Consiglio Comunale
seduta del 3 dicembre

Interrogazioni a risposta immediata: ricollocati i lavoratori della Royal Caribbean; pagamento Imu: nasce un call center; gli aumenti della Tarsu decisi dal Governo, che si aggirano intorno al 70 e il 90%, verranno illustrati alle categorie interessate. Il presidente Guerello commemora lo scomparso senatore Ricci e ricorda le 7 vittime di Prato 

Testo Alternativo
Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

Royal Caribbean: trasferimento sede di Genova e tutela dei posti di lavoro, è il primo argomento del question time. A presentarlo sono Matteo Campora e Lilli Lauro (entrambi Pdl).
Campora: il Comune, certo, non è socio dell’azienda, tuttavia vorrei sapere se si è attivato, se ha potuto informarsi. Lauro: sono preoccupata per la fuga delle aziende. Cosa si pensa di fare per rendere Genova più appetibile?
Risponde l’assessore Francesco Oddone: ho parlato con il direttore generale di Royal Caribbean, Giovanni Rotondo, che ha informato di un allontanamento temporaneo delle crociere Rc dal Mediterraneo. Potrebbe esserci un’inversione di tendenza nel 2015, Genova però diventerebbe luogo di transito e non d’imbarco. Qui c’è troppa concorrenza (Costa, Msc) e poi Civitavecchia e Venezia sono preferibili perché Roma e Venezia sono le mete preferite degli americani. Genova però dovrebbe rimanere la base principale. Per i lavoratori è previsto un percorso di uscita e di ricollocazione, in atto per 5 dipendenti su 10.

Simone Farello (Pd), Enrico Pignone (Lista Doria), Guido Grillo (Pdl) e Enrico Musso (aggiunto in conferenza capigruppo) chiedono aggiornamenti e chiarimenti in merito alle aliquote Imu 2013.
Farello: a luglio e agosto già si intuiva che non fosse scontato il recupero dell’aliquota del 2013, ma non si poteva immaginare che il governo non avrebbe rimborsato nemmeno il 2012. Chiedo che l’amministrazione impieghi risorse per fare chiarezza e rendere evidente che nel 2013 si pagherà comunque meno che nel 2012. Pignone: Utilizzare tutti gli strumenti, tra cui il sito del Comune. La trasparenza è una priorità. Dare indicazioni su quello che sta accadendo. Grillo: il nostro Comune in controtendenza: quando si sapeva che l’Imu sarebbe stata abolita, ha alzato l’aliquota. I revisori dei conti avevano già avvertito del rischio. Musso: confusione dovuta soprattutto al palleggio di responsabilità tra Governo e Comuni. Già in agosto mi ero stupito della posizione del Comune di Genova, che poneva come entrata certa questa quota Imu. Poi è chiaro che il Governo non potrebbe rimborsare più del 4 per mille  a cui tanti comuni si sono attenuti.

Risponde l’assessore Francesco Miceli: la normativa prevede che i comuni possano variare le aliquote anche dopo l’inizio dell’esercizio. Questa possibilità è utilizzata da Genova come da tante altre amministrazioni. A luglio urgeva approvare il bilancio e uscire dall’esercizio provvisorio, per l’urgenza di questioni come quella dell’Amt. Un mese dopo, il 31 agosto, il Governo approvava il rinvio della rata dell’Imu, rimandando a dopo decisioni definitive. Il recente decreto stabilisce il rimborso ai Comuni per il 60%. Situazione attuale: durissima presa di posizione dei sindaci e di diversi esponenti politici. Non si comprende come il Governo possa abolire una tassa e poi pretenderne il pagamento. La norma interessa, anche per poche decine di euro, 4 milioni di cittadini. Quasi tutti, non essendo in grado di fare i calcoli, dovranno rivolgersi a consulenti. Le possibili modifiche nella legge di stabilità non saranno esecutive prima dei termini stabiliti. Il Comune si occupa costantemente dell’informazione ai cittadini, attraverso il sito. Presto sarà attivato un call center.

Alfonso Gioia (Udc), Gian Piero Pastorino (Sel), Guido Grillo (Pdl), Stefano Anzalone e Franco De Benedictis (entrambi del Gruppo Misto) chiedono invece chiarimenti sull’aumento della Tares per le attività commerciali.
Gioia: la nuova tassa sarà pagata da tutti coloro che possiedono un locale atto a produrre rifiuti, secondo il principio europeo “chi inquina paga”. Non è chiaro il criterio: secondo il peso o come? Difficile la pesatura: facilmente ci si baserà su una presunzione. Preoccupanti previsioni di Confcommercio: aumenti, secondo i generi, dal 300 all’800 per cento. Non è necessario aumentare le tariffe, stando alle indicazioni di “Sviluppo Genova”. Pastorino: il principio giusto produci di paghi di più non tiene conto degli incassi. Un fiorista di Staglieno produce molti più rifiuti, con fatturato molto più elevato, di uno di Voltri. Propongo un tavolo di concertazione con le categorie. Grillo: sentire in commissione con urgenza le associazioni di categoria. Anzalone: è vero che gli aumenti sono dell’ordine di quelli riportati dai giornali? Qual è la verità? Quale lo stato dell’arte? Paolo  Repetto (Udc): ricorda gli aumenti previsti per la Tarsu
Risponde ancora l’assessore Francesco Miceli: la stampa non sempre riporta correttamente le questioni, specialmente in riferimento al territorio, dove ci sono diversificazioni. Le categorie d’utenza sono stabilite da decreto presidenziale secondo la tipologia dell’attività e la quantità media di rifiuti prodotti. Divisione in 30 categorie; per ognuna sono previsti coefficienti, attraverso cui si stabiliscono un minimo e un massimo per la tariffa. Il precedente regime esigeva la copertura totale di costi del servizio. Il regime transitorio permetteva di applicare correttivi che attenuassero l’impatto. Oggi la legge non lo consente più: il Comune non può più farlo e ha utilizzato tutti i correttivi disponibili. Gli aumenti in definitiva sono tra il 70 e il 90%. Il sindaco ha già ricevuto i rappresentanti delle categorie. Domani li incontreremo.

l presidente del consiglio comunale Giorgio Guerello propone un minuto di raccoglimento per commemorare la figura del senatore Raimondo Ricci, scomparso pochi giorni fa all’età di 93 anni, e per onorare i sette lavoratori cinesi morti nel rogo di Prato.

"Raimondo Ricci - ha sottilineato Giorgio Guerello - è stato consigliere comunale a Genova dal 1961 al 1976, figura simbolo della nostra città, avvocato, politico e partigiano, Ricci ha conosciuto l’orrore della deportazione nel lager di Mauthausen. Dal 2009 al 2011 è stato presidente nazionale dell'ANPI e, fino alla sua morte è stato presidente dell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea".

"Voglio anche ricordare - ha proseguito il presidente del Consiglio Comunale - i sette lavoratori cinesi che hanno perso la vita nel terribile rogo di Prato. E’ una tragedia aggravata dal fatto che quelle persone vivevano, come ha sottolineato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in condizione di insostenibile illegalità e sfruttamento, nella totale violazione delle leggi italiane, ma anche dei diritti fondamentali dei lavoratori".

Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno.

Al primo punto, la situazione del Teatro Carlo Felice e stato in generale della cultura nella nostra città

Il sindaco Marco Doria illustra la situazione finanziaria della Fondazione Carlo Felice, tenendo conto dell’avvenuta conversione in legge del decreto per la cultura e le fondazioni liriche, che ha modificato il quadro delle previsioni rispetto a quello che la Fondazione aveva potuto considerare a inizio 2013.
La Fondazione Carlo Felice, con circa 16 milioni di debito, non costituisce la situazione più pesante tra i teatro lirici italiani ma purtroppo non fa eccezione. L’ammontare complessivo del debito del sistema lirico si aggira sui 350 milioni. Per due anni l’applicazione dei contratti di solidarietà hanno consentito la sopravvivenza della Fondazione. La massa debitoria in tre anni è scesa da 19,5 milioni a 16,5. Anche per il 2013 il consiglio di amministrazione, chiamato ad approvare un preventivo in equilibrio, anche per poter accedere ai finanziamenti del Fus, ha evitato ipotesi di entrata che non sarebbero state realistiche mentre ha puntato sul contenimento dei costi attraverso il prolungamento dei contratti di solidarietà. L’accordo sindacale, sottoscritto da quattro organizzazioni dei dipendenti, non è stato però sottoposto a referendum e non ha quindi trovato applicazione. Le spese del 2013 ammonteranno a 22-23 milioni, malgrado una andamento assolutamente positivo dei ricavi da botteghino (circa 3,5 milioni) e nonostante qualche apprezzabile risultato nella sponsorizzazione. Nel frattempo il quadro normativo è mutato. La nuova legge riguarda gli enti lirici attualmente commissariati e quelli che “non possono far fronte a debiti esigibili da parte di terzi”.
La Fondazione Carlo Felice, aderirà alle procedure della legge, dovrà elaborare e presentare al commissario straordinario un piano di risanamento per raggiungere l’equilibrio entro un triennio e potrà così accedere ai finanziamenti che sono destinati alla ristrutturazione del debito. Il piano – ha sottolineato il sindaco – deve prevedere una serie di provvedimenti. L’amministrazione dovrà indicare interventi sull’organico, calcolato al 31 dicembre 2012, con possibilità di riduzione fino al 50% del personale amministrativo e tecnico e di una razionalizzazione del personale artistico. La legge prevede l’accesso al prepensionamento in base a requisiti “pre-Fornero” e percorsi di ricollocazione, finora non definiti, in altre strutture del Ministero dei beni culturali. Inoltre, la legge impone la disdetta dei contratti integrativi.
Infine, per quanto riguarda l’eventuale conferimento di beni da parte del Comune, il sindaco ha precisato che la questione è sicuramente all’attenzione della Fondazione e dell’amministrazione comunale, ma qualsiasi decisione al riguardo dovrà essere discussa e approvata dal consiglio comunale.





E’ poi la volta di un ordine del giorno “fuori sacco” proposto dal M5S, sulla valorizzazione e la promozione del made in Italy agroalimentare. Il documento viene approvato all’unanimità.

Chiude i lavori la designazione di due consiglieri ai sensi dell’articolo 3 dello statuto della Consulta dello Sport.
La votazione avviene tramite schede. Vengono eletti Claudio Villa (Pd) con 14 voti e Mauro Muscarà (M5S) con 13 voti.

Guido Grillo (Pdl) ottiene, invece, 8 voti.



Il consiglio comunale si conclude alle ore 18.05

 
3 dicembre 2013
Ultimo aggiornamento: 04/12/2013
Comune di Genova  - Palazzo Tursi  -  Via Garibaldi 9  -  16124 Genova  | Numero Unico: 010.1010
Pec: comunegenova@postemailcertificata.it - C.F. / P. Iva 00856930102 
Questo sito è ottimizzato per Firefox, Chrome, Safari e versioni di Internet Explorer successive alla 8