“Sono felice di questo risultato per il legame che nutro personalmente con il parco dell’Acquasola fin da quando ero bambino, poi da genitore e oggi anche da amministratore”. Intervenendo all’incontro per festeggiare la fine dei lavori di riqualificazione e manutenzione del parco e per ringraziare i lettori del Secolo XIX che hanno sottoscritto 21mila euro per venti nuovi alberi, l’assessore all’ambiente Italo Porcile non si è limitato al rendiconto degli interventi realizzati dal Comune: trecentomila euro di investimento che sono serviti a riportare l’Acquasola alla completa agibilità. Porcile ha voluto mettere in risalto che, per riconsegnare l’Acquasola alla città, è stato fatto un lavoro intenso, voluto e sostenuto da una forte partecipazione delle associazioni e dei cittadini. L’amministratore in questo caso “non si è sentito solo”.
Il sindaco Marco Doria ha ringraziato le strutture del Comune, le aziende Aster e Amiu, le associazioni e i cittadini impegnati per la difesa e la valorizzazione del parco (presenti alla manifestazione, a cominciare da Italia nostra) e i lettori del Secolo XIX. Ha ricordato poi le tappe del lungo e difficile percorso cominciato all’inizio del ciclo amministrativo. “Una volta abbandonata e sepolta la scelta di costruire il parcheggio – ha ricordato – il Comune ha dovuto risolvere un complicato contenzioso con l’impresa; ottenuta quindi la disponibilità dell’area, sono stati avviati gli interventi di manutenzione”. Anche un gruppo di migranti ha partecipato volontariamente alla pulizia del parco così come ha fatto in altre ville cittadine nell’ambito del progetto di impegno civico volontario di persone richiedenti asilo. Il sindaco ha mostrato le foto “del prima e del dopo” (saranno pubblicate anche su questo sito) a dimostrazione della portata degli interventi realizzati. “Ora il parco va salvaguardato e mantenuto in buone condizioni e per questo – ha sottolineato il Sindaco – occorre l’impegno di tutti”.
Il direttore del Secolo XIX Massimo Righi ha consegnato a Doria un grande assegno di cartone, a simbolo del dono raccolto tra i lettori per le nuove alberature. Saranno impiantati in autunno venti platani e cinque lecci. E il quotidiano conta di lanciare una seconda tappa della “lista di nozze” per l’Acquasola, raccogliendo suggerimenti dei lettori sulla destinazione degli ulteriori fondi. “L’adesione alla nostra iniziativa è stata superiore alle attese” – ha osservato Righi – un’iniziativa di investimento per la città. I genovesi si sono riappropriati del parco che ha attraversato vicende travagliate. E’ un bell’esempio di integrazione tra pubblico e privato”.
E di esempio di “amministrazione condivisa” ha parlato anche Simone Leoncini, presidente del Municipio Centro Est: “Si è posto rimedio ad una scelta sbagliata come quella del parcheggio, si è sanata la situazione e infine è stato ripristinato l’uso pieno del parco”.
Il sindaco Marco Doria ha ringraziato le strutture del Comune, le aziende Aster e Amiu, le associazioni e i cittadini impegnati per la difesa e la valorizzazione del parco (presenti alla manifestazione, a cominciare da Italia nostra) e i lettori del Secolo XIX. Ha ricordato poi le tappe del lungo e difficile percorso cominciato all’inizio del ciclo amministrativo. “Una volta abbandonata e sepolta la scelta di costruire il parcheggio – ha ricordato – il Comune ha dovuto risolvere un complicato contenzioso con l’impresa; ottenuta quindi la disponibilità dell’area, sono stati avviati gli interventi di manutenzione”. Anche un gruppo di migranti ha partecipato volontariamente alla pulizia del parco così come ha fatto in altre ville cittadine nell’ambito del progetto di impegno civico volontario di persone richiedenti asilo. Il sindaco ha mostrato le foto “del prima e del dopo” (saranno pubblicate anche su questo sito) a dimostrazione della portata degli interventi realizzati. “Ora il parco va salvaguardato e mantenuto in buone condizioni e per questo – ha sottolineato il Sindaco – occorre l’impegno di tutti”.
Il direttore del Secolo XIX Massimo Righi ha consegnato a Doria un grande assegno di cartone, a simbolo del dono raccolto tra i lettori per le nuove alberature. Saranno impiantati in autunno venti platani e cinque lecci. E il quotidiano conta di lanciare una seconda tappa della “lista di nozze” per l’Acquasola, raccogliendo suggerimenti dei lettori sulla destinazione degli ulteriori fondi. “L’adesione alla nostra iniziativa è stata superiore alle attese” – ha osservato Righi – un’iniziativa di investimento per la città. I genovesi si sono riappropriati del parco che ha attraversato vicende travagliate. E’ un bell’esempio di integrazione tra pubblico e privato”.
E di esempio di “amministrazione condivisa” ha parlato anche Simone Leoncini, presidente del Municipio Centro Est: “Si è posto rimedio ad una scelta sbagliata come quella del parcheggio, si è sanata la situazione e infine è stato ripristinato l’uso pieno del parco”.