Quattro nuovi presidi socio-sanitari e via libera definitivo della Giunta alla realizzazione del nuovo ospedale del ponente genovese nell’area di Villa Bombrini a Cornigliano. Le piastre socio-sanitarie sorgeranno rispettivamente a Teglia ( area ex Mira Lanza), S. Fruttuoso-C.so Sardegna ( area ex Mercato Ortofrutticolo), Voltri ( area ex Coproma - Tecsaldo) e Quarto (ex Ospedale Psichiatrico).
Andranno ad aggiungersi alle cinque già esistenti portando il numero complessivo dei presidi socio-sanitari sul territorio a nove: una per municipio. A questo disegno, la riduzione dei presidi ospedalieri sostituiti in alcune funzioni sul territorio da piastre socio-sanitarie, deciso dal Consiglio Comunale, mancava la cornice urbanistica che, sempre il Consiglio comunale ha approvato nel dicembre scorso, consentendo la possibilità di realizzare funzioni di carattere sanitario pubblico nelle aree di Villa Bombrini , ex Mira Lanza, ex Mercato Ortofrutticolo di Corso Sardegna, ex Coproma-Tecsaldo. « Il Consiglio comunale – ha commentato il sindaco - si era espresso per la riduzione degli ospedali, perché Genova non può più reggere una dotazione di nosocomi come quella che conosciamo. Ma il nostro punto di vista è quello di vedere la riorganizzazione della rete ospedaliera nel quadro dell’insieme dei servizi che vengono restituiti sul territorio ».
Tra ospedali piccoli e medio piccoli da dismettere, e quelli ancora da costruire, il Comune ha scelto di spostare le funzioni socio-sanitarie sul territorio, con un’attenzione particolare alla parte sociale perché: « Ci troviamo in una fase di welfare nel nostro Paese - ha continuato il sindaco – in cui tutto si concentra con difficoltà, in una sanità sempre più ristretta, mentre il resto, cioè la prevenzione e la cura quotidiana del cittadino, a causa dei mancati trasferimenti ai Comuni non ci sono più ». Come modello saranno prese le piastre sanitarie già realizzate nella Manifattura Tabacchi, alla Fiumara, alla Doria e a villa De Mari.
Andranno ad aggiungersi alle cinque già esistenti portando il numero complessivo dei presidi socio-sanitari sul territorio a nove: una per municipio. A questo disegno, la riduzione dei presidi ospedalieri sostituiti in alcune funzioni sul territorio da piastre socio-sanitarie, deciso dal Consiglio Comunale, mancava la cornice urbanistica che, sempre il Consiglio comunale ha approvato nel dicembre scorso, consentendo la possibilità di realizzare funzioni di carattere sanitario pubblico nelle aree di Villa Bombrini , ex Mira Lanza, ex Mercato Ortofrutticolo di Corso Sardegna, ex Coproma-Tecsaldo. « Il Consiglio comunale – ha commentato il sindaco - si era espresso per la riduzione degli ospedali, perché Genova non può più reggere una dotazione di nosocomi come quella che conosciamo. Ma il nostro punto di vista è quello di vedere la riorganizzazione della rete ospedaliera nel quadro dell’insieme dei servizi che vengono restituiti sul territorio ».
Tra ospedali piccoli e medio piccoli da dismettere, e quelli ancora da costruire, il Comune ha scelto di spostare le funzioni socio-sanitarie sul territorio, con un’attenzione particolare alla parte sociale perché: « Ci troviamo in una fase di welfare nel nostro Paese - ha continuato il sindaco – in cui tutto si concentra con difficoltà, in una sanità sempre più ristretta, mentre il resto, cioè la prevenzione e la cura quotidiana del cittadino, a causa dei mancati trasferimenti ai Comuni non ci sono più ». Come modello saranno prese le piastre sanitarie già realizzate nella Manifattura Tabacchi, alla Fiumara, alla Doria e a villa De Mari.