Fiera di Genova, al via il "nuovo corso"
Parola d'ordine: contenere i costi

Il nuovo Consiglio di Amministrazione ha indicato i provvedimenti chiave per il risanamento della società: addio alla carica di direttore generale e al gettone di presenza. Verranno sfoltite anche le consulenze esterne

Foto dell'archivio di Fiera di Genova SpA
La crisi della nautica, iniziata nel 2008 continua a gravare sul settore. Con la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione (con l’avvocato Sara Armella come presidente e Beppe De Simone nel ruolo di amministratore delegato), Fiera di Genova Spa pone maggiormente l’accento su una politica basata sul contenimento dei costi. A fronte di una previsione economico-finanziaria fortemente negativa anche per quest’anno, che fa seguito agli esercizi 2009 e 2010 già chiusi in perdita, è stata messa in atto una prima serie di interventi.

La riorganizzazione delle funzioni di vertice, decisa dal nuovo CdA di Fiera di Genova riunito ieri in piazzale Kennedy, consentirà importanti risparmi in termini di snellimento della catena decisionale, di razionalizzazione delle funzioni e di contenimento dei costi fissi di struttura della società.

Per migliorare l’operatività dell’ente favorendo un più diretto rapporto tra i vertici e la struttura si è scelto di rinunciare al ruolo di direttore generale. Si accorcia la catena di comando, con una dipendenza diretta delle direzioni e dei capi servizio dall’amministratore delegato, per la gestione operativa, e dal presidente con riferimento alla deleghe alla stessa conferite.

Con l’obiettivo di dare un segnale nella direzione del contenimento dei costi, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di rinunciare volontariamente al gettone di presenza, pur riconosciuto dall’assemblea dei soci. Significative economie si stanno realizzando anche nella cancellazione di una serie di benefit e voci di spesa di competenza dei precedenti vertici aziendali.
Questi primi interventi porteranno a un risparmio di circa duecentomila euro all’anno e di circa seicentomila nel triennio. 

La successiva fase di rivisitazione delle voci di spesa riguarderà, ove possibile, il contenimento delle consulenze e del ricorso ad agenzie e servizi esterni, privilegiando e valorizzando invece le professionalità esistenti all’interno dell’azienda, nell’ambito di un puntuale programma di sviluppo dell’attività, che sarà al centro del prossimo piano industriale.

E’ stata inoltre decisa dal CdA una verifica della situazione economico-finanziaria del Gruppo, composto da Fiera di Genova Spa e dalle società partecipate Marina Fiera di Genova SpA, Marina Fiera Spa, Ge.Ma Eventi Srl, e degli impegni già assunti dalla società, al fine di valutare con attenzione il quadro d’insieme, come punto di partenza per un risanamento che risulta, in tempi di cattiva congiuntura economica, fondamentale.
Genova, 3 agosto 2011
Ultimo aggiornamento: 03/08/2011
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