La domanda di case è in continua crescita, l'offerta però segna il passo. A Genova la fame di case è sempre alle stelle e l’emergenza sfratti è un problema che accomuna tutte le grandi città del Paese e che mette in seria difficoltà l’edilizia popolare ormai ferma da anni. Se ne è parlato oggi in Sala Rossa grazie ad un'interrogazione presentata da tre consiglieri della minoranza: Murolo (L’Altra Genova), Piana (Lega Nord) e Lauro (Pdl).
Per l'assessore al Patrimonio del Comune di Genova, Bruno Pastorino, un'occasione per fare una ricognizione sull'attività degli ultimi anni, a partire dal riconoscimento del ruolo svolto dal Consiglio Comunale sui temi abitativi e soprattutto sullo sprone svolto per contenere e mitigare il crescente disagio. «La necessità di dare una risposta alle tante famiglie che si rivolgono presso le nostre sedi e' stata la stella polare del nostro agire». E' stato ricordato che la difficoltà di mantenere il proprio alloggio ormai non riguarda più le sole classi povere «Categoria - ha sottolineato Pastorino - che c'eravamo illusi fosse ormai scomparsa, ma sconfina in quello che un tempo sarebbe stato il ceto medio». Sono state, dunque, ricordate le iniziative maggiormente rivolte a favorire il reperimento di una nuova abitazione per le famiglie sfrattate: le assegnazioni provvisorie che hanno permesso a 150 nuclei sfrattati di avere un nuovo alloggio e la specifica destinazione alle famiglie sfrattate di 200 alloggi ristrutturati.
«Negli ultimi mesi abbiamo ulteriormente intensificato la nostra azione - ha affermato l’assessore - abbiamo utilizzato circa 50 mila euro per alloggiare, da quest'estate, 37 famiglie e a dicembre sono stati destinati allo stesso fine ulteriori 10 alloggi ». È di alcuni giorni fa l’intesa con Poste Italiane che può essere utile per recuperare nuovi appartamenti destinati a chi resta senza casa. Attenzione però, ha ammonito Pastorino: « A non chiamarla più emergenza abitativa. Quando dura da tempo, quando in 4 anni raddoppiano le richieste di sfratto, quando nell'ultimo biennio gli affitti crescono di nuovi 10 punti, c'e qualcosa che non funziona e su cui la politica deve intervenire. E' per questo che ANCI chiede da tempo un tavolo al governo».
Per l'assessore al Patrimonio del Comune di Genova, Bruno Pastorino, un'occasione per fare una ricognizione sull'attività degli ultimi anni, a partire dal riconoscimento del ruolo svolto dal Consiglio Comunale sui temi abitativi e soprattutto sullo sprone svolto per contenere e mitigare il crescente disagio. «La necessità di dare una risposta alle tante famiglie che si rivolgono presso le nostre sedi e' stata la stella polare del nostro agire». E' stato ricordato che la difficoltà di mantenere il proprio alloggio ormai non riguarda più le sole classi povere «Categoria - ha sottolineato Pastorino - che c'eravamo illusi fosse ormai scomparsa, ma sconfina in quello che un tempo sarebbe stato il ceto medio». Sono state, dunque, ricordate le iniziative maggiormente rivolte a favorire il reperimento di una nuova abitazione per le famiglie sfrattate: le assegnazioni provvisorie che hanno permesso a 150 nuclei sfrattati di avere un nuovo alloggio e la specifica destinazione alle famiglie sfrattate di 200 alloggi ristrutturati.
«Negli ultimi mesi abbiamo ulteriormente intensificato la nostra azione - ha affermato l’assessore - abbiamo utilizzato circa 50 mila euro per alloggiare, da quest'estate, 37 famiglie e a dicembre sono stati destinati allo stesso fine ulteriori 10 alloggi ». È di alcuni giorni fa l’intesa con Poste Italiane che può essere utile per recuperare nuovi appartamenti destinati a chi resta senza casa. Attenzione però, ha ammonito Pastorino: « A non chiamarla più emergenza abitativa. Quando dura da tempo, quando in 4 anni raddoppiano le richieste di sfratto, quando nell'ultimo biennio gli affitti crescono di nuovi 10 punti, c'e qualcosa che non funziona e su cui la politica deve intervenire. E' per questo che ANCI chiede da tempo un tavolo al governo».