A seguito dell’irruzione di ieri durante il consiglio comunale da parte di una ventina di operai di Amiu Bonifiche per chiedere il rinnovo del contratto, la mobilitazione dei precari della funzione pubblica è proseguita anche oggi con un presidio di fronte alla Prefettura, trasformatosi immediatamente, al grido «Il lavoro non si tocca», in un corteo che ha paralizzato Piazza Manin e vie circostanti per una buona mezz’ora.
Capofila della protesta di oggi gli operatori Amiu che, dopo il sì dell’assessore alla Regolazione Gestione Ciclo dei rifiuti urbani Carlo Senesi, alla proroga di due mesi del contratto, per aggirare temporaneamente la manovra finanziaria che impedisce le assunzioni per gli enti pubblici, si sono diretti al Palazzo del Governo per incontrare il prefetto e protestare contro il patto di stabilità che trasforma i numerosi anni di precariato in effettiva disoccupazione. Insieme ai precari che rischiano il posto di lavoro, anche una consistente partecipazione di lavoratori “fissi” che sono scesi oggi in piazza per solidarizzare coi colleghi e perché preoccupati di una plausibile precarizzazione di tutte le categorie. «Io sono a tempo indeterminato ma oggi sono qua perché è giusto, se andiamo avanti così tolgono il lavoro anche a noi» ha detto uno di loro.
Alla richiesta negata di entrare dentro alla Prefettura e alla concessione di far entrare solo una delegazione, i precari rimasti fuori dal palazzo hanno improvvisato un blocco stradale in Piazza Manin, congestionando il traffico delle strade circostanti, con disagi e nervosismi da parte di automobilisti poco sensibili alle evidenti ragioni della protesta.
All’arrivo della notizia che la delegazione dopo aver incontrato il prefetto, stava uscendo dal palazzo del governo, i manifestanti si sono recati nuovamente in Largo Eros Lanfranco per ascoltare il responso: verrà chiesto un incontro urgente a Roma con le autorità competenti del governo per cercare di risolvere questa situazione; gli umori, nonostante la notizia, non sono sembrati soddisfatti e la forte preoccupazione per il futuro sembra non essersi placata.
Emanuele di Amiu Bonifiche, che da sette anni si barcamena tra contratti semestrali e sussidi di disoccupazione afferma: «Fino a settembre si lavora ma questa manovra obbliga gli enti locali a vendere le aziende municipalizzate, sottoponendo i servizi fondamentali alle logiche di mercato e non salvaguardando i contratti di lavoro: noi non ci stiamo. La mobilitazione continua». Nonostante, quindi, sia stata accolta di buon grado la soluzione proposta dall’assessore Carlo Senesi, i precari dipendenti degli enti pubblici sembrano intenzionati a proseguire la protesta per vedere, una volta per tutte, riconosciuto il proprio diritto alla stabilità contrattuale contro il patto di stabilità del governo.
Capofila della protesta di oggi gli operatori Amiu che, dopo il sì dell’assessore alla Regolazione Gestione Ciclo dei rifiuti urbani Carlo Senesi, alla proroga di due mesi del contratto, per aggirare temporaneamente la manovra finanziaria che impedisce le assunzioni per gli enti pubblici, si sono diretti al Palazzo del Governo per incontrare il prefetto e protestare contro il patto di stabilità che trasforma i numerosi anni di precariato in effettiva disoccupazione. Insieme ai precari che rischiano il posto di lavoro, anche una consistente partecipazione di lavoratori “fissi” che sono scesi oggi in piazza per solidarizzare coi colleghi e perché preoccupati di una plausibile precarizzazione di tutte le categorie. «Io sono a tempo indeterminato ma oggi sono qua perché è giusto, se andiamo avanti così tolgono il lavoro anche a noi» ha detto uno di loro.
Alla richiesta negata di entrare dentro alla Prefettura e alla concessione di far entrare solo una delegazione, i precari rimasti fuori dal palazzo hanno improvvisato un blocco stradale in Piazza Manin, congestionando il traffico delle strade circostanti, con disagi e nervosismi da parte di automobilisti poco sensibili alle evidenti ragioni della protesta.
All’arrivo della notizia che la delegazione dopo aver incontrato il prefetto, stava uscendo dal palazzo del governo, i manifestanti si sono recati nuovamente in Largo Eros Lanfranco per ascoltare il responso: verrà chiesto un incontro urgente a Roma con le autorità competenti del governo per cercare di risolvere questa situazione; gli umori, nonostante la notizia, non sono sembrati soddisfatti e la forte preoccupazione per il futuro sembra non essersi placata.
Emanuele di Amiu Bonifiche, che da sette anni si barcamena tra contratti semestrali e sussidi di disoccupazione afferma: «Fino a settembre si lavora ma questa manovra obbliga gli enti locali a vendere le aziende municipalizzate, sottoponendo i servizi fondamentali alle logiche di mercato e non salvaguardando i contratti di lavoro: noi non ci stiamo. La mobilitazione continua». Nonostante, quindi, sia stata accolta di buon grado la soluzione proposta dall’assessore Carlo Senesi, i precari dipendenti degli enti pubblici sembrano intenzionati a proseguire la protesta per vedere, una volta per tutte, riconosciuto il proprio diritto alla stabilità contrattuale contro il patto di stabilità del governo.