Consiglio comunale di martedì 23 febbraio

La seduta inizia con gli articoli 54, le interrogazioni a risposta immediata. I temi sottoposti alla giunta: la chiusura dei giardini pubblici di Villa Gentile in caso di allerta meteo/vento, i lavori all’Acquasola, la concessione del parco storico di Villa Durazzo Pallavicini a Pegli, l'assegnazione di Villa Rosazza alla compagnia di balletto russo, le aree Piaggio. Infine, l'illuminazione delle strade cittadine e la difficile visibilità degli attraversamenti pedonali, gli interventi di riqualificazione e le prospettive di Ponte Parodi. Nasce un nuovo gruppo consiliare - Percorso comune - formato da Gianni Vassallo (ex Pd), Salvatore Caratozzolo e Paolo Gozzi, che lasciano il Gruppo Misto. Il capogruppo sarà Caratozzolo. Gian Piero Pastorino esce dal gruppo consiliare Sel e aderisce al gruppo Fds. Il consiglio prosegue con la discussione di due delibere di giunta e di una mozione

Palazzo Tursi
Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

Stefano De Pietro (M5s) chiede informazioni sulla chiusura dei giardini pubblici di Villa Gentile in caso di allerta meteo/vento, dopo che è stata rimossa la recinzione lato impianto sportivo.

De Pietro: «le persone che usano il campo sportivo possono accedere. Ci sono prescrizioni particolari per il concessionario? Che cosa si pensa di fare? »
Risponde l’assessore Gianni Crivello: «come spesso accade il concessionario, che in questo caso è la società Quadrifoglio, ha adottato comportamenti autonomi. In caso di allerta rosso chiude, in caso di allerta giallo tiene chiusa una parte dell’impianto. Ancora diverso il comportamento in caso di “attenzione vento”. È un piano formulato autonomamente».

Vittoria Musso (Lista Musso) domanda notizie sui giardini dell’Acquasola.

Vittoria Musso: «dove sono andati a finire i soldi stanziati per l’Acquasola, 400 mila euro delle Colombiane e i successivi 300 mila? I migranti impiegati per i lavori socialmente utili sono stati portati là per due ore un giorno, giusto per fare le foto, poi non si sono più visti. L’impresa che ha vinto la gara al ribasso non si vede. Come si potrà terminare i lavori ad aprile, se non ci lavora nessuno?».
Risponde l’assessore Italo Porcile: «verificherò con l’assessore al Bilancio: sono decisioni che sono state prese in precedenza, i fondi del ’92 erano destinati ai 20 parchi storici e potrebbero essere stati impiegati per un altro parco. I fondi che restano, 300 mila euro, saranno spesi, a meno che la Sovrintendenza non decida diversamente. Mi risulta che l’impresa lavori:in un mese e mezzo sono stati eseguiti diversi interventi».

Procedura per la concessione di gestione, manutenzione e valorizzazione del parco storico di Villa Durazzo Pallavicini, a Pegli. La chiede Alfonso Gioia (Udc).

Gioia: «perché fare un bando di gara, quando si sarebbe potuto richiedere una manifestazione d’interesse? Il bando di gara non permette di valutare l’utilizzo del parco, ma solo l’opera sulle strutture. Avevo raccomandato di affidarsi all’istituto Marsano, che ha certamente le competenze tecniche per occuparsi dell’orto botanico».
Risponde l’assessore Italo Porcile: «la tranquillizzo sul bando: nell’offerta tecnica i proponenti dovranno indicare le attività conformi al disciplinare. Valuteremo le offerte.
Se la gara dovesse andare deserta, rivedremo la questione. La procedura non preclude la possibilità di collaborazione per il Marsano o per altri soggetti».

Bando di assegnazione per la gestione di Villa Rosazza e concessione alla compagnia di balletto russo. E’ l’interrogazione presentata da Stefano Balleari (Pdl).

Balleari: «secondo quanto riportato dalla stampa, abbiamo affittato spazi molto estesi di una villa del XVI secolo, a 12 mila euro l’anno. Anche considerando 770 mila euro di interventi che l’affittuario si impegna a fare, è un canone inferiore a 3 mila euro. E la durata della concessione è di 30 anni. Com’è possibile che svendiamo un bene di pregio in questo modo?».
Risponde l’assessore Emanuele Piazza: «l’affidamento valorizza una villa storica genovese, rimasta vuota perché il precedente gestore non aveva i fondi per affrontare le spese necessarie. Il bando era pubblico, in una forma innovativa i cui elementi fondamentali sono l’investimento, 250 mila euro subito e il resto entro 3 anni. Il bene deve essere restituito dopo l’uso in perfetto stato di manutenzione. La procedura è stata definita per legge dal Demanio nazionale per la riqualificazione degli immobili. La applichiamo alle strutture a rischio degrado per lo scarso interesse del pubblico. Il risparmio per il Comune è di 32 mila euro».

Informativa sulla destinazione delle aree Piaggio in vendita. A chiederla è Antonio Bruno (Fds).

Bruno: «il fondo che aveva preso la gestione di Piaggio ha restituito le aree all’Autorità portuale. Ciò significa che ci sarà effettivamente il trasferimento ad Albenga, con la speculazione immobiliare a Finale. Si era detto che le aree sarebbero comunque state occupate da attività industriali, per garantire l’occupazione ai dipendenti. L’accordo di programma è stato violato».
Risponde il vice sindaco Stefano Bernini: «non so se l’accordo di programma sia stato davvero violato. Varie attività dovrebbero comunque rimanere. La proprietà dell’area e divisa in due: una parte è del porto, l’altra è di proprietà delle industrie aeronautiche. Da almeno un anno Piaggio ha cercato di mettere in vendita le aree. Probabilmente oggi hanno deciso di scindere le due realtà. In realtà non esiste uno strumento che consenta alla proprietà di realizzare in tempi brevi il cambio di destinazione delle aree. Forse, con un po’ di marketing strategico, queste e altre aree come quelle Ilva adiacenti, potrebbero essere riconosciute come ottimali per l’industria. Dovremmo essere capaci di costruire una rete di offerte per l’industria, rendendole appetibili. A tal fine bisognerebbe concordare anche con l’Autorità portuale una politica di bassi prezzi».

Scarsa illuminazione delle strade cittadine e scarsa visibilità degli attraversamenti pedonali con alto rischio di incidenti. A sollevare il problema è Franco De Benedictis (Gruppo Misto).

De Benedictis: «al calare della sera diventa difficile vedere i passaggi pedonali. Molte strisce sono cancellate, in certe zone i passaggi sono perfetti, in altre non sono visibili, specie quando piove. Sulla Sopraelevata, da ponente a levante, ho contato 53 luci bruciate».
Risponde l’assessore Gianni Crivello: «il problema esiste, stiamo lavorando a un progetto di efficientamento energetico in tutta la città. Il risparmio permetterà maggiori investimenti nella manutenzione. Abbiamo 200/300 guasti al giorno in estate, 400/500 in inverno».
Risponde l’assessore Anna Dagnino: «si cerca di curare gli attraversamenti pedonali, di spostarli sotto i punti luce. Abbiamo delegato ai Municipi la manutenzione della segnaletica, proprio perché ci sia una maggiore attenzione. Illuminare molto l’attraversamento non risolve il problema, per i rischi del passaggio dal buio alla luce al buio. Ci vuole uno studio per trovare una soluzione».

Enrico Musso (Lista Musso) vuole conoscere lo stato degli interventi di riqualificazione e le prospettive sull’ utilizzo temporaneo dell’area di Ponte Parodi.

E. Musso: «nel 1999 si pensava a ponte Parodi come sede per le manifestazioni del 2004, Genova Capitale della cultura. In attesa delle ristrutturazioni auspicabile, si potrebbe almeno ripristinare l’uso a parcheggio? Intorno ci sono molti luoghi di richiamo e scarseggiano i posti auto».
Risponde il vice sindaco Stefano Bernini: «il sindaco di Amburgo è anche presidente del porto. Le trasformazioni del porto sono politiche della città. Genova ha due autorità su spazi contigui. Le decisioni sulle concessioni competono all’autorità portuale. Le politiche concessorie dell’Autorità portuale hanno portato ai ritardi nei lavori. Nel corso di questi 3 anni siamo arrivati a una bozza di convenzione con Altarea per i lavori in corrispondenza di via Buozzi, ma l’autorità portuale ha posticipato la disponibilità delle aree interessate. Molto è legato alla soluzione della questione tra l’autorità portuale e rimorchiatori riuniti».

Alle ore 15, il presidente Giorgio Guerello procede all’appello. Con 29 presenti, la seduta è valida.

In apertura, Guerello comunica che Gian Piero Pastorino, uscito dal gruppo consiliare Sel, aderisce al gruppo Fds; Gianni Vassallo esce dal Pd e, insieme a Salvatore Caratozzolo e a Paolo Gozzi (che lasciano il Gruppo Misto) forma un nuovo gruppo consiliare, denominato Percorso Comune, il cui capogruppo sarà Caratozzolo.

Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede:

Due delibera di Giunta:

- Individuazione delle parti del territorio del Comune di Genova nelle quali non trovano applicazione le disposizioni di cui agli articoli 3 e 3 bis della legge regionale 49/2009 e successive modificazioni e integrazioni, ai sensi dell’articolo 12 della legge regionale n. 22/2015.
Approvata con 25 voti a favore, 8 contrari: Lista Musso, Lega Nord, Pdl, Udc e 2 astenuti: Anzalone, De Benedictis, entrambi del Gruppo Misto.
Viene anche concessa l’immediata eseguibilità.

- Parere del Comune di Genova nella procedura di conferenza dei servizi (CDS 06/15) ai sensi dell’articolo 14 della legge 241/90 e successive modifiche ed integrazioni per l’approvazione del progetto definitivo di sistemazione idraulica della tombinatura del rio Torre di Quezzi e approvazione di variante urbanistica al P.U.C. vigente per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio ai sensi dell’articolo 10 D.P.R. 327/01
Approvata all’unanimità con 36 voti a favore. Concessa anche l’immediata eseguibilità, con voto unanime.


... e una mozione:

- Locali sottostanti fortezza villa Grimaldi, presentata da Guido Grillo (Pdl, che impegna sindaco e Giunta a richiedere al Municipio Centro Ovest, prima dell’attivazione del bando, per quali attività siano affidati gli spazi e le condizioni finanziarie.
RINVIATA IN COMMISSIONE CONSILIARE

Il consiglio comunale si conclude alle ore 16.12.
23 febbraio 2016
Ultimo aggiornamento: 24/02/2016
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