Consiglio Comunale
seduta del 18 febbraio

Erzelli: parcheggi giornalieri a tariffa calmierata e 22 corse in più della linea 5 di Amt. In pagamento a febbraio la prima tranche dei progetti speciali della Polizia Municipale. L'impasse del cantiere infinito dei box di via Montezovetto troverà una soluzione al più presto con l'attuale ditta appaltatrice o con chi le subentrerà. L'accordo di indirizzo tra Enti su Valletta Cambiaso, ora al vaglio dell'avvocatura, verrà presto presentato in Consiglio. Grandi gli sforzi per fare sopravvivere il Carlo Felice: risparmi di gestione, fondo di risanamento degli Enti Lirici e un ricco cartellone di eventi

Testo Alternativo
Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

Il collegamento di mobilità pubblica con il parco scientifico e tecnologico degli Erzelli è il primo argomento della giornata, proposto da Alberto Pandolfo (Pd).
Pandolfo: oltre ai privati cittadini, ogni giorno 1.500 lavoratori si muovono verso gli Erzelli. È stato realizzato un posteggio a pagamento. Vorrei sapere qual è il piano del Comune sulla mobilità della zona.
Risponde l’assessore Anna Maria Dagnino: caso emblematico delle problematiche di trasporto che stiamo vivendo. Di fronte allo sviluppo di una realtà importante per la città, ci siamo trovati a dover gestire i trasporti da e per Erzelli. Ci sono 2 autobus. Non è stato possibile aumentare il servizio nelle ore di punta del bus per Sestri, perché si sarebbe dovuto aggiungere una vettura e la strada è troppo stretta. Si è scelto di potenziare l’orario della linea 5, con l’aggiunta di 22 corse. Dal monitoraggio non si nota un utilizzo intenso, specie nelle ore del potenziamento. Non c’è ancora, evidentemente, l’abitudine di utilizzare il mezzo pubblico, anche se è comodo perché garantisce il collegamento con la stazione. Parcheggi: uno libero, uno in struttura, di proprietà pubblica, affidato a Ght, con il rispetto della tariffa massima definita dal Comune. Attualmente 5 euro/giorno; in previsione abbonamenti convenzionati.


Anzalone (Stefano Gruppo Misto) e Lilli Lauro (Pdl) chiedono notizie sulle indennità tagliate alla polizia municipale.
Anzalone: la polizia municipale negli ultimi anni ha perso centinaia di unità, riduzione di veicoli, divise ecc. 1 milione 650 mila impiegate nel nuovo contratto. Che cosa si pensa di fare per dare risposte serie e concrete a questo delicato settore? Lauro: questa amministrazione ha tagliato incentivi e progetti. Tagli che significano la riduzione di uno stipendio troppo basso. Parlando con gli agenti si percepisce che non sono più motivati. Inutile parlare della “spending review”: lei, assessore, ha tagliato i festivi infrasettimanali. I vigili sono valutati sulla base delle contravvenzioni. L’art. 208 del codice della strada è chiaro: una percentuale delle multe deve essere destinato ai progetti dei vigili.
Risponde l’assessore Isabella Lanzone: la contrattazione integrativa sui progetti specifici ha visto l’impegno dell’amministrazione e delle organizzazioni sindacali a partire da maggio. La maggior parte dei progetti è stata mantenuta. La legge prevede una riduzione progressiva della parte premiale della retribuzione dei dipendenti. Il Comune non può integrare con fondi propri. La scelta del Comune è di destinare 2 milioni su circa 10 complessivi a progetti speciali. La quota maggiore è destinata ai vigili. Purtroppo la contrattazione a dicembre non si era ancora conclusa. Non è stato perciò possibile finanziare tutto. Alla fine, per i vigili ci sarà 1 milione 670 mila euro, mentre la previsione iniziale era di destinare circa 70-80 mila euro in più. La liquidazione dei progetti rimasti in sospeso è rimandata. A febbraio potrà essere liquidata la parte che è stata firmata da una parte dei sindacati. Quanto alle indennità, nel corso di questi anni erano state riviste perché non conformi al dettato contrattuale. Una parte dei fondi era stata spostata su progetti specifici. Il finanziamento è stato riversato nel fondo generale, per cui si capisce che l’intenzione non era di sottrarre fondi. Nei casi in cui il progetto era contrario alla normativa vigente, è stato rivisto o non ripresentato. Non risultano valutazioni sulla base delle contravvenzioni effettuate.

Il cantiere per box in via Monte Zovetto è il successivo argomento: i presentatori sono Pietro Salemi (Lista Musso), Lilli Lauro (Pdl), Alfonso Gioia (Udc), Edoardo Rixi (Lega Nord).
Salemi: chi abita nel quartiere non si sente tranquillo per molti problemi legati all’organizzazione del cantiere; i cittadini hanno pagato le aree blu e non ne possono usufruire; certo, l’impresa ha avuto un sovraccarico di spese per problemi geotecnici, Dubbio che non possa terminare i lavori. Lauro: doverose le risposte ai cittadini, che nella commissione di dicembre chiedevano risposte. Possibile aprire altri varchi per permettere agli abitanti di raggiungere meglio le loro abitazioni? I lavori saranno portati a termine? O si sceglierà di utilizzare la fideiussione dell’impresa per tappare il buco e fare finta che non sia successo niente? Gioia: leso il diritto alla salute dei cittadini: difficoltà per i soccorsi in ambulanza. Che cosa fa l’amministrazione? È stata presa in considerazione la possibilità di un’azione giudiziaria per tutelare i cittadini? Rixi: dal 2010 ci sono i cantieri della ditta Carena. Nel luglio 2013 Carena va in procedura fallimentare. Difficoltà nei soccorsi. Il corpo di una defunta è stato portato via con una carriola. I pompieri dicono di non poter intervenire, in caso di necessità, con idrovore. Vari problemi, tra cui tubature del gas a vista. Perché a Carena è stata data  una proroga di 6 mesi?
Risponde il vice sindaco Stefano Bernini: il Municipio Medio Levante sostenne quest’opera anche quando l’amministrazione genovese non era d’accordo. Rixi dovrebbe chiederne conto a chi all’epoca lo rappresentava sul territorio. Dopo i sopralluoghi, il Comune ha chiesto interventi urgenti a Carena, che ha risposto che la procedura in tribunale era già avviata e che perciò non poteva muoversi. Il Comune ha cercato altre soluzioni. Di certo non può intervenire direttamente in un cantiere aperto. Il 14 febbraio gli uffici comunali hanno intimato che si facesse un’immediata relazione sulla messa in sicurezza del cantiere e che si mettessero in atto gli interventi, in realtà poco onerosi, richiesti dai cittadini (spostamento di barriere, new jersey…) Mi auguro che Carena, che ha ancora qualche mese di tempo, riesca a risolvere, anche nell’interesse dei tanti lavoratori, i propri problemi. Altrimenti l’interlocutore sarà chi rileverà il cantiere.


Marianna Pederzolli (Lista Doria) Guido Grillo (Pdl) e Chessa (Sel) chiedono informazioni sullo stato del progetto Valletta Carbonara, dopo l’incontro tra Comune, Regione, Università e Istituto Brignole.
Pederzolli: è un’area verde splendida, che può essere palestra di buone pratiche. Possibili attività didattiche e culturali. Si sa che ci sono stati tavoli in cui gli enti interessati, Comune, Regione, Brignole, hanno affrontato il tema. Manca l’interlocutore associazione  Le Terre. Grillo: trasformare la valletta in uno spazio ricreativo, didattico, produttivo, è il progetto presentato da un’associazione. Non è sufficiente un 54 per trattare la materia ma è opportuna una commissione, con la partecipazione delle associazioni tra le quali quella che ha fatto la proposta. Chessa: la riqualificazione di questo buco verde, insieme a quello dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto, potrebbe essere un’occasione di rilancio degli spazi verdi della città.
Risponde ancora il vice sindaco Stefano Bernini: se il consiglio non è stato ancora investito è perché il percorso si è appena chiuso. Gli incontri che si sono tenuti hanno portato a un accordo di indirizzo con l’Università, sottoscritto da Brignole e Regione, per la definitiva sistemazione dei rapporti sull’area. Quando accordo di indirizzo sarà sottoscritto e approvato, il Comune sarà coinvolto per quanto riguarda il verde. Il testo dell’accordo è il  vaglio dell’avvocatura, nei prossimi giorni sarà sottoposto a giunta e consiglio.

Chiude il question time l’interrogazione presentata da Alfonso Gioia (Udc) sulla riunione tenuta dal commissario Pacor presso il ministero della Cultura.
Gioia: ad oggi non abbiamo mai menzionato le azioni che dovranno essere contenute nel piano industriale, per poter rilanciare il Carlo Felice. C’è preoccupazione da parte dei lavoratori e della cittadinanza.
Risponde il sindaco Marco Doria: gli incontri tra il sovrintendente e il commissario straordinario di Governo sono stati diversi: sono il tassello di un percorso avviato dalla legge, che prevede la redazione di un piano. Il 23 dicembre 2013 abbiamo ricevuto una circolare ministeriale con la quale siamo stati informati del fatto che era sufficiente inviare, il 9 gennaio al ministero, solo una bozza di piano. Il piano, condiviso dal commissario, indicava una serie di leve sulle quali agire (pensionamenti, trasferimenti ad altri rami della pubblica amministrazione, come previsto dalla legge, disdetta del contratto integrativo aziendale). Nella seduta della settimana scorsa, il cda ha approvato, il prospetto di bilancio 2014, che è coerente con la bozza di piano inviata al ministero e consente di accedere alla riscossione della prima tranche di finanziamenti Fus. Inoltre, c’è un cartellone di stagione in corso che è il più ricco degli ultimi anni, anche per l’apertura del teatro in occasione di eventi gratuiti. C’è un grande sforzo per far sopravvivere il teatro. Infine, è previsto uno stanziamento di 25 milioni per il risanamento degli enti lirici. Due fondazioni hanno già ricevuto 7 milioni complessivi; ne restano 18, di cui una parte verrà erogata al Carlo Felice. Questo finanziamento, che dovrebbe arrivare in primavera, aiuterà a diminuire il debito.Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno,

Al primo punto, le modifiche al regolamento del consiglio comunale.
Dopo un’articolata discussione, la conferenza capigruppo ha deciso di sospendere i lavori, con l’impegno di trovare una soluzione unanime rispetto al punto 54 del regolamento. Pertanto, la discussione viene rinviata alla conferenza capigruppo che verrà convocata per lunedì mattina.


Vengono quindi rinviate anche le due delibere di giunta:

- Adempimenti conseguenti alla deliberazione della giunta regionale n. 1280/2012 e correlato parere motivato n. 27 del 9 ottobre 2012, inerente alla valutazione ambientale strategica del progetto preliminare del Puc di Genova. Approvazione di documento di analisi delle prescrizioni regionali e ipotesi di  recepimento, con conseguente determinazione delle linee di indirizzo, per l’esame delle osservazioni relative al progetto preliminare del Piano Urbanistico Comunale, adottato con deliberazione del consiglio comunale n. 92 del 7 dicembre 2011, nonché delle linee d’indirizzo per l’ottemperanza alle prescrizioni regionali riguardanti la “Variante generale del settore abitativo – adeguamento del Puc ai sensi della legge regionale 38/2007, articolo 26”-, adottata con deliberazione del consiglio comunale n. 4/2011 e approvata con deliberazione del consiglio comunale n. 67/2011, espresse con deliberazione della giunta regionale n. 1369 del 16/11/2012, ai sensi dell’articolo 26, comma 4, lettera a) della legge regionale n. 38/2007 e successive modifiche e già parzialmente recepite con deliberazione del consiglio comunale n. 12 del 28/2/2013. Ulteriori determinazioni in merito al procedimento di approvazione del  Puc di  Genova.

- Approvazione dello schema di contratto per la costituzione e contestuale alienazione di diritto di superficie funzionale alla realizzazione del nuovo impianto di depurazione delle acque reflue a servizio della cosiddetta “area centrale genovese”


Il consiglio comunale si conclude alle ore 19.51
genova, 18 febbraio 2014
Ultimo aggiornamento: 19/02/2014
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