Giovani e imprenditorialità culturale. Nuove idee per i musei

Come inventare un business economico all'interno di un bene pubblico. Obiettivo far innamorare i genovesi dei propri musei, attraverso la passione e il legame con il territorio. Tre giovani imprenditrici a Genova gestiranno in via sperimentale per quattro anni il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce.  Per sostenerne concretamente l'avvio, la Fondazione Edoardo Garrone ha messo a disposizione un premio di start up di 50.000 euro. Il primo banco di prova il 24 settembre con la mostra "Aldo Mondino. Moderno, Postmoderno, Contemporaneo"

Testo Alternativo
Un pizzico di privato, una manciata di pubblico, incoscienza q.b. e tanto entusiasmo. Paola Inconis (genovese, 36 anni), Elena Piazza (palermitana, 31 anni) e Alessia Moraglia (imperiese, 31 anni), hanno saputo dosare sapientemente questi ingredienti, creando una ricetta in grado di vincere il Master Chef della cultura: quattro anni di gestione del Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce.

Ma andiamo con ordine. Elena, Alessia e Paola nel marzo scorso hanno presentato, insieme con altri cinquecento ragazzi, domanda per partecipare al master in Management dei Beni museali, promosso da Comune di Genova, Fondazione Edoardo Garrone e Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale.

Una corsa a ostacoli che, poco per volta, ha visto l'eliminazione di 483 candidati, portando gli aspiranti "direttori di museo" a 17 ragazzi under 35. Divisi in gruppi e sottoposti a dieci settimane di formazione, ogni team ha dovuto dimostrare le proprie attitudini pratiche e tecniche allo scopo di creare un piano di gestione e sviluppo del museo.

L'idea vincente è risultata quella delle tre ragazze che vogliono trasformare le sale del museo di Villa Croce in "un luogo di incontro, creando un servizio di accoglienza efficiente e professionale, con personale multilingue, un bookshop in cui poter acquistare libri e merchandising e un’area relax (unico spazio che avrà accesso gratuito) nell’attuale sala camino, per ricreare idealmente un salotto, con divani e postazioni autogestite per il tè e il caffè, dove il visitatore possa sentirsi come a casa. E poi seminari, corsi per bambini, workshop per le scuole".

Un importante punto di partenza e sperimentazione che arricchisce Villa Croce con una star up che curerà la fruizione e amplierà i servizi del Museo. Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, a cui è seguito un dibattito che ha visto la partecipazione di Lorenzo Casini, consigliere giuridico del Ministero dei Beni Culturali, e Renzo Iorio, coordinatore del gruppo Tecnico Cultura e Sviluppo di Confindustria, la simbolica consegna, da parte del sindaco, dell'assessore al Turismo e alla cultura Carla Sibilla, di Alessandro Garrone e di Luca Borzani, del Museo alle tre ragazze.

"Genova - ha detto il sindaco Marco Doria - avendo la fortuna di possedere un grade patrimonio artistico culturale di grande valore, ha il dovere di valorizzarlo. L'Amministrazione è impegnata in questa direzione, per creare una rete museale articolata e varia, condivisa con gli altri protagonisti culturali della città, come la fondazione Palazzo Ducale e la fondazione Garrone. In questo caso sperimentiamo un modello gestionale "privata", ma nello stesso tempo molto pubblica, nelle finalità e nei valori di fondo. Un modello innovativo pubblico-privato per valorizzare il museo, con Ilaria Bonacossa che ne resterà curatrice".

"OpenYourArt", che dà il nome al progetto delle tre ragazze, è nato da una riflessione e un confronto con la realtà. "Open" sta per apertura sul territorio, del museo nei confronti della città, "Your" per senso di appartenenza, perché non si può amare un luogo se non lo vivi e, infine "Art":  possibilità di generare una prospettiva, un orizzonte più lungo in cui immaginare il futuro. In poche parole, trasformare Villa Croce in un esperimento vincente, replicabile, ma soprattutto in grado di crescere ed evolversi, generando, insieme a tutte le altre realtà culturali cittadine, valori per il territorio in cui lavora.

"E' un importante punto di partenza e sperimentazione - ha detto l'assessore al turismo e alla cultura Carla Sibilla - che arricchisce Villa Croce con un nuovo tassello gestionale. Una start up fatto da giovani che amplierà fruizione e servizi, insieme all'attuale curatrice, al Comune che collabora e a un pool di soggetti privati".

Nel dettaglio il progetto di gestione si pone l'obiettivo di aprire nuovi spazi, con operatori multilingue (italiano, inglese, francese), un Bookshop, in cui poter acquistare libri e merchandising e un’Area Relax. Dall'inizio del prossimo anno ci si concentrerà sui fondi, le cosiddette “scuderie”, recuperando spazi aperti ai cittadini con corsi, laboratori, workshop ed eventi.

Per sostenerne concretamente l'avvio, la Fondazione Edoardo Garrone ha messo a disposizione un premio di start up di 50.000 euro. "Questa iniziativa pubblico-privato - ha detto Alessandro Garrone presidente della fondazione - parte oggi, con tre ragazze imprenditrici che hanno raccolto la sfida e che daranno il loro contributo di idee ed entusiasmo per fornire un tocco di modernità al museo. Una formula che mettiamo a disposizione ad altre Amministrazioni Pubbliche, capaci di aprirsi e cogliere la sfida, e a Fondazioni private che vogliano investire in un progetto formativo di alto livello che traguardi la gestione di uno specifico bene museale del proprio territorio”.

In fase di aggiornamento
16 settembre 2016
Ultimo aggiornamento: 16/09/2016
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