Consiglio comunale martedì 26 gennaio

La seduta è cominciata con gli articoli 54, le interrogazioni a risposta immediata dei consiglieri alla giunta. Tra gli argomenti sottoposti agli assessori: la situazioni dei lavoratori delle ditte Switch, Giglio e Ideal Service, il grave incidente avvenuto a Certosa, il sistema di diramazione delle allerta meteo, il Piano casa, il progetto di supermercato in via Romana della Castagna, il ripetitore telefonico di via Liberti. La seduta è proseguita poi con l'ordine del giorno che prevedeva una delibera, due mozioni e tre interpellanze

Palazzo Tursi
Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata. Gian Piero Pastorino (Sel) chiede informazioni sul mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori della Switch e della Giglio che, per conto di Amiu, si occupano della raccolta differenziata di carta e cartone. Pastorino: «dopo un anno siamo allo stesso punto: le aziende appaltatrici di Amiu non pagano gli stipendi ai lavoratori. Non è ammissibile». Risponde l’assessore Italo Porcile: «è un'azienda privata; il Comune può intervenire solo in parte sulla gestione. Il problema non è sull'occupazione: si tratta solo di un ritardo, per quanto grave. In ogni caso ho in programma un incontro con l'azienda». Aggiornamento della situazione di ex Servizi e Sistemi ora Ideal Service. Lo chiede Paolo Putti (M5s). Putti: «sappiamo che c'è stato un ricorso su parte degli appalti. Vorremmo rassicurazioni sulla continuità per i lavoratori ». Risponde l’assessore Anna Dagnino: «il ricorso è stato respinto dal Tar, ma – notizia di oggi – la società ha fatto appello al Consiglio di Stato. Amt in questi casi procede per proroghe dell'appalto». Franco De Benedictis (Gruppo Misto) chiede quali siano le competenze e il ruolo del Comune relativamente alla diramazioni delle “allerta meteo”. De Benedictis: «arrivano avvisi di allerta molto strani, assolutamente non conformi alla situazione meteo reale. Come può il cittadino credere a questi allarmi? Il Comune dovrebbe chiederne conto all'Arpal. Ci vuole un chiarimento, perché non è possibile andare avanti così». Risponde l’assessore Gianni Crivello: «la normativa è molto chiara e stabilisce che le previsioni siano in capo ad Arpal e Regione. Non nascondo che il tema sia delicatissimo. Ci si basa su modelli che sono sempre da perfezionare e che talvolta non sono adeguati. D'altra parte è impensabile che i comuni si occupino delle previsioni meteo. Ricordo che l'attuale prefetto di Roma ed ex responsabile della protezione civile, Gabrielli, definiva le previsioni una pratica probabilistica. Genova, con le sue valli e la sua grande estensione sulla costa, può avere il diluvio in una valle e il sole in quella vicina. Bisognerebbe lavorare per aggiornare più spesso, anche più volte al giorno, le previsioni, in modo che il Comune possa dare per tempo notizia delle nuove previsioni». Previsione delle aree escluse dall’applicazione del Piano casa e presentazione di tale proposta al in consiglio comunale. A sollevare il problema è Clizia Nicolella (Lista Doria). Nicolella: «la legge prevede la costruzione anche in aree extra urbane e in zone di parco. Dal momento che il Comune può indicare le zone, che cosa si pensa di fare?». Risponde l’assessore Stefano Bernini: «gli articoli 3 e 3 bis permettono di aumentare del 35% il volume di un edificio, dove il Puc prevede il 20. Stiamo lavorando per riportare i volumi alle norme previste dal Puc, più restrittivi. Vari articoli prevedono incrementi volumetrici superiori a quelli previsti dal Puc. Dato che il problema è legato solo agli incrementi volumetrici, intendiamo affermare che per le altre casistiche va bene la norma regionale. Per altre questioni c'è più tempo, ma per questa bisogna votare entro il 7 marzo. Non è detto che ci sia il tempo per sentire i Municipi, ma si cercherà di farlo; del resto non ci sarebbe l'obbligo perché non si tratta di una vera variante al Puc». Ubriaco investe ed uccide un passante a Certosa. Ennesimo grave incidente causato da abuso di sostanze alcoliche. Ne parlano Stefano Balleari (Pdl) e Alessio Piana (Lega Nord). Balleari: «la settimana scorsa abbiamo approvato un regolamento sulla movida, termine che altrove evoca situazioni piacevoli, mentre a Genova no, perché la movida non è mai stata gestita. L'abuso d'alcol deve essere regolamentato anche a Sampierdarena, perché l'incidente è avvenuto a Certosa, che è a poche centinaia di metri da Sampierdarena, dove i circoli vendono alcol 24 ore su 24. Ci vogliono presidi militari ed educazione civica per gli ecuadoriani, chiedendo la collaborazione del console.». Piana: «auspico che il problema sia affrontato in modo definitivo: quello di una comunità che ha occupato parti della città senza alcuna volontà di integrarsi. Non dobbiamo aver paura di criminalizzare: dalle indagini emergono implicazioni di abusi contro la categoria dei tassisti. L'amministrazione comunale non ha mai combattuto questa forma di abusivismo. Non si può fare riferimento al caso. L'atteggiamento lassista dell'amministrazione su quelle che sembrano infrazioni di tipo economico porta a non vedere le implicazioni che riguardano l'ordine pubblico». Risponde l’assessore Elena Fiorini: «esprimo cordoglio ai famigliari delle vittime. Ancora una volta una persona che aveva abusato di alcol e droghe si è resa responsabile di omicidio stradale. Chiediamo il massimo scrupolo nell'applicazione della pena anche in termini di certezza della pena. La legge sull'omicidio stradale non è ancora approvata anche a causa delle posizioni assunte dalla Lega Nord e da Forza Italia. Ricordo alcune azioni di questa giunta: 10 sospensioni e chiusure di locali nel 2014 e 18 nel 2015, per gli abusi legati all'alcol. Centinaia di controlli e di sanzioni; il regolamento, strumento che introduce limiti concreti, come già quello sul gioco d'azzardo. Poi campagne di sensibilizzazione nelle scuole, in rete con il Sert. Continueremo a fare quanto è in nostro potere. Rifiuto ogni strumentalizzazione». Antonio Bruno (Fds) chiede informazioni sul progetto di supermercato nell’area della ex stazione Telecom in via Romana della Castagna, davanti a villa Gervasoni, tra il parco di villa Quartara, l’antica abbazia della Castagna e l’uliveto murato di Quarto. Bruno: «è una zona di alto pregio, molto significativa per la nostra città dal punto di vista paesaggistico e storico. Chiedo se l'amministrazione abbia assunto una posizione in merito». Risponde il vicesindaco Stefano Bernini: «la proposta è giunta a luglio, da parte della società proprietaria dell'area, e prevede la demolizione e la ricostruzione di un edificio per realizzare una struttura di vendita di medie dimensioni di generi alimentari. È interessata anche l'area che ospita antenne per telecomunicazione. La classificazione delle aree permette già la realizzazione di medie strutture di vendita. La nuova costruzione avrebbe un'altezza di 5 metri inferiore a quella esistente. A novembre è stata convocata la conferenza di servizi. Siamo In attesa dei pareri. La parte di pregio è diversamente regolamentata e non è interessata dal progetto. La competenza è della Conferenza, non è previsto un passaggio in Consiglio». Chiude il question time l'interrogazione di Mauro Muscarà (M5s), che chiede come si pensa di tutelare la salute dei cittadini di via Liberti, a Certosa, dove è in corso l'installazione di un potente ripetitore telefonico. Muscarà: «questo tipo di smog non si sente e non si vede ma è altrettanto dannoso. Sono noti gli effetti. La zona è densamente popolata, c'è già un'antenna e i cittadini hanno chiesto di trovare un'altra soluzione». Risponde l’assessore Italo Porcile: «l'impianto normativo consente ai gestori, nel rispetto di procedure e limiti di legge, di procedere. Il Comune non ha gli strumenti per opporsi. Possiamo solo attivare gli strumenti previsti dal protocollo d'intesa con Municipi e Arpal. Abbiamo cercato la soluzione, ma il gestore non trova altri siti ugualmente validi. In altri casi, siamo riusciti a contrattare. Non possiamo impedire a un gestore che rispetta le leggi di installare i suoi impianti». Alle ore 15, il presidente Giorgio Guerello procede all’appello. Con 36 presenti, la seduta è valida. Viene approvato all'unanimità un ordine del giorno “fuori sacco”, che impegna sindaco e giunta ad attivarsi con Iren affinché, in tempi brevi, venga data continuità lavorativa ai dipendenti della cooperativa sociale Metis. Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede: delibera di Giunta: − Modifiche allo statuto dell’associazione “Festival della Scienza” Approvata con 30 voti favorevoli, 2 contrari: Lodi (Pd), Piana (Lega Nord) e 7 astenuti: Pdl, Fds, Lista Musso, Mazzei (Gruppo Misto), Villa (Pd). Viene anche concessa l'immediata eseguibilità. mozioni: − Riciclo fasce, terreni e boschi da parte del Comune, presentata da Guido Grillo (Pdl), che impegna sindaco e Giunta a fornire al Consiglio l’elenco dei terreni; riferire in commissione consiliare gli adempimenti svolti dalla Banca della Terra; elencare le iniziative promosse per cessione e gestione delle aree. Approvata con 31 voti a favore e 1 astenuto: Lodi (Pd). − Manifestazione “Family day”, presentata da Matteo Campora (Pdl), Franco De Benedictis (Gruppo Misto), Stefano Balleari, Lilli Lauro (entrambi Pdl), Alessio Piana (Lega Nord), Vittoria Musso, Pietro Salemi (entrambi Lista Musso), Salvatore Mazzei, Mario Baroni (entrambi Gruppo Misto), Paolo Repetto (Udc), Stefano Anzalone (Gruppo Misto) e Alfonso Gioia (Udc), che impegna sindaco e Giunta a prevedere la presenza del gonfalone del Comune di Genova alla manifestazione Family Day. Respinta con 9 voti a favore: Anzalone, Baroni, De Benedictis, Mazzei (tutti Gruppo Misto), Balleari, Campora (Pdl), Gioia (Udc), Piana (Lega Nord), Salemi (Lista Musso); 22 contrari: Boccaccio, Burlando, De Pietro, Muscarà, Putti (M5s), Bruno (Fds), Canepa, Farello, Pandolfo, Russo (Pd), Chessa, Pastorino (Sel), Comparini, Doria, Gibelli, Nicolella, Padovani, Pederzolli, Pignone (Lista Doria), Gozzi, Malatesta (Gruppo Misto), E. Musso (Lista Musso); 1 astenuto: Grillo (Pdl) e 5 presenti non votanti: Caratozzolo (Gruppo Misto), Guerello, Lodi, Vassallo, Villa (tutti del Pd). interpellanze: − Regolamento d’uso dei parchi storici, presentata da Antonio Bruno (Fds), che chiede per quale motivo il suddetto regolamento (approvato dalla Consulta del verde un anno fa) non sia ancora stato presentato in Consiglio comunale. Risponde l'assessore Italo Porcile: il documento passerà in giunta la settimana prossima, poi inizierà l'iter con i Municipi e il Consiglio comunale. − Progettazione stazioni Erzelli e Cornigliano, presentata da Guido Grillo (Pdl), che vuole sapere quali siano i tempi previsti per la progettazione definitiva. rinviata − Addebito costi idrici mercati rionali, presentata da Alessio Piana (Lega Nord), che domanda se non si ritenga opportuno rivedere il sistema vigente e prevedere che il pagamento dell’acqua venga corrisposto in funzione del consumo dimostrabile. Richiesta risposta scritta Il Consiglio comunale si conclude alle ore 19.23.
26 gennaio 2016
Ultimo aggiornamento: 26/01/2016
Comune di Genova  - Palazzo Tursi  -  Via Garibaldi 9  -  16124 Genova  | Numero Unico: 010.1010
Pec: comunegenova@postemailcertificata.it - C.F. / P. Iva 00856930102 
Questo sito è ottimizzato per Firefox, Chrome, Safari e versioni di Internet Explorer successive alla 8