Crisi AMT, la parola al Consiglio Comunale.
Dagnino: Agire sull’emergenza, delineare una strategia

Una Giunta straordinaria ed un Consiglio affrontano oggi la complessa vicenda dell’azienda di trasporto pubblico. L’Assessore presenta le possibili soluzioni prima del confronto con la Sala Rossa

Testo Alternativo
Il futuro di AMT è al centro della giornata politica. Il testo della delibera di indirizzo proposto dalla Giunta, che oggi viene sottoposto al giudizio del Consiglio Comunale, ha fatto nascere in città un dibattito acceso, fra preoccupazione per il destino del servizio di trasporto e perplessità sulle ipotesi di soluzione.
Abbiamo chiesto all’Assessore alla Mobilità e Traffico Anna Maria Dagnino di fare il punto sulla vicenda, pochi minuti prima di una seduta di Consiglio che si preannuncia burrascosa.

Assessore, vuole riepilogare gli obiettivi della Delibera di indirizzo che avete presentato?
<<Il valore di questa delibera è che colloca azioni che affrontano una situazione di emergenza drammatica per l’azienda in un contesto più generale di programmazione; da un lato, di programmazione della mobilità complessiva della città e a sostegno del trasporto pubblico, dall’altro, nel contesto strategico dell’indicazione di una gara di evidenza pubblica per la ricerca di un partner operativo. Molte città stanno facendo questo percorso e ci sono potenzialità di interesse da parte di grossi soggetti anche stranieri. Genova è una città importante, ha una percentuale di uso del trasporto pubblico su gomma elevatissimo ed è un nodo ferroviario rilevante. Resta l’emergenza, comune a tutte le aziende di trasporto pubblico italiane, che viene affrontata dando mandato al Consiglio di Amministrazione di AMT di operare intervenendo con risparmi sul costo del lavoro; del resto le leve di risparmio nel settore del trasporto pubblico sono pochissime, il costo del biglietto, la riduzione del servizio e il costo del lavoro.>>

C’è già un quadro delle misure specifiche?
<<L’azienda ha un quadro di misure possibili, sarà una cosa immediata e che verrà proposta tutta insieme, di portata contenuta perché avrà effetto solo sugli ultimi mesi dell’anno; quindi probabilmente non basterà.>>

L’ipotesi di vendita di una quota ha provocato reazioni di grande preoccupazione, anche in considerazione del precedente, non felice, con il partner francese. In questa occasione l’Amministrazione come pensa di tutelarsi e di tutelare servizio e lavoratori?
<<E’ una cosa completamente diversa, anche se capisco che nell’immaginario collettivo possa sembrare analoga. E’ diversa sia perchè il quadro legislativo è cambiato, sia perché l’esperienza di Pericu con i francesi fu davvero pionieristica, il primo tentativo di attrarre investitori stranieri, senza modelli di riferimento. Oggi moltissime città stanno procedendo in questo senso: proprio stamattina abbiamo avuto un incontro con i colleghi di Torino che ci hanno raccontato come sta andando la loro gara, Vendola in Puglia addirittura ha accelerato, e sta lavorando a una gara regionale. >>

Cosa intendete quando indicate, in delibera, la vendita di una quota “significativa” dell’azienda?
<<Il Sindaco ed io abbiamo scelto consapevolmente il termine “significativo”, per lasciare ampio spazio al dibattito affinché le scelte siano pienamente condivise dalla maggioranza e dal Consiglio Comunale. Il Sindaco dice sempre “dal 35 al 100%”, ma per quella che è la storia e la tradizione di Genova non sarà mai il 100% >>

Che tempi prevedete per le prossime fasi?
<<Fosse per me, il prima possibile>>

Le rappresentanze sindacali hanno chiesto alla Conferenza dei capigruppo un rinvio della votazione sulla delibera, ma il Sindaco ritiene che la situazione sia a un livello di urgenza che non consente ulteriori ritardi.
Ora la palla passa alla discussione della Sala Rossa, alla presenza di molti lavoratori AMT.
Genova, 31 luglio 2012
Ultimo aggiornamento: 31/07/2012
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