Ecco dove finiscono tutti i soldi delle multe. Questa mattina la Giunta comunale ha approvato la delibera che dettaglia la destinazione degli incassi che nel 2011 giungeranno da sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni del Codice della Strada.
Genova, in questo senso, è un Comune molto virtuoso. Lo stesso Codice, infatti, all’art. 208 prevede che almeno il 50% dei ricavi vengano reinvestiti in tre determinati ambiti riguardanti la sicurezza stradale. Una quota che l’assessore Miceli dichiara essere ampiamente superata da Palazzo Tursi, per cui la percentuale di destinazione prevista raggiunge il 91,14% e tocca i 28 milioni di euro. Una scelta politica precisa, dunque, che si inserisce nell’ottica di un continuo miglioramento delle infrastrutture stradali e della mobilità.
Vediamo nel dettaglio gli ambiti interessati da questi proventi. Per legge, almeno il 12,5% deve essere destinato a interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione segnaletica delle strade comunali: in questo ambito il Comune, con poco meno di 4 milioni di euro, raggiunge il 12,52%. Almeno un altro quarto deve riguardare il potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni, anche attraverso l’acquisto di nuovi mezzi da mettere a disposizione della Polizia municipale: in questo settore, Genova supera ampliamente la soglia, con il 23,93% del totale destinato al reinvestimento, pari a poco meno di 7,5 milioni di euro. Il terzo ambito riguarda una serie di finalità residuali connesse alla manutenzione stradale e al miglioramento della sicurezza: qui il Comune destinerà il 54,69% dei 28 milioni, pari a poco meno di 17 milioni di euro.
Il provvedimento giunge più che mai tempestivo, in un periodo in cui le multe e la Polizia municipale sono particolarmente nell’occhio del ciclone della stampa locale e dell’opinione pubblica. «La destinazione che prevediamo per queste somme – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Francesco Miceli - è la risposta concreta alle polemiche, strumentali e immotivate che spesso vengono sollevate sul cattivo uso dei soldi dei cittadini».
Genova, in questo senso, è un Comune molto virtuoso. Lo stesso Codice, infatti, all’art. 208 prevede che almeno il 50% dei ricavi vengano reinvestiti in tre determinati ambiti riguardanti la sicurezza stradale. Una quota che l’assessore Miceli dichiara essere ampiamente superata da Palazzo Tursi, per cui la percentuale di destinazione prevista raggiunge il 91,14% e tocca i 28 milioni di euro. Una scelta politica precisa, dunque, che si inserisce nell’ottica di un continuo miglioramento delle infrastrutture stradali e della mobilità.
Vediamo nel dettaglio gli ambiti interessati da questi proventi. Per legge, almeno il 12,5% deve essere destinato a interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione segnaletica delle strade comunali: in questo ambito il Comune, con poco meno di 4 milioni di euro, raggiunge il 12,52%. Almeno un altro quarto deve riguardare il potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni, anche attraverso l’acquisto di nuovi mezzi da mettere a disposizione della Polizia municipale: in questo settore, Genova supera ampliamente la soglia, con il 23,93% del totale destinato al reinvestimento, pari a poco meno di 7,5 milioni di euro. Il terzo ambito riguarda una serie di finalità residuali connesse alla manutenzione stradale e al miglioramento della sicurezza: qui il Comune destinerà il 54,69% dei 28 milioni, pari a poco meno di 17 milioni di euro.
Il provvedimento giunge più che mai tempestivo, in un periodo in cui le multe e la Polizia municipale sono particolarmente nell’occhio del ciclone della stampa locale e dell’opinione pubblica. «La destinazione che prevediamo per queste somme – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Francesco Miceli - è la risposta concreta alle polemiche, strumentali e immotivate che spesso vengono sollevate sul cattivo uso dei soldi dei cittadini».