Lettera Aperta
28 Novembre 2012
Signor Presidente,
la decisione di sospendere l’attività dello Stabilimento ILVA di Taranto che, a catena, provocherà l’interruzione dell’attività degli impianti di tutto il gruppo Riva, tra cui quello di Genova, è un fatto drammatico che richiede risposte e interventi chiari da parte del Governo.
Si tratta del destino di migliaia di lavoratori a livello nazionale, di cui 1.760 operano nello stabilimento ILVA di Genova. Anche questa vicenda ha portato allo scoperto un indebolimento progressivo del sistema industriale del Paese nel corso degli ultimi anni e ha evidenziato inerzie sul tema ambientale da parte dei soggetti istituzionali e delle aziende.
Sono in gioco diritti fondamentali quali il diritto al lavoro e il diritto alla salute che non possono essere contrapposti e che sono giustamente sottolineati in eguale misura nella nostra Costituzione.
La chiusura dello stabilimento di Taranto non consentirebbe la indispensabile bonifica ambientale e lascerebbe un deserto inquinato.
Ilva è un pezzo fondamentale della nostra industria: fermare la produzione dell’acciaio significa arrecare un duro colpo all’intero sistema industriale del Paese. Ritengo assolutamente indispensabile che il Governo intervenga urgentemente con un decreto in cui vengano identificati tempi certi e investimenti per il risanamento garantendo, nel contempo, la continuità produttiva.
Mi auguro che l’incontro convocato per domani a Palazzo Chigi con enti locali e parti sociali. risulti decisivo per un’ assunzione di responsabilità da parte del governo e dell’azienda.
La tutela della salute, la riqualificazione industriale e la salvaguardia dei livelli occupazionali del gruppo Riva sono un obiettivo di tutto il Paese che non può essere vanificato.
Distinti saluti.
Marco Doria
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Mario Monti
Il Sindaco di Genova, Marco Doria, che in giornata aveva inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio, Mario Monti, in serata ha dichiarato all’Ansa:
“Le notizie diffuse dalle agenzie circa i contenuti del decreto predisposto dal governo per assicurare la continuità produttiva dell’Ilva di Taranto e di conseguenza di tutti gli stabilimenti del gruppo nelle diverse città, tra cui Genova, ci confortano. Ritengo importante che si eviti una soluzione drammatica per i lavoratori e l’economia del Paese, inevitabile con il blocco dello stabilimento tarantino.
Esistono adesso le condizioni per procedere a quell’indispensabile risanamento ambientale, a quella tutela del diritto alla salute che ha eguale importanza del diritto al lavoro. Ciò richiama tutti i soggetti interessati, le autorità politiche ai diversi livelli e l’Azienda, a svolgere il proprio compito perché l’azione di risanamento proceda rapidamente”.