Il “cruscotto dell’economia genovese”:
la fotografia del secondo semestre 2012

Presentato martedì 19 marzo 2013 a  Palazzo Tursi dall’Assessore allo Sviluppo Economico e alla Statistica Francesco Oddone e dalla Direttrice del  Servizio Statistica del Comune di Genova Maria Pia Verdona 

Testo Alternativo
Il cruscotto dell’economia genovese è una pubblicazione dell’Ufficio Statistica del Comune di Genova, è il rapporto sul sistema economico della nostra città, un documento semplice e sintetico, accessibile a tutti i cittadini, che potranno consultarlo on line  visitando, nel sito del Comune nella sezione "Le aree tematiche", il servizio Statistica.

E’ diviso in sei temi: inflazione, imprenditorialità, lavoro, pensioni, porto e turismo, i dati presentati nella conferenza stampa di oggi si riferiscono al secondo semestre del 2012, in raffronto con il 2011, ed evidenziano lo stato di crisi in cui versa la città.

«Il trend che emerge dai dati economici del "cruscotto"  è quello che, purtroppo, è nella percezione un po’ di tutti, ha spiegato l’Assessore Oddone, nel corso del 2012 l’economia genovese ha mostrato  ulteriori  segnali di recessione. Vi sono pochissimi settori che si salvano, uno di questi è la movimentazione dei container, quindi il porto che dimostra un certo dinamismo, sul quale dobbiamo senz’altro puntare. Tutto il resto, a partire dall’edilizia, settore veramente in profonda crisi, dà dei segnali di grossa criticità. Senza uno sblocco della situazione economica italiana, e mondiale in generale, tutta questa situazione avrà ripercussioni ancora più gravi di quelle attuali sull’occupazione e, conseguentemente, sui consumi, il commercio, l’economia in generale».

In base al “cruscotto”, nella seconda parte dello scorso anno, l’inflazione ha avuto un trend in salita, con un lieve calo a partire dal mese di ottobre. Inflazione in crescita non vuol dire alto costo della vita, ma pur non essendo così, per tutto il 2012 Genova ha mantenuto il primato negativo del  costo della vita più alto rispetto a tutte le grandi città italiane che fanno rilevazione prezzi.

E’ del 2008 l’ultimo significativo incremento del numero delle imprese attive: + 3,2% rispetto al 2007, negli ultimi cinque anni ci sono state solo modeste oscillazioni, nel 2012 rispetto al 2011 le imprese attive sono aumentate solo dello 0,3% e sono, prevalentemente, imprese individuali che riguardano proprio il settore dell’edilizia: tanti che hanno perso il posto di lavoro dipendente, hanno cercato di crearsi una nuova opportunità.

A fronte di un incremento delle imprese attive nel settore delle costruzioni (+ 169) e delle attività di alloggio e ristorazione (+58),  c’è stato un calo di quelle manifatturiere (-88). Sono in aumento le imprese gestite da stranieri: 6.569, la maggior parte operante nel commercio e nell’edilizia, che rappresentano il 13,3% del tessuto imprenditoriale cittadino.

Dai dati forniti dall’I.N.P.S. contestualizzati alla situazione della città di Genova, il tasso di disoccupazione cittadino è del 7,8% e la maggior parte dei lavoratori dipendenti sono occupati nel commercio e nel terziario, il 19% dei contratti di lavoro è a tempo determinato, di questi il 34% è a tempo parziale: questo dato rappresenta un’ ulteriore criticità per la crescita e i consumi.

Il traffico portuale delle merci , come sottolineato dall’Assessore Oddone, si è mantenuto pressochè costante rispetto al 2011, con un aumento delle tonnellate imbarcate e una diminuzione di quelle sbarcate, netta diminuzione della movimentazione degli oli minerali, classica conseguenza della persistente recessione.

Importante anche la movimentazione dei container, che nel 2012 ha superato i 2 milioni di teus.

Per quanto riguarda il traffico passeggeri, nel secondo semestre è ulteriormente in calo quello riferito ai traghetti. Sono diminuiti anche i croceristi in partenza da Genova, ma sono aumentati quelli in transito, cioè quelli che considerano Genova una tappa turistica della loro crociera: +30.338 rispetto all'anno precedente, segno di una vitalità nell’accoglienza e nella ricettività che deve diventare, sempre più, un punto di forza della città.

Il turismo è il settore che, in questa crisi, ha risentito maggiormente del calo delle presenze, specialmente degli italiani che sono calati del 3,4% rispetto al 2011, in rapporto allo stesso periodo sono, però, aumentate le presenze straniere dell’1,4%: un ottimo auspicio per Genova che punta a promuoversi a livello turistico e culturale in Europa e non solo, come dimostra il recente accordo con la Turchia per l’istituzione di un volo diretto Genova – Istanbul.

«L’analisi di questi dati, ha precisato l’Assessore Oddone, evidenziano la crisi, ma l’Amministrazione cerca di dare risposte concrete, la possibilità che l’Europa ha dato agli Enti locali di pagare i fornitori sbloccando il Patto di Stabilità, è una cosa molto importante. Il Comune di Genova è riuscito, comunque, a pagare tutte le fatture aperte fino al 2012; dal punto di vista politico, è fondamentale difendere a oltranza  la presenza sul territorio di industrie come Ansaldo o preservare la dinamicità del nostro porto. Molto importanti sono anche i progetti di Genova Smart City, “l’efficentamento”  energetico della città, degli edifici pubblici e non solo, possono portare, oltre al miglioramento della qualità dell’aria e della vita, la creazione di nuova occupazione. Genova ha partecipato e vinto 5 concorsi su questi temi banditi dal MIUR: occorre prepararci alle sfide future, tenendo presente che per vincerle occorre fare sistema».


19 marzo 2013
Ultimo aggiornamento: 19/03/2013
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