Quattro i punti essenziali toccati nella sua prima uscita ufficiale da primo cittadino, con fascia tricolore, da Marco Doria, per l'inaugurazione della nuova sede della Ericcson agli Erzelli: la prima prestigiosa società a trasferirsi in quello che sarà il polo tecnologico sulla ex collina dei conteiner destinata a diventare uno dei maggiori "poli" della ricerca e dell'innovazione: innanzitutto la presenza della società appunto agli Erzelli; l'economia del lavoro; Genova e il suo territorio e in particolare il ponente; le responsabilità del presente e del futuro dei soggetti che hanno "in carico" lo sviluppo della città.
Stamane, per il taglio del nastro della sede della multinazionale svedese nel Parco tecnologico (un migliaio di dipendenti di cui la metà impegnata nella ricerca e nell'innovazione), c'erano non solo i dirigenti italiani e il top managment societario, ma autorità cittadine e molti rappresentanti dell'imprenditoria. Anche il presidente della Repubblica ha voluto mandare un messaggio a Cesare Avenia, presidente dell'azienda Ericcson: «L’impegno di aziende come la Ericsson - ha scritto in una lettera Giorgio Napolitano - nel quadro di un fecondo rapporto con gli Enti locali e l’Università nella promozione della formazione, della ricerca e dell’innovazione scientifica e tecnologica, è il fattore essenziale per la crescita del nostro Paese. Memore della visita compiuta al cantiere Erzelli a maggio 2010, esprimo il mio vivo apprezzamento per l’apertura del nuovo Polo di ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni e invio a chi è impegnato nella realizzazione del nuovo Parco scientifico degli Erzelli i più cordiali saluti e auguri».
Dal canto suo, il sindaco Doria - che nell'occasione, come informa una nota dell'ufficio stampa del Comune, ha incontrato informalmente il presidente della Regione Claudio Burlando, col quale ha affrontato alcuni temi di interesse delle due istituzioni, come la Fiera di Genova, il trasporto pubblico locale, la demolizione del palazzo di via Giotto a Sestri Ponente, e la Società per Cornigliano - ha messo in evidenza come una grande impresa europea come Ericcson sia all'altezza di affrontare la complessità del futuro, che vuol dire appunto ricerca e sviluppo, ma anche responsabilità sociale. «Erzelli - ha detto Doria - è uno spazio urbano che è in via di recupero attraverso attività di ricerca e sviluppo e soprattutto con attività di qualità». Anche l'incubatore di imprese, che deve vedere al centro il lavoro e le persone con i loro problemi e i loro diritti - l'attenzione al lavoro è anzi uno degli approcci fondamentali - ha la sua rilevanza. Un altro aspetto che caratterizza gli Erzelli è il lavoro comune e la condizione delle persone in una visione strategica particolare, molto importante per una città in cui ci sono difficoltà ma anche opportunità». Il sindaco, fra queste ha citato - come hanno fatto tutti gli intervenuti - Smart City, precisando che non essere inteso solo come l'approccio a progetti specifici ma come «un nuovo modo di essere città civile, persone, cultura...»
Per quanto riguarda l'economia e il lavoro, Doria ha ricordato la grande tradizione cittadina, ha citato il porto dicendo che bisogna "aggiornarla" e la presenza delle aziende Finmeccanica, che bisogna invece valorizzare nel quadro di una politica industriale nazionale.
Il territorio: Genova e soprattutto il ponente, ha detto il primo cittadino, hanno conosciuto il primato dell'industrializzazione italiana fin dai tempi dell'Ansaldo; un processo che ha trasformato così fortemente un pezzo di città inizialmente affacciato sull'acqua al punto che la presenza delle industrie è arrivata a nascondere la vista del mare alla popolazione. Questo detto come semplificazione dell'impatto fortissimo dell'industralizzazione sul territorio, che ha portato anche funzioni di eccellenza. «Oggi, in un'altra situazione - ha aggiunto - il Parco tecnologico e da subito Erccson portano nuovamente eccellenza a Genova» e questo è un patrimonio su cui bisogna puntare.
Infine le responsabilità la responsabilità del presente e del tururo: «La crisi c'è ma è diseguale. Una crisi importante, alla quale non si può sottrarre, che colpisce alcune parti del mondo, in particolare noi mentre altre continuano a crescere. Questo ci impone di cambiare i modi di ragionare, che dobbiamo sforzarci di capire come possiamo essere vincenti per quanto riguarda lo sviluppo e la sfida di gestire l'economia e l'ambiente». I soggetti su cui ricade questa responsabilità? Le imprese, che devono essere attente e consapevoli di dover contribuire a questo nuovo modello; la Pubblica Amministrazione, l'Università... tutti quelli che hanno una funzione o ricadute pubbliche e che devono imparare dialogare fra loro «portando idee e passione, assumendosi nuove responsabilità, partendo da uninnovazione che dev'essere innanzitutto di "ragionamento"».
L'inaugurazione si è svolta - intorno alle 10,30 - nella grande sala dell'ingresso della sede della società svedese, alta dieci piani e che si sviluppa su 18 mila metri quadrati (in Italia, solo nel settore rierca e sviluppo, conta 5.300 dipendenti e a livello mondiale è tra le maggiori realtà dell'innovazione nelle reti a banda larga ultraveloci - un centinaio di brevetti registrati nell'ultimo biennio - e nella gestione di reti (quasi il 40% del traffico mobile globale passa dalle sue linee). A genova i suoi ricercatori svilupperanno le fibre ottiche e le reti a banda larga di nuova generazione. Ma Ericcson non è che la prima delle grandi aziende che daranno vita al Parco. «E' il primo insediamento - ha detto il presidente della regione Claudio Burlando - del nuovo Parco Scientifico e Tecnologico. Mi auguro che presto segua la Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Genova». Secondo il progetto, dovrebbe arrivare, fra gli altri, anche Siemens.
Alla giornata inaugurale erano attesi anche il ministro allo Sviluppo economico Francesco Passera e dell'Istruzione Profumo, che non si sono presentati per altri impegni.
Da registrare anche la protesta dei lavoratori della mensa aziendale, dipendenti della Compass Group, che in sede ministeriale ha dichiarato la sua intenzione di non voler assumere le 30 persone che assicurano il servizio.
Stamane, per il taglio del nastro della sede della multinazionale svedese nel Parco tecnologico (un migliaio di dipendenti di cui la metà impegnata nella ricerca e nell'innovazione), c'erano non solo i dirigenti italiani e il top managment societario, ma autorità cittadine e molti rappresentanti dell'imprenditoria. Anche il presidente della Repubblica ha voluto mandare un messaggio a Cesare Avenia, presidente dell'azienda Ericcson: «L’impegno di aziende come la Ericsson - ha scritto in una lettera Giorgio Napolitano - nel quadro di un fecondo rapporto con gli Enti locali e l’Università nella promozione della formazione, della ricerca e dell’innovazione scientifica e tecnologica, è il fattore essenziale per la crescita del nostro Paese. Memore della visita compiuta al cantiere Erzelli a maggio 2010, esprimo il mio vivo apprezzamento per l’apertura del nuovo Polo di ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni e invio a chi è impegnato nella realizzazione del nuovo Parco scientifico degli Erzelli i più cordiali saluti e auguri».
Dal canto suo, il sindaco Doria - che nell'occasione, come informa una nota dell'ufficio stampa del Comune, ha incontrato informalmente il presidente della Regione Claudio Burlando, col quale ha affrontato alcuni temi di interesse delle due istituzioni, come la Fiera di Genova, il trasporto pubblico locale, la demolizione del palazzo di via Giotto a Sestri Ponente, e la Società per Cornigliano - ha messo in evidenza come una grande impresa europea come Ericcson sia all'altezza di affrontare la complessità del futuro, che vuol dire appunto ricerca e sviluppo, ma anche responsabilità sociale. «Erzelli - ha detto Doria - è uno spazio urbano che è in via di recupero attraverso attività di ricerca e sviluppo e soprattutto con attività di qualità». Anche l'incubatore di imprese, che deve vedere al centro il lavoro e le persone con i loro problemi e i loro diritti - l'attenzione al lavoro è anzi uno degli approcci fondamentali - ha la sua rilevanza. Un altro aspetto che caratterizza gli Erzelli è il lavoro comune e la condizione delle persone in una visione strategica particolare, molto importante per una città in cui ci sono difficoltà ma anche opportunità». Il sindaco, fra queste ha citato - come hanno fatto tutti gli intervenuti - Smart City, precisando che non essere inteso solo come l'approccio a progetti specifici ma come «un nuovo modo di essere città civile, persone, cultura...»
Per quanto riguarda l'economia e il lavoro, Doria ha ricordato la grande tradizione cittadina, ha citato il porto dicendo che bisogna "aggiornarla" e la presenza delle aziende Finmeccanica, che bisogna invece valorizzare nel quadro di una politica industriale nazionale.
Il territorio: Genova e soprattutto il ponente, ha detto il primo cittadino, hanno conosciuto il primato dell'industrializzazione italiana fin dai tempi dell'Ansaldo; un processo che ha trasformato così fortemente un pezzo di città inizialmente affacciato sull'acqua al punto che la presenza delle industrie è arrivata a nascondere la vista del mare alla popolazione. Questo detto come semplificazione dell'impatto fortissimo dell'industralizzazione sul territorio, che ha portato anche funzioni di eccellenza. «Oggi, in un'altra situazione - ha aggiunto - il Parco tecnologico e da subito Erccson portano nuovamente eccellenza a Genova» e questo è un patrimonio su cui bisogna puntare.
Infine le responsabilità la responsabilità del presente e del tururo: «La crisi c'è ma è diseguale. Una crisi importante, alla quale non si può sottrarre, che colpisce alcune parti del mondo, in particolare noi mentre altre continuano a crescere. Questo ci impone di cambiare i modi di ragionare, che dobbiamo sforzarci di capire come possiamo essere vincenti per quanto riguarda lo sviluppo e la sfida di gestire l'economia e l'ambiente». I soggetti su cui ricade questa responsabilità? Le imprese, che devono essere attente e consapevoli di dover contribuire a questo nuovo modello; la Pubblica Amministrazione, l'Università... tutti quelli che hanno una funzione o ricadute pubbliche e che devono imparare dialogare fra loro «portando idee e passione, assumendosi nuove responsabilità, partendo da uninnovazione che dev'essere innanzitutto di "ragionamento"».
L'inaugurazione si è svolta - intorno alle 10,30 - nella grande sala dell'ingresso della sede della società svedese, alta dieci piani e che si sviluppa su 18 mila metri quadrati (in Italia, solo nel settore rierca e sviluppo, conta 5.300 dipendenti e a livello mondiale è tra le maggiori realtà dell'innovazione nelle reti a banda larga ultraveloci - un centinaio di brevetti registrati nell'ultimo biennio - e nella gestione di reti (quasi il 40% del traffico mobile globale passa dalle sue linee). A genova i suoi ricercatori svilupperanno le fibre ottiche e le reti a banda larga di nuova generazione. Ma Ericcson non è che la prima delle grandi aziende che daranno vita al Parco. «E' il primo insediamento - ha detto il presidente della regione Claudio Burlando - del nuovo Parco Scientifico e Tecnologico. Mi auguro che presto segua la Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Genova». Secondo il progetto, dovrebbe arrivare, fra gli altri, anche Siemens.
Alla giornata inaugurale erano attesi anche il ministro allo Sviluppo economico Francesco Passera e dell'Istruzione Profumo, che non si sono presentati per altri impegni.
Da registrare anche la protesta dei lavoratori della mensa aziendale, dipendenti della Compass Group, che in sede ministeriale ha dichiarato la sua intenzione di non voler assumere le 30 persone che assicurano il servizio.