Tutti i segreti e i vantaggi di Blu Area
Farello: «Ci guadagnano città e utenti»

L'assessore al traffico fa il punto su «uno strumento di riequilibrio del territorio e di mobilità sostenibile». Le molte sorprese per chi utilizza o utilizzerà le aree di sosta a pagamento del Comune di Genova: sconti, abbonamenti, gratuità, agevolazioni. Un tariffario flessibile e, in arrivo, le aree di interscambio.

Simone Farello
Assessore Farello, perché il Comune va avanti con le Blu Area nonostante le polemiche e il malcontento che spesso scatenano?
Perché si basano su due principi di fondo: sono uno strumento sia di riequilibrio del territorio sia della mobilità sostenibile.

Che cosa vuol dire?
I veicoli che circolano a Genova – auto e moto – sono molto più numerosi di quanti il suolo pubblico disponibile possa contenerne per la sosta, e i fenomeni di congestione hanno superato i livelli di sostenibilità con uno squilibrio tra domanda e offerta che è sotto gli occhi di tutti e che colpisce in particolar modo i residenti, creando notevoli difficoltà di accesso nelle aree di forte attrattività. Bisognava dunque “riequilibrare”.
Inoltre i dati dimostrano che dove viene applicata Blu Area aumenta, in modo non irrilevante, l'utilizzo del trasporto pubblico. Questo sia nelle aree cittadine centrali, ben servite dall'Amt, sia in quelle semicentrali, sia nei territori ad alta densità di mobilità e nei centri delle delegazioni. Ecco dunque che tariffare la sosta su strada spinge i cittadini a usare i mezzi pubblici. Ciò consente non solo di attribuire un valore al “bene pubblico strada”, ma - sul livello della pianificazione - rendere la sua occupazione meno vantaggiosa rispetto all'utilizzo della rete integrata del trasporto bus-treno. E siamo alla “mobilità sostenibile”.

Nonostante questo abbia una logica, le proteste si sprecano...
Perché è un sistema che modifica abitudini consolidate. Ma nessuno nota che le reazioni scemano fino a scomparire quando i cittadini scoprono e misurano concretamente benefici e opportunità legate al territorio in cui Blu Area viene applicato.

Per esempio?
Per esempio le moto non pagano i parcheggi; con i tagliandi/residenti ogni nucleo familiare paga 25 euro all’anno per le prime due vetture, ed è la tariffa residenti più bassa d'Italia; molte categorie professionali, così come singoli utenti, possono accedere a forme di abbonamento agevolato; sia per la sosta breve sia per quella in prossimità di determinati servizi (vedi le Isole Azzurre intorno all'Ospedale Galliera) si può usufruire di tariffe speciali; c'è un continuo miglioramento del servizio che nasce dalle proposte che arrivano dai Comitati di Monitoraggio istituiti presso i Municipi interessati dalle Blu Area; prima che ogni decisione diventi definitiva c'è un regime di sperimentazione di un anno...

Assessore, ciò non toglie che per chi deve parcheggiare a Genova “una tantum” e senza facilitazioni, in alcune zone 2,50 euro l'ora è una mazzata da lasciare storditi. E' la tariffa oraria più alta d'Italia!
Detta così è vero. Ma il Comune non è un rapinatore. Regolamentare la sosta in una città come Genova ha richiesto, e richiede, un lavoro lungo e complesso, un gioco di equilibri molto difficile che ha come obiettivo governare lo squilibrio di cui dicevo prima e fare l'interesse dei cittadini. Oggi il sistema tariffario di Blu Area è riassunto in 43 pagine, con decine di casistiche e tariffe, e viene aggiornato e integrato con cadenza almeno trimestrale, in particolare sulla base delle indicazioni dei Comitati di Monitoraggio. Il problema è riuscire a rendere immediatamente fruibili queste informazioni: stiamo lavorando a un nuovo sistema di informazione...

Torniamo alla mazzata...
Le faccio qualche esempio. Fino al 2009 c'era una rigidità tariffaria che valeva 2 euro all'ora indipendentemente dalle zone. Poi, con diversi provvedimenti abbiamo introdotto i principi della flessibilità e della zonizzazione, chiarendo il quadro di pianificazione all’interno del quale si inserisce la tariffazione della sosta su strada. Sono state introdotte quattro tre fasce di tariffazione che vanno da 1,5 a 2,5 euro l'ora secondo valutazioni tecniche e di congestione delle diverse zone: ma nessun provvedimento è stato applicato senza un confronto con i Municipi. E' vero che 2,50 l'ora è la tariffa più alta d'Italia, ma viene applicata a rotazione solo nell'area centrale e alla Foce che è zona fieristica e di “interscambio naturale”; è stata introdotta contestualmente all’aumento delle tariffe dell’autobus: se non lo avessimo fatto avremmo vanificato il lavoro per far abbandonare l'auto a favore del bus, perché ci sarebbe stato un ritorno all'automobile. E poi, mi lasci dire che Genova è anche la città dove ci sono meno spazi d'Italia! E nonostante questo abbiamo introdotto molti incentivi, che forse i cittadini non conoscono...

Ne approfitti assessore.
Subito, ma sono informazioni pubbliche e non difficilmente reperibili. Ad esempio nelle Blu Area i disabili non pagano; le donne in gravidanza possono acquistare il tagliando valido in tutta la Blu Area alla somma di 100 Euro per un anno (0,27 euro al giorno); nelle zone vicine ai mercati la prima ora di sosta è dimezzata per favorire le attività commerciali; nell’Isola Azzurra stagionale di Albaro si pagano abbonamenti mensili agevolati e la tariffa giornaliera non può superare i 5 euro. Infine va ricordata l’importante novità che applicheremo nella Blu Area di San Fruttuoso: i residenti nelle ZSL ad orario confinanti (che sono gratuite) potranno se lo vorranno acquisire l’abbonamento in Blu Area come se fossero residenti.  

Blu Area come scelta politica ma anche come necessità, dunque...
Il Sistema Blu Area non è un provvedimento isolato dal contesto più generale delle scelte di mobilità. Perché dia i risultati attesi si deve anche investire in efficienza del trasporto pubblico e in un sistema capillare di parcheggi di interscambio.
Sul primo punto la questione è prettamente politica: il Comune di Genova ha deciso di non arrendersi ai drammatici tagli del Governo al trasporto pubblico locale e al trasporto ferroviario. Gli aumenti tariffari dell’Amt hanno solo preceduto gli aumenti introdotti da tutte le grandi città – Milano e Torino, ad esempio – e il ridimensionamento del servizio si è mantenuto comunque in un perimetro sufficiente a garantire che Genova offra la rete di trasporto pubblico più capillare d’Italia e con un orario di servizio tra i più estesi. Nello stesso tempo si è deciso di investire nel prolungamento della metropolitana a San Fruttuoso e nella progettazione della tramvia della Valbisagno. Queste scelte, che vogliono allineare la rete di trasporto pubblico di Genova alla partenza del nuovo nodo ferroviario nel 2016, associate ad un’estensione delle zone pedonali e dei percorsi riservati al trasporto pubblico, sono coerenti con l’adesione al Patto dei Sindaci e agli obiettivi europei di riduzione delle emissioni in atmosfera fissati per il 2020. Rinunciare a una politica sulla sosta avrebbe significato smentire questa strategia e arrendersi a una politica che vuole rendere residuale il trasporto pubblico.
Sul secondo punto il Comune di Genova sta cominciando finalmente a investire con risultati concreti, progetti innovative e scelte progettuali. A partire dal questo dicembre si avranno i primi passi di un’imponente politica a favore dell’interscambio.

Quali saranno?
Le due aree di interscambio di Piazzale Marassi e Molo Archetti, dove gli abbonati annuali di Amt non pagheranno la sosta. Misura che presto sarà estesa agli abbonati mensili. Gli utenti occasionali avranno a disposizione una tariffa giornaliera di 6 euro comprensiva di un titolo di viaggio Amt valido fino alle 24,00 del giorno di acquisizione (il giornaliero ordinario vale 4,50 euro: questo significa che interscambiando si paga la sosta di una giorno 1,50 euro).

E in futuro?
Nel 2012 abbiamo in programma interventi analoghi in Piazzale Kennedy, sulle piastre di Genova Est, a Prà, in Valpolcevera, mentre si sta realizzando la struttura di interscambio di Via Buozzi.
Gli investimenti per questi interventi saranno interamente a carico di Genova Parcheggi e del Comune. Nel nuovo Piano Urbanistico Comunale di prossima adozione, infine, sono confermate le previsioni di realizzazione di importanti plessi di interscambio in struttura in Via Bobbio, nei pressi di Genova Nervi e in corrispondenza di Genova Ovest.

Se non tutto fila liscio vuol dire però che ci sono punti deboli di questo sistema. Quali?
Innanzitutto, come accennavo prima, la flessibilità tariffaria è difficile da comunicare. Spesso gli utenti non sanno quali tariffe possono usare. Un po’ di problemi li risolveranno i nuovi parcometri che sono molto più facili da utilizzare (hanno uno schermo tipo iPad) ma stiamo valutando l’attuazione di iniziative di comunicazione capillari e più incisive, iniziando dall'uso massiccio  ad esempio del web.

E fin qua...
Poi c'è il sistema delle penali per lo sforamento dell’orario rispetto a quello già pagato: è il tema forse più delicato e su cui abbiamo qualche nodo da sciogliere. Infatti oggi si può integrare la tariffa (“ho pagato per un’ora ma ci sono stato un’ora e mezza”) solo nelle Isole Azzurre – e comunque con l’applicazione di una penale di 2 euro - e non in Blu Area (dove se sforo anche di un minuto pago la multa per divieto di sosta). Genova Parcheggi ha già proposto una rimodulazione della  penale in Isola Azzurra, ma stiamo lavorando per arrivare a un’omogeneizzazione Blu Area/Isole Azzurre.

Leggi anche:
Marta Vincenzi: Blu Area, ecco le risposte
Blu Area: domande e risposte sulla pagina Facebook del Sindaco
Genova, 2 novembre 2011
Ultimo aggiornamento: 30/12/2011
Comune di Genova  - Palazzo Tursi  -  Via Garibaldi 9  -  16124 Genova  | Numero Unico: 010.1010
Pec: comunegenova@postemailcertificata.it - C.F. / P. Iva 00856930102 
Questo sito è ottimizzato per Firefox, Chrome, Safari e versioni di Internet Explorer successive alla 8