Panichella e Ruggieri trasformano le due sale al piano terra di villa Croce in un luogo filosofico, dove: pittura, scultura, video e fotografia convivono in un’installazione multimediale. In questo spazio, caratterizzato da immagini che sembrano arrivare da una lontana regione della mente e che, invece, sono forme tangibili, prende vita un dialogo inedito tra musicisti, danzatrici ed artisti, arricchito e sviluppato grazie alla collaborazione attiva della coreografa e danzatrice Piera Pavanello e del compositore Massimo Pastorelli.
Mauro Panichella è un giovane artista ligure, classe 1985, diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Genova. Il suo percorso si snoda tra la natìa Albissola, Genova ed esperienze all’estero, ricordiamo fra le altre la sua mostra personale del 2013 a sala Dogana, Light, Flow, Threshold. Un’esposizione che ha interessato anche altri spazi cittadini, frutto della ricerca artistica di Panichella e del suo processo creativo con alla base l’uso dello scanner (articolo correlato).
Genova è una tappa importante anche per Antonello Ruggieri, nato a Taranto nel 1960, di cui abbiamo apprezzato le sue opere realizzate nel 2011 al museo di Sant'Agostino per la mostra personale Respiciens eo (video correlato), la sua ricerca, sviluppatasi a partire dagli anni ottanta, si avvale di linguaggi diversi: dalla fotografia alla pittura, dalla scultura al disegno. La "conversazione", a cui fanno riferimento gli autori nel titolo della mostra, è centrata solo apparentemente sulla figura del serpente; è infatti l’interesse comune verso i simboli universali, ai quali tale figura naturale rimanda, a catalizzare le energie.
Simboli che passano di mano in mano, di bocca in bocca, per prendere ora la forma di una nota emessa da un flauto, ora di un passo di danza, ora del suono inconfondibile della chitarra elettrica. L’elemento "dinamico", rappresentato in questo caso da danza e musica, è insito nella simbologia stessa del serpente; essa, infatti, è associata alla ciclicità e quindi al movimento in senso lato. Riunito intorno ad un argomento ricco di sfaccettature, profondità e riferimenti a culture tradizionali, geograficamente distanti tra loro ma singolarmente in sintonia sotto l’aspetto simbolico, il gruppo esprime punti di vista diversi.
L’unione tra terra e cielo, l’orientamento dello spazio sacro sui punti cardinali, la spirale come cammino, l’aspetto illusorio della realtà, la rinascita, l’evoluzione spirituale sono alcuni dei temi affrontati nella realizzazione di questa mostra che diventa un vero luogo di incontro delle arti. Sono forme simboliche che ogni epoca e cultura ha visto manifestarsi, anche in modo imprevedibile, nei vari aspetti del serpente. Un animale tanto semplice nella sua forma lineare quanto complesso e misterioso se lo si osserva con sguardo poetico.
L’idea di lavorare su temi universali, attraverso la contemplazione del simbolo, nasce dal comune interesse dei due artisti verso la natura, vista come riflesso della realtà soprannaturale. Tale relazione aperta e appassionata tra loro e il fertile scambio di visioni hanno attirato ben presto l’attenzione di altre figure dialoganti, sostenitori istituzionali e non.
Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
dal 16 luglio al 2 agosto 2015
Orari: martedì 9-18; mercoledì, giovedì, venerdì e sabato 9-19; domenica 9.30-19.30; lunedì chiuso
a cura di Antonio d’Avossa
progetto espositivo e installazioni di Mauro Panichella e Antonello Ruggieri
Coreografia di Piera Pavanello
Musiche di Massimo Pastorelli
Progetto - corpo: ENZ danzateatro sociopoetico
Danzatrici: Claudia D’Occhio, Sara Due Torri e Roberta Messa
Musicisti: Elisabetta Comotto, flauto; Fabio De Rosa, flauto; Renzo Luise, chitarra elettrica
Informazioni: www.museidigenova.it
Leggi anche: www.viveregenova.comune.genova.it/content/ultimi-giorni-di-esposizione-p...
Vedi anche: www.youtube.com/watch?v=HUSk8fj6xJc
Mauro Panichella è un giovane artista ligure, classe 1985, diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Genova. Il suo percorso si snoda tra la natìa Albissola, Genova ed esperienze all’estero, ricordiamo fra le altre la sua mostra personale del 2013 a sala Dogana, Light, Flow, Threshold. Un’esposizione che ha interessato anche altri spazi cittadini, frutto della ricerca artistica di Panichella e del suo processo creativo con alla base l’uso dello scanner (articolo correlato).
Genova è una tappa importante anche per Antonello Ruggieri, nato a Taranto nel 1960, di cui abbiamo apprezzato le sue opere realizzate nel 2011 al museo di Sant'Agostino per la mostra personale Respiciens eo (video correlato), la sua ricerca, sviluppatasi a partire dagli anni ottanta, si avvale di linguaggi diversi: dalla fotografia alla pittura, dalla scultura al disegno. La "conversazione", a cui fanno riferimento gli autori nel titolo della mostra, è centrata solo apparentemente sulla figura del serpente; è infatti l’interesse comune verso i simboli universali, ai quali tale figura naturale rimanda, a catalizzare le energie.
Simboli che passano di mano in mano, di bocca in bocca, per prendere ora la forma di una nota emessa da un flauto, ora di un passo di danza, ora del suono inconfondibile della chitarra elettrica. L’elemento "dinamico", rappresentato in questo caso da danza e musica, è insito nella simbologia stessa del serpente; essa, infatti, è associata alla ciclicità e quindi al movimento in senso lato. Riunito intorno ad un argomento ricco di sfaccettature, profondità e riferimenti a culture tradizionali, geograficamente distanti tra loro ma singolarmente in sintonia sotto l’aspetto simbolico, il gruppo esprime punti di vista diversi.
L’unione tra terra e cielo, l’orientamento dello spazio sacro sui punti cardinali, la spirale come cammino, l’aspetto illusorio della realtà, la rinascita, l’evoluzione spirituale sono alcuni dei temi affrontati nella realizzazione di questa mostra che diventa un vero luogo di incontro delle arti. Sono forme simboliche che ogni epoca e cultura ha visto manifestarsi, anche in modo imprevedibile, nei vari aspetti del serpente. Un animale tanto semplice nella sua forma lineare quanto complesso e misterioso se lo si osserva con sguardo poetico.
L’idea di lavorare su temi universali, attraverso la contemplazione del simbolo, nasce dal comune interesse dei due artisti verso la natura, vista come riflesso della realtà soprannaturale. Tale relazione aperta e appassionata tra loro e il fertile scambio di visioni hanno attirato ben presto l’attenzione di altre figure dialoganti, sostenitori istituzionali e non.
Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
dal 16 luglio al 2 agosto 2015
Orari: martedì 9-18; mercoledì, giovedì, venerdì e sabato 9-19; domenica 9.30-19.30; lunedì chiuso
a cura di Antonio d’Avossa
progetto espositivo e installazioni di Mauro Panichella e Antonello Ruggieri
Coreografia di Piera Pavanello
Musiche di Massimo Pastorelli
Progetto - corpo: ENZ danzateatro sociopoetico
Danzatrici: Claudia D’Occhio, Sara Due Torri e Roberta Messa
Musicisti: Elisabetta Comotto, flauto; Fabio De Rosa, flauto; Renzo Luise, chitarra elettrica
Informazioni: www.museidigenova.it
Leggi anche: www.viveregenova.comune.genova.it/content/ultimi-giorni-di-esposizione-p...
Vedi anche: www.youtube.com/watch?v=HUSk8fj6xJc