Il sindaco metropolitano Marco Doria ha sottolineato che il progetto, a partire dallo stesso restauro della villa, ha valorizzato un importante residuo di territorio rurale del Ponente genovese e restituito la villa Sauli Podestà a nuova vita, e ha poi aggiunto che il ruolo della Città metropolitana sarà quello di fare la ‘regia’ delle attività che nel ‘Mortaio’ si svolgeranno, affidate nella pratica alle due scuole e in particolare all’alberghiero Bergese. “Non dobbiamo porci limiti – ha esortato Doria – la proposta agroalimentare del territorio, che questo progetto promuove, deve rivolgersi non solo alla città, ma al mondo intero”.
Alessandro Repetto, presidente della Fondazione Cif ma anche ultimo presidente, fra il 2007 e il 2012, della Provincia di Genova, ente che avviò il progetto alcuni anni fa, ha ricordato che il luogo dove sorge il ‘Mortaio’ è una delle ville della vasta tenuta agricola del barone Andrea Podestà, che nella seconda metà del XIX secolo avviò in questa zona fra Pra e Voltri un’esperienza agricola allora all’avanguardia, sperimentando nuove colture e tecniche di coltivazione, e che fu sindaco di Genova tre volte fra il 1866 e il 1895, nonché presidente della Provincia ininterrottamente dal 1870 al 1895.“Oltre che rappresentare la Fondazione Cif – ha sottolineato Repetto – rappresento il polo regionale agroalimentare Atal, di cui il Cif fa parte come l’alberghiero Bergese, e che è collegato anche con il Piemonte. Dobbiamo promuovere un’agricoltura che guardi al futuro senza dimenticare il passato. La sfida principale è l’agricoltura a km 0, ma anche la nascita del Parco del basilico è un grande traguardo raggiunto. L’agricoltura deve avere una componente di ricerca scientifica: le professioni che ruotano intorno ai prodotti agricoli, il basilico e non solo, vanno dalla ricerca alla produzione, dalla ristorazione alla commercializzazione”.
Innumerevoli le idee che Angelo Capizzi, preside dell’Ipssa Nino Bergese, intende avviare all’interno del progetto ‘Il Mortaio’: “Bisogna volare alto e muovere le coscienze verso grandi obiettivi – ha premesso il dirigente scolastico, che è arrivato al vertice del Bergese da un anno –: intanto dobbiamo essere incubatore di idee, anche di carattere imprenditoriale, poi dedicarci all’educazione alimentare, infine potremmo proporre un programma di convegnistica nell’auditorium della villa, raccordarci con le aziende del territorio e creare un percorso museale, che potrebbe essere realizzato allestendo nelle nicchie del corridoio che attraversa la villa dei corner dedicati ai diversi prodotti liguri: non solo basilico, ma anche canestrelli, pandolce, vini, miele, marmellate, sciroppo di rosa, olive taggiasche ed altri”.
Capizzi ha poi fatto notare la posizione strategica della sede del ‘Mortaio’, nelle immediate vicinanze del casello autostradale di Voltri e quindi facilmente raggiungibile da visitatori provenienti da Piemonte e Lombardia, ma anche vicina alla città e alla riviera di Ponente. “Potremmo realizzare diversi tipi di eventi, dalle cene in villa, agli aperitivi a concerti musicali con assaggi, inoltre fare rete con altri istituti alberghieri liguri e infine utilizzare la villa nell’ambito della nostra collaborazione con Grandi Navi Veloci”.
Servizio Ufficio Stampa Città Metropolitana