Presentato oggi la prima parte del progetto per la costruzione di un nuovo asilo nido all’interno del parco di Villa Spinola Quartara, frutto della convenzione urbanistica firmata da Comune di Genova e Fondazione Gaslini.
In questo modo viene rivista la destinazione ad uso privato della villa storica, grazie alla riqualificazione dell’area precedentemente occupata da un campo da tennis, realizzato decenni fa nella parte meridionale del parco, e da tempo inutilizzato.
Il progetto, curato dallo studio Buffoni, prevede la costruzione di un piccolo edifici, realizzato secondo i moderni criteri di eco-sostenibilità (vedi materiali prevalentemente naturali o comunque smaltibili, rigoroso risparmio energetico, sfruttamento degli spazi, isolamento termico), che ospiterà 50 bambini da 0 a 36 mesi di età.
L’asilo si chiamerà “Il nido sotto gli alberi”, e di alberi, infatti, non farà strage: «La costruzione – ha assicurato l’architetto Buffoni – non comporterà nessun taglio, ma anzi, riqualificheremo quella parte di parco per renderlo maggiormente fruibile da bambini e insegnanti”. Una volta avviati i lavori, dopo l’approvazione del progetto definitivo, dovrebbero terminare entro il 2013, regalando alla città un nuovo angolo di pregio per i suoi piccoli cittadini.
«Uno dei maggiori problemi della nostra società – spiega il professor Amedeo Amato, vice presidente della Fondazione Gaslini – che moltiplica nel tempo l’effetto “crisi”, è la bassa natalità; aiutare il ricambio generazionale significa aiutare i bambini a crescere, mettendo nelle condizioni ideali i potenziali genitori»; questa una prospettiva in più per questo progetto, che rientra nel progetto dell’amministrazione comunale di arrivare a migliorare l’attuale offerta di posti per i nido comunali, che comunque ad oggi copre il 33% delle richieste, percentuale buona nel contesto italiano.
L’assessore Paolo Veardo, presentando il progetto, ha illustrato la nuova stagione di intervento: «Ad oggi le esigenze dei cittadini dettano i progetti. La richiesta di nidi è sempre più pressante, e stiamo rispondendo con nuove strutture attualmente in fase di progettazione o costruzione: una in Val Bisagno, una al Campasso, una alla Maddalena, oltre a questa».
«Questo progetto – ha concluso il sindaco Marta Vincenzi – oltre al suo valore intrinseco e funzionale per la città, rispecchia un esempio di quello che il nuovo PUC sta portando avanti: costruire sul costruito, senza sprecare altro terreno, riadattando l’urbanistica alle esigenze e al futuro della nostra comunità».
In questo modo viene rivista la destinazione ad uso privato della villa storica, grazie alla riqualificazione dell’area precedentemente occupata da un campo da tennis, realizzato decenni fa nella parte meridionale del parco, e da tempo inutilizzato.
Il progetto, curato dallo studio Buffoni, prevede la costruzione di un piccolo edifici, realizzato secondo i moderni criteri di eco-sostenibilità (vedi materiali prevalentemente naturali o comunque smaltibili, rigoroso risparmio energetico, sfruttamento degli spazi, isolamento termico), che ospiterà 50 bambini da 0 a 36 mesi di età.
L’asilo si chiamerà “Il nido sotto gli alberi”, e di alberi, infatti, non farà strage: «La costruzione – ha assicurato l’architetto Buffoni – non comporterà nessun taglio, ma anzi, riqualificheremo quella parte di parco per renderlo maggiormente fruibile da bambini e insegnanti”. Una volta avviati i lavori, dopo l’approvazione del progetto definitivo, dovrebbero terminare entro il 2013, regalando alla città un nuovo angolo di pregio per i suoi piccoli cittadini.
«Uno dei maggiori problemi della nostra società – spiega il professor Amedeo Amato, vice presidente della Fondazione Gaslini – che moltiplica nel tempo l’effetto “crisi”, è la bassa natalità; aiutare il ricambio generazionale significa aiutare i bambini a crescere, mettendo nelle condizioni ideali i potenziali genitori»; questa una prospettiva in più per questo progetto, che rientra nel progetto dell’amministrazione comunale di arrivare a migliorare l’attuale offerta di posti per i nido comunali, che comunque ad oggi copre il 33% delle richieste, percentuale buona nel contesto italiano.
L’assessore Paolo Veardo, presentando il progetto, ha illustrato la nuova stagione di intervento: «Ad oggi le esigenze dei cittadini dettano i progetti. La richiesta di nidi è sempre più pressante, e stiamo rispondendo con nuove strutture attualmente in fase di progettazione o costruzione: una in Val Bisagno, una al Campasso, una alla Maddalena, oltre a questa».
«Questo progetto – ha concluso il sindaco Marta Vincenzi – oltre al suo valore intrinseco e funzionale per la città, rispecchia un esempio di quello che il nuovo PUC sta portando avanti: costruire sul costruito, senza sprecare altro terreno, riadattando l’urbanistica alle esigenze e al futuro della nostra comunità».