppo a livello scientifico ed industriale, un punto di eccellenza capace di attrarre giovani da tutto il mondo e un bacino da dove le imprese serie e di qualità possono attingere nuovi e giovani occupati».

Non usa giri di parole l'assessore al Bilancio della Regione Liguria, Sergio Rossetti: «Il Cda dell'Università oggi ha dato un calcio al futuro di Genova e a quello della stessa Ingegneria».

La decisione del Cda, a tre anni dall'accordo di programma, ha mandato su tutte le furie anche Confindustria, che ha minacciato di bloccare ogni collaborazione in atto con l'ateneo. Giovanni Calvini, presidente dell'associazione degli industriali, parla di "scelta miope" e annuncia: «valuteremo se confermare partnership future e in essere». 
25 luglio 2012
Ultimo aggiornamento: 25/07/2012
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