L’Amministrazione comunale di Genova prende atto della lettera con cui Amt ha
comunicato a Trenitalia, alla Regione Liguria e al Comune di Genova che, alle condizioni
attuali, non potrà sostenere i costi del biglietto integrato bus-treno oltre la proroga già
concessa fino al 31 marzo, pur dichiarandosi pronta a proseguire la ricerca di una
soluzione che non danneggi i cittadini senza pregiudicare le sorti dell’Azienda.
In assenza di nuovi accordi, dal 1° aprile Amt e Trenitalia applicherebbero le loro rispettive tariffe urbane.
Nelle ultime settimane si è svolto un serrato confronto tra tutti i soggetti aziendali e istituzionali interessati, con l’obiettivo di salvaguardare il biglietto integrato. Purtroppo non se ne sono ancora verificate le condizioni. Amt mette in evidenza l’insostenibilità di un costo a suo carico di 7,5 milioni all’anno, scollegato dalla verifica dei ricavi effettivi e, soprattutto, in mancanza di una reale integrazione dei servizi gomma-rotaia.
Il Comune è ben consapevole delle difficoltà e delle incertezze che gravano sul bilancio dell’azienda pubblica di trasporto di cui è azionista unico. Porre con chiarezza questo problema non significa affossare pregiudizialmente l’integrazione tariffaria tra treno e bus, ma, al contrario, significa volerne porre le condizioni effettive, compatibili con le risorse e con l’organizzazione del sistema.
La Giunta comunale conferma l’esigenza di un accordo che consenta il mantenimento del biglietto integrato e ritiene imprescindibile, come già sollecitato in diverse occasioni, lavorare subito, sotto la regia della Regione - che ha competenza in materia - all’integrazione dei servizi, coinvolgendo anche Provincia e Atp.
comunicato a Trenitalia, alla Regione Liguria e al Comune di Genova che, alle condizioni
attuali, non potrà sostenere i costi del biglietto integrato bus-treno oltre la proroga già
concessa fino al 31 marzo, pur dichiarandosi pronta a proseguire la ricerca di una
soluzione che non danneggi i cittadini senza pregiudicare le sorti dell’Azienda.
In assenza di nuovi accordi, dal 1° aprile Amt e Trenitalia applicherebbero le loro rispettive tariffe urbane.
Nelle ultime settimane si è svolto un serrato confronto tra tutti i soggetti aziendali e istituzionali interessati, con l’obiettivo di salvaguardare il biglietto integrato. Purtroppo non se ne sono ancora verificate le condizioni. Amt mette in evidenza l’insostenibilità di un costo a suo carico di 7,5 milioni all’anno, scollegato dalla verifica dei ricavi effettivi e, soprattutto, in mancanza di una reale integrazione dei servizi gomma-rotaia.
Il Comune è ben consapevole delle difficoltà e delle incertezze che gravano sul bilancio dell’azienda pubblica di trasporto di cui è azionista unico. Porre con chiarezza questo problema non significa affossare pregiudizialmente l’integrazione tariffaria tra treno e bus, ma, al contrario, significa volerne porre le condizioni effettive, compatibili con le risorse e con l’organizzazione del sistema.
La Giunta comunale conferma l’esigenza di un accordo che consenta il mantenimento del biglietto integrato e ritiene imprescindibile, come già sollecitato in diverse occasioni, lavorare subito, sotto la regia della Regione - che ha competenza in materia - all’integrazione dei servizi, coinvolgendo anche Provincia e Atp.