Giunta: case a Begato e una sede per Emergency
Doria: "No a nuovi tagli ai bilanci dei comuni"

Si conclude l'iter per la realizzazione di 35 alloggi a Begato. L'associazione di Gino Strada avrà una nuova sede a Genova. Il sindaco a Roma per ribadire che il patto di stabilità proposto dal Governo mette a dura prova erogare servizi ai citttadini

Foto di Michele Luna
Questa mattina la Giunta Comunale, su proposta degli assessori Stefano Bernini e Paola Dameri, rispettivamente all’Urbanistica e alle Politiche Socio Sanitarie e della Casa, ha dato l'ok definitivo alla modifica dello schema di convenzione per ultimare la realizzazione di 35 appartamenti, con  relativi parcheggi pertinenziali e  2 case famiglia a Begato. La convenzione stabilisce che, in cambio del diritto di superficie sull'immobile per una durata di 59 anni, non rinnovabile, l'impresa costruttrice ceda al Comune 2 alloggi ed una comunità alloggio, per una superficie utile di circa 359 mq. Successivamente, una variante edilizia, ha portato ad un aumento delle superfici abitabili, con la realizzazione di due nuove unità immobiliari e un nuovo locale a destinazione sociale da cedersi al Comune. «Siamo alla conclusione - ha dichiarato il vicesindaco Stefano Bernini - di un progetto predisposto negli anni scorsi e che andava nella direzione di rispondere alla richiesta di case della nostra città. Oggi abbiamo approvato definitivamente la delibera relativa all'area di Begato e continuiamo a lavorare per accelerare i progetti in corso, per dare cioè una risposta a chi ha necessità di una  abitazione». La variante approvata questa mattina prevede che l'impresa cederà al Comune, in aggiunta ai due alloggi e alla comunità alloggio già previsti dalla convenzione originaria, altri locali per una ulteriore superficie utile di circa 150 mq.

Emergency è un'associazione italiana indipendente e neutrale, nata con l’obiettivo di offrire assistenza medico-chirurgica gratuita e di elevata qualità alle vittime civili delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Tra i compiti che porta avanti con estrema difficoltà, soprattutto finanziaria, vi è anche quello di promuove una cultura di solidarietà, di pace e di rispetto dei diritti umani.  Emergency è presente a Genova dal 1995 con un cospicuo gruppo di volontari costituito sia da iscritti che da sostenitori che collaborano saltuariamente e che, nel maggio scorso, hanno chiesto al Comune di Genova la disponibilità di utilizzare un locale della Civica Amministrazione da adibire ad Infopoint e come luogo di iniziative culturali rivolte ai cittadini, nonché come spazio di vendita gadgets e raccolta fondi a favore di progetti umanitari promossi dalla stessa Emergency. Oggi la Giunta comunale ha detto sì a questa richiesta e disposto che la Direzione Patrimonio individui un locale dove Emergency possa collocare la propria sede. Tra l'associazione di Gino Strada e il Comune di Genova verrà stipulata una concessione amministrativa per l'abbattimento del canone di locazione, come già avviene per tutte le associazioni che svolgono attività di interesse collettivo, secondo quanto stabilisce dal 1996 il regolamento che sui canoni agevolati approvato dal Consiglio Comunale.

Al termine della Giunta il sindaco è partito alla volta della Capitale dove nel pomeriggio pha preso parte ad un incontro dell'Ufficio di presidenza dell'Anci. Unico punto all'ordine del giorno: le valutazioni in merito agli ultimi tagli alla spesa adottati dal governo. "Si discute - ha detto il sindaco Marco Doria prima di lasciare Palazzo Tursi - dell'impatto sulla finanza dei Comuni delle ultime norme approvate dal Governo sul controllo dei bilanci degli enti locali". L'Anci, si legge in una nota dell'associazione dei comuni italiani,  "non vuole sottrarsi alle valutazioni e alle responsabilità che per forza si devono avere quando si gestisce denaro pubblico". E' evidente, però, continua il comunicato, che non si può addebitare ad un sindaco appena eletto la responsabilità ex post di un dissesto finanziario. «E' assolutamente giusto controllare - ha proseguito Doria - con grande rigore i bilanci dei Comuni, sarebbe altrettanto giusto controllare i bilanci pubblici in altri campi in cui questo non viene fatto. Ma ciò non deve significare ridurre sistematicamente le risorse al disposizione degli enti locali che devono continuare a erogare servizi essenziali ai cittadini in un momento di crisi come questo». Il governo ha prospettato un taglio complessivo di 10 miliardi, senza spiegare però in quali ambiti verranno fatti. Un annuncio a cui i Comuni hanno risposto sostenendo di non essere più in grado di sopportare altre decurtazioni. «Siamo consapevoli - ha continuato il sindaco - della criticità della situazione, ma vogliamo come sindaci mettere i Comuni, che sono le istituzioni più vicine ai cittadini, in condizione di funzionare bene. Deve essere data loro, come prevede la Costituzione - ha concluso Doria - la possibilità di svolgere sino in fondo il loro compito istituzionale».
genova, 11 ottobre 2012
Ultimo aggiornamento: 11/10/2012
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