L'assessore Isabella Lanzone:
"Falsato il mio pensiero"

Con riferimento a notizie comparse sulla stampa, la responsabile del personale precisa in una dichiarazione fra l'altro di non aver mai pronunciato alcune frasi che le sono state attribuite tra virgolette a proposito del suo rapporto con il primo cittadino e del proprio impegno politico

Isabella Lanzone
Con riferimento a notizie comparse su organi di stampa, l’assessore al personale del Comune di Genova Isabella Lanzone, ha precisato in una nota quanto segue:
Varie affermazioni attribuitemi tra virgolette non corrispondono a quanto da me detto e sono tali da falsare il mio pensiero. In particolare, voglio precisare che vado regolarmente a votare. Alle ultime amministrative genovesi non ho votato semplicemente perché ancora residente a Udine.
Pur essendo delusa e critica (non ho mai pronunciato però la parola disgustata) come tanti dell’attuale sistema politico, non ho affatto rinunciato ad impegnarmi, come dimostra la scelta di assumere un incarico nella giunta guidata da Marco Doria, del quale condivido il progetto politico. Avevo salutato il successo elettorale di Marco Doria – ben lontana dall’immaginare di poter far parte della sua giunta – con soddisfazione e con la speranza che potesse rappresentare un’occasione di rinnovamento della politica, al quale attribuisco grande importanza.
Quando il sindaco mi ha proposto di entrare in giunta, abbiamo valutato assieme il peso del ruolo propostomi, che richiede un grandissimo impegno, cosa di cui sono pienamente consapevole.
Due parole infine sul mio lavoro. Sono una dipendente pubblica e per fortuna (e anche perché me lo sono conquistato con il mio impegno) ho un posto di lavoro al quale ho il diritto di non rinunciare, come del resto prevede la legge. Non esistono incompatibilità formali di sorta tra il mio lavoro e l’incarico assessorile.
Ho invece ben presente la necessità di trovare il modo – all’interno delle possibilità che la legge offre – di rendere compatibili nella sostanza i diversi impegni. Ciò, senza pregiudicare in alcun modo il mio pieno contributo all’amministrazione comunale e senza ricercare privilegi o favori come  pubblico dipendente. La scelta compiuta ha rappresentato per me un passo importante, anche perché ho lasciato un incarico prestigioso e gratificante, anche dal punto di vista economico, che svolgevo ad Udine per tornare ad impegnarmi nella mia città.
Infine, al di là del doveroso e ovvio rispetto delle norme, esiste per me una forte dimensione etica dell’impegno pubblico e del servizio a favore della collettività.
Una dimensione etica che mi ha sempre accompagnato nella mia vita lavorativa di funzionario pubblico e che mi accompagna adesso in questa nuova esperienza
”.
Genova, 4 giugno 2012
Ultimo aggiornamento: 05/06/2012
Comune di Genova  - Palazzo Tursi  -  Via Garibaldi 9  -  16124 Genova  | Numero Unico: 010.1010
Pec: comunegenova@postemailcertificata.it - C.F. / P. Iva 00856930102 
Questo sito è ottimizzato per Firefox, Chrome, Safari e versioni di Internet Explorer successive alla 8