Consiglio comunale di martedì 13 maggio

Sindaco e assessori, durante il "question time", sono stati chiamati a rispondere su diversi argomenti. Dall'accoglienza ai profughi, alla manutenzione della vasca alla foce del Chiaravagna. Dai problemi derivanti dalla frequentazione domenicale del torrente Varenna da parte di migliaia di bagnanti, agli spazi per i pescherecci dopo il ribaltamento a mare di Italcantieri, alla nomina di De Gennaro in Fondazione Ansaldo. Approvate, con eseguibilità immediata, le modifiche al regolamento sulla Cosap. Il consiglio approva la mozione presentata dal Pdl per una Expo dedicata alla crocieristica, mentre non passa quella sull’insediamento di Esselunga, presentata dalla lista Musso. La condizione commerciale del centro storico e l’inquinamento acustico a Voltri, sono stati  i temi di due interpellanze presentate, rispettivamente, dai consiglieri Rixi (lega nord) e Bruno (Fds).
 

 

Testo Alternativo

13 maggio 2014




Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

“Il progetto Mare Nostrum” è sbarcato anche a Genova: su 70 profughi atterrati al Colombo, 15 sono stati accolti a Genova.  Attualmente i profughi nel nostro capoluogo sono 300 e, visto che nei vicoli pare essersi creata la base dei nuovi schiavisti, è facile dedurre che tra “accoglienza” e “clandestinità” il passo è breve.
Quali forze il Comune mette a disposizione per evitare questa situazione? Quali costi deve sostenere per supportare questo progetto governativo?
Lo chiede Edoardo Rixi (Lega Nord)
Risponde l’assessore Emanuela Fracassi: c’è stato un afflusso straordinario di profughi africani verso la Sicilia. Anche oggi abbiamo avuto molti morti in mare. Mare Nostrum è un’operazione di soccorso, ma effettivamente in 4 mesi sono arrivati tanti profughi quanti nell’intero anno scorso. Il Comune interviene attraverso la partecipazione al progetto Sprar, che ha aumentato i posti da 82 a 132, con disponibilità fino a 159. Lo Sprar a Genova è una rete molto efficace a cui partecipano enti del III settore molto esperti. Questi soggetti gestiscono l’accoglienza, l’orientamento, il sostegno e l’accompagnamento, la mediazione linguistica, l’inserimento e l’assistenza psicologica. In emergenza la rapidità è essenziale; non è detto perciò che i comuni siano interpellati. Tuttavia i comuni hanno chiesto l’attivazione di tavoli tecnici territoriali per una migliore informazione. La Asl ha attivato interventi sanitari immediati. Queste persone sono in gran parte di passaggio, per raggiungere parenti in altri Paesi. Noi vogliamo che ogni azione rientri nel progetto Sprar, finanziato dal governo e, per un 10%, dal Comune. Concorre a questo contributo solo l’impiego di personale comunale. Il costo a persona è intorno ai 30-40 euro al giorno.

Stefano De Pietro (M5S) chiede alla giunta di riferire sullo stato di manutenzione della vasca alla foce del Chiaravagna, che da molto tempo non viene pulita. La vasca costruita alcuni anni fa ha indubbia utilità per rallentare il deflusso delle acque, limitando il deflusso di materiali verso il porticciolo. Il Comune ha previsto molti interventi sul Chiaravagna nel piano triennale. Perché si trovano le risorse per questi interventi e non per la vasca, la cui profondità è ridotta da 4 m a 1.5?
Risponde l’assessore Gianni Crivello: nei piani triennali non si trovano gli interventi di manutenzione. Dal punto di vista tecnico, quella vasca non ha le caratteristiche citate. È costruita in modo da non costituire ostacoli al deflusso, calcolato  su base duecentennale. La vera funzione è quella di consentire lo sbocco a mare del rio Negrone e dell’altro, quello che è definito “senza nome”. La pulizia della vasca sarà fatta se e quando i soggetti privati interessati decideranno di farla. Nel caso, il Comune potrà farsi promotore di un consorzio. Stiamo assegnando l’appalto per la manutenzione del Chiaravagna: 1,8 milioni, un’opera importante.

Paolo Gozzi (Pd) chiede notizie sulla prevenzione dei problemi derivanti dalla frequentazione domenicale del torrente Varenna da parte di migliaia di bagnanti. La conformazione della valle crea problemi di viabilità, con l’affollamento dei mesi estivi. A ciò si aggiunge che i bagnanti non sono sempre persone educate. Ci sono stati schiamazzi, abuso e commercio illegale di alcol, aggressioni. Come si intende affrontare la situazione?
Risponde l’assessore Elena Fiorini: ci sono stati interventi della polizia per governare il fenomeno, demolizione di manufatti abusivi e di barbecue. Previsto per il 18 maggio un sopralluogo insieme al Municipio, per stabilire un presidio costante nella zona, prevenendo ogni forma di abuso, tra cui i posteggi. Il rapporto instaurato negli anni passati con i consolati (i bagnanti del Varenna sono per lo più stranieri) ha dato buoni risultati. Si intende continuare su questa strada con maggiore attenzione alla prevenzione.

L’interrogazione di Gian Piero Pastorino  (Sel) riguarda la proposta di spostamento della flotta pescherecci professionisti di Sestri Ponente. Il progettista promotore dell’intervento è tenuto a trovare spazi per i pescherecci genovesi che non hanno posto a causa del ribaltamento a mare dell’Italcantieri. Suggerisco di collocare i 9 pescherecci e le barche più piccole nella Marina di Sestri e nel porticciolo di Pegli. Stefano Anzalone (Gruppo Misto) e Alfonso Gioia (Udc) domandano chiarimenti sulla collocazione di pescherecci nella fascia di rispetto di Prà.
Anzalone: Pare che sia stata individuata come area per quel fine lo spazio attualmente in concessione alla società Pontini, che ha investito denaro e attività di soci per la riqualificazione dell’area. Con quale logica si individua quello spazio per un’attività imprenditoriale? Oltretutto è un luogo fuori mano, non adatto, che ogni anno si insabbia perché si trova alla foce del rio San Michele. Sembra un progetto campato in aria, che danneggia una società sportiva senza il suo benestare. Gioia: negli atteggiamenti della giunta la parola sinistra si svuota di significato politico. Com’è possibile che non sia in grado, la giunta, di trovare una collocazione per una quarantina di lavoratori che chiedono sono un posto per lavorare? Qual è la posizione del Comune?
Risponde a tutti l’assessore Valeria Garotta: come amministrazione, abbiamo sentito l’esigenza di cercare una risposta all’esigenza di una decina di pescatori professionisti. L’autorità portuale ci ha chiesto un aiuto. Abbiamo preso in esame varie possibilità. Una è quella dell’area cointestata al Comune con il consorzio Pegli Mare, di cui il Comune corrisponde il 70% dei canoni. È dovere del Comune perciò fare in modo che gli spazi siano utilizzati al meglio. L’idea è di cogliere l’occasione per riqualificare non solo la parte in concessione, ma anche la circostante, attualmente in stato di degrado. E’ attivo un tavolo tecnico per trovare una risposta per i pescatori, senza danneggiare i soggetti già presenti e per riqualificare il territorio. Si pensa anche a un mercato del pescato. Si cerca un coinvolgimento del consorzio Pegli Mare e finanziamenti esterni. Quanto alla collocazione a Sestri dei pescatori, a suo tempo le stesse associazioni dei pescatori l’avevano scartata.

Antonio Bruno (Fds), Enrico Pignone (Lista Doria), Leonardo Chessa (Sel), Clizia Nicolella e Luciovalerio Padovani (entrambi Lista Doria) chiedono chiarimenti e quali siano le determinazioni dell’amministrazione in merito alla nomina di Gianni De Gennaro alla carica di presidente della Fondazione Ansaldo.
Bruno: la nomina di De Gennaro desta stupore. Chessa ricorda l’indimenticabile sodalizio Scajola – De Gennaro per la gestione dell’ordine pubblico. I genovesi, ma anche gli italiani e gli stranieri presenti al G8 del 2001 non possono dimenticarli. Nicolella, anche a nome di Pignone e Padovani: condannato per istigazione alla falsa testimonianza, De Gennaro fu assolto anche se per quella falsa testimonianza furono condannati altri. La Fondazione Ansaldo è profondamente legata al territorio e produce cultura. Non si può accettare che il nome di una persona che ha esposto la città a una ferita non sanata e insanabile abbia un incarico di questo rilievo nella fondazione.
Risponde il sindaco Marco Doria: che ha ricordato, innanzi tutto, le due occasioni in cui nel consiglio comunale è stato affrontato il tema delle giornate del G8 a Genova: una prima volta in modo diretto a proposito di una sentenza della magistratura e un'altra, indirettamente, al momento della nomina di Gianni De Gennaro a presidente di Finmeccanica. Doria ha sottolineato che in quella seconda occasione, prima che la nomina fosse fatta dal governo Letta, come sindaco, aveva espresso la necessità che l'identikit del presidente di Finmeccanica fosse invece quello di una persona con una formazione industriale.
Il sindaco, ricordando la propria conoscenza professionale della Fondazione Ansaldo, ha quindi richiamato la natura di questa istituzione, nata come Archivio storico Ansaldo e poi divenuta, in quanto fondazione di Finmeccanica, anche centro di formazione e produzione di eventi per il gruppo, legato e sostenuto significativamente dalla holding. Il sindaco ha aggiunto che, come amministratore della città, chiede che questo patrimonio venga ulteriormente difeso e valorizzato.
Passando alla nomina di De Gennaro a presidente della Fondazione, avvenuta giovedì scorso, il sindaco ha detto di esserne stato informato solo a cose avvenute. Il giorno prima era venuto a conoscenza, dal diretto interessato, soltanto della nomina del nuovo direttore della Fondazione, non invece della scelta per la presidenza. Luca Borzani, rappresentante del Comune in seno al consiglio della Fondazione - come ha poi spiegato in una lettera resa pubblica - aveva preso atto come fatto istituzionale della indicazione venuta da Finmeccanica. Nella stessa lettera - ha ricordato ancora il sindaco - Borzani aggiungeva valutazioni sui fatti del G8 e sulla richiesta di verità e giustizia e concludeva rimettendo il mandato nelle mani del sindaco. Doria ha ribadito quindi di aver condiviso i contenuti della lettera di Borzani al quale, per questo, ha confermato la fiducia e l'incarico. Il sindaco ha quindi letto in aula alcuni passi della lettera di Borzani, riferiti in particolare alla richiesta di verità sui fatti del G8.
"Da un punto di vista politico - ha dichiarato Doria a questo punto - la questione non si chiude". Ha quindi ribadito le posizioni già espresse in queste ore sottolineando in particolare la "ferita indelebile per la memoria della città" per la violenza "diversa, perpetrata da persone diverse ma sempre assai grave": la violenza perpetrata "da quanti arrivarono in città col deliberato scopo di creare disordine e devastare coprendosi dietro una moltitudine che voleva esprimere e ha espresso in forme assolutamente pacifiche la propria critica" e la violenza di "chi indossando una divisa ha calpestato le norme rendendosi responsabile di fatti di inaudita gravità alla scuola Diaz, nella caserma di Bolzaneto, nelle strade e nelle piazze". Il sindaco ha ripetuto che le sentenze vanno rispettate ma non sono comunque sufficienti a soddisfare la verità storica e il rapporto della città con la sua storia. Questo piano della discussione - ha detto - non deve essere tuttavia spostato su quello della Fondazione Ansaldo. Al consigliere Bruno che si sarebbe atteso dal sindaco un "preferirei di no" di fronte alla indicazione di De Gennaro per la Fondazione Ansaldo, Doria ha replicato "posso dire che avrei preferito che le giornate del G8 fossero andate diversamente, che la verità fosse emersa più rapidamente, che tutte le persone coinvolte non avessero ricevuto riconoscimenti che non sono stato io a dare". 

Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che comprende:

Una delibera sulle modifiche al vigente regolamento per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche approvato con delibera di consiglio comunale n. 33 del 4 aprile 2013 e determinazione delle tariffe per l’anno 2014, che viene approvata con 21 voti favorevoli (maggioranza) e 14 contrari (Lista Musso, Pdl, Lega Nord, Udc, M5S e Anzalone del Gruppo Misto). Viene anche concessa l’immediata eseguibilità.

Due mozioni:
- Expo dedicata all'industria crocieristica mondiale, presentata da Matteo Campora (Pdl), che impegna sindaco e giunta ad attivare e promuovere - in collaborazione con Autorità portuale, Fiera, altre istituzioni ed eventualmente con Expo 2015 di Milano – tute le azioni possibili per organizzare nel porto e negli spazi della Fiera un grande Expo dedicato al’industria crocieristica mondiale.
Risponde l’assessore Francesco Oddone: è interesse della città che i vari soggetti operino  in modo sinergico per creare eventi. Cosa complessa dal punto di vista organizzativo e degli investimenti. E’ utile ragionare nel medio – lungo termine per mettere in piedi un’iniziativa Mediterraneo centrica per quanto riguarda le crociere, settore in cui l’Italia rappresenta il 14% del mercato europeo e l’Italia il 4% di quello mondiale.
L’approvazione arriva con 26 voti a favore e 5 contro (M5S).

- Insediamento dell’Esselunga in città, presentata da Enrico Musso, Vittoria Musso e Pietro Salemi (tutti Lista Musso), che impegna sindaco e giunta a compiere ogni sforzo per consentire l’insediamento di Esselunga, anche attraverso l’individuazione di un ulteriore sito per garantire a Spazio Genova di poter esercitare la propria attività.
Risponde l’assessore Francesco Oddone: un soggetto che intenda aprire una distribuzione alimentare fino a 600 metri quadri lo può fare, anche in via Piave. Per i non alimentari si arriva a 1000 metri quadrati. Questa normativa non è casuale, ma considera l’impatto sulla viabilità urbana.
La mozione viene respinta con 27 voti contrari, 3 voti favorevoli (V. Musso, Salemi della Lista Musso e De Benedictis del Gruppo Misto) e 5 astenuti (Anzalone del Gruppo Misto, Pdl e Lega Nord).


E tre interpellanze:

- Azioni per modificare l'attuale condizione commerciale del centro storico, presentata da Edoardo Rixi (Lega Nord)
Risponde ancora l’assessore Francesco Oddone: l’unico strumento che la normativa commerciale regionale ci mette a disposizione è quello dei Patti d’area e stiamo lavorando perché si possa sviluppare in ogni ambito cittadino. Partirà con il Civ di via Prè, poi con quello della Maddalena e infine con quello di via Buranello. Sarebbe utile avere fondi a disposizione per mettere in campo iniziative per far riaprire le saracinesche. Sulla movida, è necessario intervenire tenendo conto delle esigenze dei residenti; ci stiamo lavorando con la collega Fiorini.

- Inquinamento acustico Voltri, presentata da Antonio Bruno (FdS)
Risponde l’assessore Valeria Garotta: abbiamo mandato una lettera all’Autorità portuale per chiedere che venga accelerata l’elettrificazione delle banchine in quella parte della città e che, nel frattempo, vengano valutate misure compensative da adottare nelle zone collinari, che lamentano situazione di rumorosità.

L’interpellanza che riguarda piano aziendale 2013 e futuro padiglioni di Fiera di Genova S.p.A., presentata da Paolo Putti, Andrea Boccaccio, Emanuela Burlando, Stefano De Pietro e Mauro Muscarà (tutti M5S) viene rinviata.

Il consiglio comunale si conclude alle ore 17.01
13 maggio 2014
Ultimo aggiornamento: 13/05/2014
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