I Dipendendi della filiale di Genova della ditta Bee Sourcing (ex Data Service), hanno incontrato il sindaco Marta Vincenzi, per sottoporre all’amministrazione la loro precaria situazione lavorativa: gli 8 lavoratori sono a rischio di un licenziamento improvviso in base alla revoca di un contratto per l’erogazione di alcuni servizi bancari su Genova e regione, a cui l’azienda, con sede a Milano, vuole rispondere con la chiusura della filiale ligure.
«Sono 23 anni che lavoriamo in questo settore, con un ottimo livello di specializzazione nel settore, e per questo non possiamo essere accantonati dal giorno alla notte». Queste le parole del piccolo ma determinato gruppo di lavoratori che hanno bussato a Tursi, giovedì 1 settembre, nel tardo pomeriggio «Quello che chiediamo al sindaco è di sensibilizzare le aziende sulla nostra situazione, che sta assumendo contorni drammatici per chi si nel giro di pochi giorni si troverà senza lavoro».
Queste le dichiarazioni dei lavoratori: «La richiesta concreta è quella di ottenere o una nuova commessa da Banca Carige per poter continuare a tenere aperta la filiale di Genova, oppure, eventualmente, una ricollocazione presso di loro o presso qualche altra società poichè Bee Sourcing senza l'entrata di altri contratti che compensino quello che sta per concludersi, non intende intervenire in alcun modo per mantenere attiva la sede genovese».
Il sindaco Marta Vincenzi risponde con queste parole: «Siamo venuti a conoscenza oggi di questo problema, che, anche se riguarda poche famiglie, risulta essere importante e significativo: nella nostra città – ha sottolineato il primo cittadino – 8 famiglie in mobilità, con lo spettro del licenziamento, sono sofferenza che si aggiunge alla sofferenza che già ci colpisce, non possiamo permettercelo. Ci occuperemo della questione».
I lavoratori rischiano di rimanere a casa dal 1 ottobre, quando terminerà ufficialmente anche l’ultimo incarico: dopo rimane solo un punto interrogativo.
«Sono 23 anni che lavoriamo in questo settore, con un ottimo livello di specializzazione nel settore, e per questo non possiamo essere accantonati dal giorno alla notte». Queste le parole del piccolo ma determinato gruppo di lavoratori che hanno bussato a Tursi, giovedì 1 settembre, nel tardo pomeriggio «Quello che chiediamo al sindaco è di sensibilizzare le aziende sulla nostra situazione, che sta assumendo contorni drammatici per chi si nel giro di pochi giorni si troverà senza lavoro».
Queste le dichiarazioni dei lavoratori: «La richiesta concreta è quella di ottenere o una nuova commessa da Banca Carige per poter continuare a tenere aperta la filiale di Genova, oppure, eventualmente, una ricollocazione presso di loro o presso qualche altra società poichè Bee Sourcing senza l'entrata di altri contratti che compensino quello che sta per concludersi, non intende intervenire in alcun modo per mantenere attiva la sede genovese».
Il sindaco Marta Vincenzi risponde con queste parole: «Siamo venuti a conoscenza oggi di questo problema, che, anche se riguarda poche famiglie, risulta essere importante e significativo: nella nostra città – ha sottolineato il primo cittadino – 8 famiglie in mobilità, con lo spettro del licenziamento, sono sofferenza che si aggiunge alla sofferenza che già ci colpisce, non possiamo permettercelo. Ci occuperemo della questione».
I lavoratori rischiano di rimanere a casa dal 1 ottobre, quando terminerà ufficialmente anche l’ultimo incarico: dopo rimane solo un punto interrogativo.