Il quartiere del Carmine riavrà il suo mercato. Vico dello Zucchero, vico del Cioccolatte: sono alcuni nomi di carruggi del Carmine, a testimonianza delle antiche corporazioni di droghieri, che attorno al 1300 si erano insediate nella zona. La vocazione del quartiere venne mantenuta anche nel secolo scorso. Nell’ambito del progetto di ridisegno della nuova Genova, che contemplava numerose costruzioni in ferro e vetro per l’edilizia non residenziale, al Carmine venne aperta la nuova struttura con all’interno il mercatino che si teneva nella vicina piazza Bandiera.
Da oggi, al Carmine, "Il mercato torna nella piazza e - come spiega Riccardo Rossi, giovane architetto di Studio Informale che ha diretto i lavori - “dentro il mercato entra la piazza, circondata dai banchi, con la fontana, anzi il truogolo, al centro, per sottolineare il significato di spazio pubblico e luogo dove la gente si incontra.”
Il mercato sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 8 alle 19, il bar e il ristorante fino alle 24. Si potrà fare la spesa, mangiare in pausa pranzo, prendere l’aperitivo e cenare. I prezzi saranno contenuti grazie all'attenzione alla stagionalità e alla valorizzazione e promozione dei prodotti "poveri", come ad esempio sgombri e sugarelli. Tutti i giorni, a partire dalle 18 verranno messi all’asta i prodotti maggiormente deperibili, ovvero pesce, frutta e verdura, rimasti invenduti. La prima asta si svolgerà sabato 12 ottobre. Il mercato del Carmine ospiterà anche iniziative culturali o spettacoli.
“Era necessario e giusto celebrare con la dovuta visibilità la restituzione al quartiere del suo centro di aggregazione” - afferma l’assessore allo sviluppo economico Francesco Oddone - “Con soddisfazione siamo arrivati all’inaugurazione del mercato. Da troppo tempo ormai il quartiere e la città tutta ne erano privi e ne reclamavano con forza la riapertura. La prolungata chiusura – prosegue l’assessore - ha rischiato di privare il quartiere di una parte della propria identità. Basti pensare all’associazione immediata che i cittadini fanno tra nome del quartiere e mercato. Sono certo che questa riapertura, caratterizzata da un marcato spirito innovativo e dalla ricerca coerente di sostenibilità su più livelli, rappresenterà un punto di svolta per il rilancio commerciale e anche turistico della zona, ma principalmente e prioritariamente per il miglioramento della vivibilità e socialità dei genovesi tutti."
"E' uno spazio bello e accogliente - commenta l'assessore del Municipio Centro Est Maria Carla Italia - un presidio importante per la qualificazione di questa parte di territorio situata in una posizione strategica, che ne fa il punto di collegamento tra centro storico e circonvallazione e che ha grandi potenzialità dal punto di vista commerciale e turistico."
Il progetto, fortemente voluto dall’Amministrazione, è stato realizzato da un consorzio di imprenditori, che avrà in gestione lo spazio per dieci anni, a capofila del quale c'è la società Bpg solutions. "E' l'acronimo di buono pulito e giusto - spiega Bacci Costa, che è anche presidente del Consorzio Mercato del Carmine - le caratteristiche dei prodotti che qui saranno venduti e serviti, nella filosofia che ha ispirato il progetto ovvero garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica."
Il modello della gestione, affidata ai consorzi degli operatori, ha consentito, in controtendenza rispetto al trend economico negativo, di aprire due nuovi mercati nell’ultimo anno: oltre a questo del Carmine, il mercato di Sarzano, inaugurato nello scorso mese di luglio. In base a tale modello, l’investimento, inizialmente sostenuto dai privati, viene progressivamente recuperato attraverso il meccanismo dello scomputo dei canoni. Si tratta di una sinergia pubblico/privato che produrrà stimoli per l’economia locale e valorizzazione del territorio.
Da oggi, al Carmine, "Il mercato torna nella piazza e - come spiega Riccardo Rossi, giovane architetto di Studio Informale che ha diretto i lavori - “dentro il mercato entra la piazza, circondata dai banchi, con la fontana, anzi il truogolo, al centro, per sottolineare il significato di spazio pubblico e luogo dove la gente si incontra.”
Il mercato sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 8 alle 19, il bar e il ristorante fino alle 24. Si potrà fare la spesa, mangiare in pausa pranzo, prendere l’aperitivo e cenare. I prezzi saranno contenuti grazie all'attenzione alla stagionalità e alla valorizzazione e promozione dei prodotti "poveri", come ad esempio sgombri e sugarelli. Tutti i giorni, a partire dalle 18 verranno messi all’asta i prodotti maggiormente deperibili, ovvero pesce, frutta e verdura, rimasti invenduti. La prima asta si svolgerà sabato 12 ottobre. Il mercato del Carmine ospiterà anche iniziative culturali o spettacoli.
“Era necessario e giusto celebrare con la dovuta visibilità la restituzione al quartiere del suo centro di aggregazione” - afferma l’assessore allo sviluppo economico Francesco Oddone - “Con soddisfazione siamo arrivati all’inaugurazione del mercato. Da troppo tempo ormai il quartiere e la città tutta ne erano privi e ne reclamavano con forza la riapertura. La prolungata chiusura – prosegue l’assessore - ha rischiato di privare il quartiere di una parte della propria identità. Basti pensare all’associazione immediata che i cittadini fanno tra nome del quartiere e mercato. Sono certo che questa riapertura, caratterizzata da un marcato spirito innovativo e dalla ricerca coerente di sostenibilità su più livelli, rappresenterà un punto di svolta per il rilancio commerciale e anche turistico della zona, ma principalmente e prioritariamente per il miglioramento della vivibilità e socialità dei genovesi tutti."
"E' uno spazio bello e accogliente - commenta l'assessore del Municipio Centro Est Maria Carla Italia - un presidio importante per la qualificazione di questa parte di territorio situata in una posizione strategica, che ne fa il punto di collegamento tra centro storico e circonvallazione e che ha grandi potenzialità dal punto di vista commerciale e turistico."
Il progetto, fortemente voluto dall’Amministrazione, è stato realizzato da un consorzio di imprenditori, che avrà in gestione lo spazio per dieci anni, a capofila del quale c'è la società Bpg solutions. "E' l'acronimo di buono pulito e giusto - spiega Bacci Costa, che è anche presidente del Consorzio Mercato del Carmine - le caratteristiche dei prodotti che qui saranno venduti e serviti, nella filosofia che ha ispirato il progetto ovvero garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica."
Il modello della gestione, affidata ai consorzi degli operatori, ha consentito, in controtendenza rispetto al trend economico negativo, di aprire due nuovi mercati nell’ultimo anno: oltre a questo del Carmine, il mercato di Sarzano, inaugurato nello scorso mese di luglio. In base a tale modello, l’investimento, inizialmente sostenuto dai privati, viene progressivamente recuperato attraverso il meccanismo dello scomputo dei canoni. Si tratta di una sinergia pubblico/privato che produrrà stimoli per l’economia locale e valorizzazione del territorio.