Consiglio Comunale
seduta del 18 marzo

Contro i recenti episodi di intolleranza sedi più adeguate e protette per i distretti sociali. Nessuna barriera architettonica tra i disabili e le urne elettorali. La fastidiosa processonaria che infesta i parchi presto debellata da Aster. Con Provincia e Regione pronto un piano del Comune per monitorare i forti odori di gas provenienti dal petrolchimico Iplom di Borzoli. Affrontate alcune problematiche legate alla realizzazione del Terzo Valico

Testo Alternativo
Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

In apertura, i gravi episodi di aggressione nei confronti di assistenti sociali dipendenti dal Comune di Genova. Ne parla Cristina Lodi (Pd):
Lodi: ogni atto di violenza deve essere condannato a prescindere dalla motivazione. Le violenze sugli operatori devono essere stigmatizzate; è urgente affrontare il problema della sicurezza degli operatori dei servizi sociali, che sono in prima linea. Specialmente nel momento attuale, in cui la mancanza di disponibilità genera mancanza di risposte, in cui la crisi delle famiglie è profonda ed è perciò molto difficile rispondere ai bisogni dell’utenza. Necessitano stanziamenti in bilancio e una riflessione generale sul tema.
Risponde l’assessore Emanuela Fracassi: dobbiamo dare una comunicazione corretta sui servizi offerti dal servizio sociale, per evitare che l’utenza abbia aspettative frustrate. In questo senso garantisco l’impegno del Comune. Bisogna anche considerare gli interventi del servizio sociale non sono fatti in autonomia, ma in concorso con altri enti, tra cui la Asl e la magistratura. Il servizio sociale non può essere lasciato solo a operare sul campo. Per questo solleciteremo una maggiore collaborazione tra enti. Occorre prendere atto del fatto che i servizi sociali territoriali sono servizi pubblici a cui accedono cittadini in stato di fragilità. Devono perciò essere protetti. È necessaria una riorganizzazione organizzativa e logistica, con la ricerca di sedi più adeguate e maggiormente protette.

Problemi nei seggi elettorali a causa delle barriere architettoniche: è il tema presentato da Mario Baroni (Gruppo Misto).
Baroni: è vero che nelle sedi elettorali ci sono seggi per disabili, ma per utilizzarli occorrono certificazioni che magari l’elettore non ha voglia di richiedere. Sono difficoltà inutili per un elettorato che già per altri motivi si sta disaffezionando. In una scuola elementare ci sono seggi su tre piani. Gli anziani che votano al terzo piano devono salire tre rampe di scale, con l’unico ausilio di alcune sedie sui pianerottoli per riposarsi tra una rampa e l’altra.
Risponde l’assessore Elena Fiorini: il Comune, anche prima che ci fossero norme in proposito, aveva iniziato a collocare seggi a piano terra. Secondo gli ultimi dati, le sezioni a piano terra erano 174, di cui 126 seggi per disabili, corrispondenti al 20% circa dei seggi. Per accedere al diritto c’è una procedura semplice: una domanda motivata dell’elettore, che non necessita di certificazione medica e che può essere presentata anche nel giorno stesso delle elezioni. È stato inoltre predisposto un servizio di trasporto su prenotazione, a cui collaborano cooperative sociali con personale formato per il trasporto disabili. Questo, se non erro, richiede certificazione, ma è un servizio di altro tipo. Abbiamo fatto ispezioni periodiche nelle scuole per individuare nuove sedi senza barriere, per predisporre rampe mobili e per collocare ausili come le sedie citate dal consigliere.


La disinfestazione della processionaria dai giardini pubblici, è l’argomento presentato da Lilli Lauro (Pdl).
Lauro: le mamme e i proprietari dei cani si preoccupano per la crescente infestazione da processionaria. Chiedo quale sia la posizione del Comune su questo problema.
Risponde l’assessore Valeria Garotta: la processionaria è un fenomeno naturale che, in seguito alle temperature particolarmente calde dell’inverno, ha assunto dimensioni imponenti. Vari nidi si sono aperti anzitempo, provocando la chiusura dei giardini di Villa Scassi. L’Aster ha la responsabilità della rimozione della processionaria. Ha adottato il metodo di avvelenare le foglie di cui le larve si cibano. Evidentemente le piante di Villa Scassi non erano state trattate di recente. Predisporremo un intervento.

Enrico Pignone (Lista Doria), Antonio Bruno (Fds), Gian Piero Pastorino (Sel), chiedono informazioni sulla situazione inquinamento Iplom.
Pignone: Borzoli è un quartiere particolare: Iplom, Scarpino, traffico dei camion. Negli ultimi anni si sono periodicamente manifestati problemi. Chiedo informazioni sulle cause dell’ultimo caso a Borzoli. Bruno: ogni tanto, per il forte odore di gas, si evacua la scuola. Arrivano i vigili del fuoco e l’odore diventa minimo. Bisogna tenere conto che l’azienda Iplom è a elevato rischio di inquinamento e procedere perché il rischio sia scongiurato. Pastorino: vorrei sapere se il Comune ha bussato alle porte della Iplom. Chi inquina con liquidi deve subito pagare multe; solo con le sanzioni si può obbligare il privato all’attenzione. Quegli odori possono essere causati anche da sostanze, come il benzene, nocive per la salute. Un’ordinanza prescriveva l’utilizzo di certi tipi di petrolio piuttosto che altri. Che fine ha fatto quell’ordinanza?
Risponde ancora l’assessore Valeria Garotta: l’ordinanza che chiedeva alla Iplom di non utilizzare più il petrolio kazako, la cui lavorazione produce odori particolarmente forti, è sempre valida. Quel petrolio non è più utilizzato. Quanto all’asilo nido, in realtà non è stato evacuato: per precauzione i bambini sono stati riuniti nell’ala più lontana dalle finestre da cui veniva l’odore. Rapidi accertamenti hanno subito escluso il rischio di esplosione. Si è trovato un piccolo guasto a una tubatura; forse è questa la causa dell’odore. Il 4 marzo c’è stato un ulteriore intervento, con la collaborazione dell’azienda. Abbiamo un reparto Ambiente che funziona, ma non è sufficiente, non riuscendo sempre a individuare le tracce dell’inquinamento. Perciò abbiamo interessato Provincia e Regione per la disposizione di un impianto di monitoraggio.

Chiude il question time l’interrogazione presentata da Paolo Putti, Stefano De Pietro, Mauro Muscarà, Emanuela Burlando e Andrea Boccaccio (tutti del M5S) sulle modalità degli espropri del terreno in via Ceresole (Trasta) per il Terzo valico.
Putti: ci troviamo di fronte a un soggetto incaricato di fare un lavoro di grandi proporzioni, che ha fatto un progetto su un’area diversa da quella realmente interessata. Ha progettato una strada che in realtà esiste già e ha scoperto all’improvviso di avere la necessità di espropriare un terreno. Con l’arroganza di chi sa di avere il potere conferito dalla legge obiettivo, ha sfrattato senza preavviso cittadini che per hobby coltivavano l’orto. Il giorno dopo i lavori sono stati fermati appena in tempo: stavano iniziando gli scavi sopra un oleodotto.
Risponde il vice sindaco Stefano Bernini: un proprietario ha rifiutato l’assistenza del Comune nel rapporto con l’organizzazione dei lavori. È stata la proprietà a omettere di avvertire l’affittuario. Il Comune, in assenza di un contratto scritto che sancisca il diritto dell’inquilino a coltivare, non può intervenire in suo favore. Quanto all’oleodotto, le condotte devono essere segnalate da paletti a cura della proprietà dell’impianto. Se il segnale non c’è, la responsabilità è di quest’ultima.Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno.

Tre delibere di giunta:

- Progetto preliminare presentato dalla Porto Pegli S.r.l., relativo alla realizzazione di una struttura dedicata alla nautica da diporto nell’area compresa fra il Castelluccio e il Risveglio di Pegli. Verifica di adeguabilità conseguente alla seduta della conferenza di servizi in data 6 dicembre 2012, in considerazione dei mutamenti intervenuti nel quadro pianificatorio di riferimento. Parere del Comune di Genova

L’approvazione arriva con voti 28 favorevoli (maggioranza, Udc, Lista Musso) e 10 astenuti (Pdl, Lega Nord, M5S). Viene anche concessa l’immediata eseguibilità.

- Preventivo assenso ex articolo 59 comma 2 lettera A) della legge regionale 36/1997 e successive modifiche per la promozione di una modifica in itinere al progetto preliminare di P.U.C. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 92/2011, finalizzato ad allineare la cartografia al piano di bacino del torrente Bisagno e contestuale approvazione di variante edilizia del progetto di impianti sportivi su area di proprietà comunale in località Sant’Antonino, presentato ai sensi dell’articolo 153 del decreto legislativo 163/06 (project financing), approvato con determinazione dirigenziale n. 2011/118.18.0./127

La delibera viene approvata all’unanimità con 32 voti favorevoli, e anche l’immediata eseguibilità viene accordata con voto unanime.

- Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio in merito all’esecuzione della sentenza n. 2249/13 emanata dal Tribunale di Genova a seguito della causa promossa dalla signora Anna Carossino, relativa ai danni provocati dalla rottura dello scarico di una caditoia stradale in via alla Soria a Genova Crevari

Anche questa pratica viene approvata con 21 voti a favore (maggioranza, Lista Musso, De Pietro - M5S) e 10 astenuti (Udc, Pdl, Muscarà, Putti, Boccaccio, Burlando – M5S). Viene anche concessa l’immediata eseguibilità.

A seguire, una mozione di Lilli Lauro (Pdl) sui criteri e agevolazioni dell’iscrizione negli istituti scolastici, che viene approvata all’unanimità con 26 voti favorevoli.

Chiude i lavori l’interpellanza presentata da Franco De Benedictis (Gruppo Misto) sul recupero del Forte di San Martino.
De Benedictis: cosa si intende fare per i forti cittadini, che sono in stato di abbandono?
Risponde l’assessore Valeria Garotta: è in corso un tavolo con sovrintendenza e demanio relativamente a un progetto, per il conferimento al Comune della proprietà di alcuni forti (Begato, Sperone e Puin) che verranno restituiti ai genovesi, ma con una proposta di attività al loro interno. In questo modo potremo fermare il degrado di queste strutture, che pensiamo abbiano una grossa potenzialità turistica. Anche i francesi stanno sfruttando i loro forti in questo senso. A Begato, pensiamo di realizzare una residenza alberghiera, con caratteristica di dimora storica, mentre gli spazi  a pianterreno ospiteranno attività artigianali e artistiche sul tema della sostenibilità. Sperone potrebbe avere altre vocazioni e Puin potrebbe essere utilizzato come rifugio, essendo raggiungibile solo a piedi.



Il consiglio comunale si conclude alle ore 17.34.
18 marzo 2014
Ultimo aggiornamento: 08/05/2014
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