Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.
Al primo posto, le impalcature presenti da anni in largo Giardino. A chiedere notizie in merito sono Franco De Benedictis (Gruppo Misto) ed Edoardo Rixi (Lega Nord).
De Benedictis: questa impalcatura appartiene alla tipologia dei cantieri fantasma, quelli che aprono un giorno, poi dopo poco sospendono i lavori. L’impalcatura era stata messa per evitare la caduta di materiali sui passanti. I lavori però non sono stati fatti. Rixi si domanda anche quali spese sostenga il Comune per tenere impalcature ferme per anni.
Risponde l’assessore Gianni Crivello: quella di largo Giardino è una situazione di degrado sotto esame dal 2009. Il degrado riguarda il muro. Nel 2010 sono stati eseguiti uno studio e un’analisi dei costi. Situazione aggravata per il danno provocato da un mezzo in transito, con intervento dei VVFF. Parere positivo della Sovrintendenza, c’è la sostenibilità, nei primi mesi del 2014 partiranno i lavori.
Lo stato di degrado e di totale abbandono dell’ex albergo/ristorante Marinella, sulla passeggiata di Nervi è l’argomento proposto da Mario Baroni (Gruppo Misto).
Baroni: ho più volte chiesto informazioni, l’ultima volta mi hanno risposto che l’immobile è di proprietà del Demanio marittimo, perciò non si può fare niente. Ultimamente è diventato un dormitorio abusivo. Il problema deve essere risolto: si tratta di uno scempio, in una zona di pregio come Nervi.
Risponde l’assessore Francesco Miceli: la società Marinella srl, già decaduta, è ora fallita. La custodia dell’immobile è affidata al curatore. Il 31 ottobre è avvenuto un sopralluogo. Non individuati danneggiamenti recenti; probabili accessi temporanei. Con le procedure del demanio è stata avviata una gara; sono sei i soggetti interessati alla concessione, che sosterranno le spese degli interventi. La situazione è quindi prossima alla soluzione.
L’interpellanza di Vittoria Musso (Lista Musso) e Guido Grillo (Pdl) riguarda la richiesta formulata dalla giunta al ministero dell’Interno di aumentare il numero relativo all’accoglienza dei migranti.
Musso: certe problematiche si dovrebbe discutere in consiglio prima che sui giornali. Solidarietà e comprensione per questa povera gente, ma il Comune forse fa il passo più lungo della gamba, accollandosi quasi 3 milioni di euro all’anno Grillo: 70 richiedenti asilo alloggiati dal Comune, che si è detto disposto a ospitarne 140. Il costo salirebbe a 2 milioni 700 mila euro. Vorrei conoscere il dettaglio dei costi
Risponde l’assessore Paola Dameri: disponibile ad approfondire in commissione. Ospitate 70 persone più 12 minori. Genova in risposta alle sollecitazioni del ministero ha offerto ulteriori 39 posti, per un totale di 109. Siamo sotto alle specifiche indicate dal ministero in base alla popolazione. Il 10 % del costo complessivo è dato dall’uso di immobili comunali e dall’impiego di personale comunale. L’intervento offre lavoro al terzo settore
Clizia Nicolella (Lista Doria) parla dell’area Carmagnani e del possibile ridisegno della mobilità di Multedo.
Nicolella: quali sono le prospettive rispetto alla delocalizzazione di Carmagnani-Superba, e come questa cosa influenzerà la viabilità di Multedo?
Risponde il vice sindaco Stefano Bernini: nessuna novità rispetto alla delocalizzazione di Carmagnani/Superba. Siamo ancora alla fase interlocutoria con Autorità Portuale; continua la ricerca di un sito alternativo e ci auguriamo che si riesca a chiudere al più presto la partita. Il piano regolatore vigente prevede un disegno di viabilità che colleghi il casello autostradale con l’area sottostante, attraverso Carmagnani. Ma il tracciato sarebbe passato anche attraverso l’area di Villa Rostan, protetto dalla Sovrintendenza. Nel piano adottato recentemente non c’è un disegno preciso di viabilità, ma pensiamo di proporre alcune ipotesi di viabilità, che consentano la valorizzazione del Parco di Villa Rostan e la possibilità di collegare via Cassanello con la viabilità dell’Aurelia.
Depuratori di Genova: ancora due impianti fuori legge. Ad affermarlo è Guido Grillo (Pdl).
Grillo: Molti depuratori, in Liguria e a Genova, non soddisfano gli standard europei. Se entro il 2015 non saranno messi a norma, scatteranno le sanzioni. Il rischio è che a pagare siano i cittadini con le bollette, perché lo Stato si rivarrà sulle Regioni, che a loro volta chiameranno in causa in comuni. Gli impianti di Sestri Ponente, di Darsena e di via Rolla a Cornigliano non sono a norma. Burlando ha convocato Ato e sindaci dei comuni liguri, dichiarando che non si chiederanno proroghe alla scadenza fissata dalla UE. A che punto siamo per la messa a norma dei nostri depuratori?
Risponde l’assessore Valeria Garotta: i depuratori del Comune di Genova sono tutti funzionanti e a norma. Altri Comuni, in Liguria, dovranno adeguarsi entro il 2015. Per quanto riguarda il depuratore di Sestri, abbiamo realizzato una condotta sottomarina delle acque trattate; lo stesso intervento è in corso sul depuratore di Darsena, che comunque è già a norma. Gli altri depuratori sono già dotati della condotta di scarico sottomarina; pertanto il Comune di Genova, per quanto riguarda la depurazione delle acque, non corre il rischio di sanzioni comunitarie.
Per finire, un articolo 55. L’assessore Francesco Oddone informerà il consiglio sul parere espresso dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, relativo alla delibera di consiglio comunale 42 del 16 luglio 2013.
Oddone: L’Autorità ritiene che la nostra decisione integri una violazione dei principi a tutela della concorrenza, in contrasto con le norme di liberalizzazione introdotti dal Governo. Il nostro piano prevedeva alcuni parametri improntati ad un miglioramento della qualità dell’offerta: l’aumento del limite minimo a 60mq per la zona del centro storico, le distanze tra un esercizio e l’altro. Il parere dell’Autorità, va nella direzione di una estrema liberalizzazione, senza alcuna possibilità di intervento delle civiche amministrazioni. Cosa che, su un atro versante ha visto la diffusione delle slot machine e delle sale da gioco. Noi vogliamo un governo del territorio, che non turbi la concorrenza ma controlli la qualità e la quantità dell’offerta. In questo modo viene meno un ruolo minimo di regolazione da parte del soggetto pubblico. Abbiamo tempo sino al 2 dicembre per rispondere, ora siamo in fase di analisi e di valutazione. Dopo di che, qualora non fosse soddisfatta dalla nostra risposta, l’Autorità avrà 30 giorni per impugnare il nostro piano presso il Tar del Lazio.
Si apre poi un dibattito con l’intervento di un consigliere per gruppo.
Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che comprende due delibere di giunta e tre mozioni.
Apre i lavori la delibera sul riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio in merito all'esecuzione della sentenza emanata dal Tribunale di Genova a seguito della causa promossa dall'impresa Astaldi S.p.A., in relazione alle riserve avanzate nel corso dell'appalto per la realizzazione del deviatore del torrente Fereggiano.
La delibera viene approvata con 18 voti a favore e 12 astenuti (Lista Musso, M5S, Pdl). Viene concessa l’immediata eseguibilità, con voto unanime.
Si passa poi a discutere il riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio in merito all'esecuzione della sentenza, emessa dal Tribunale di Genova a seguito della causa promossa dall'impresa Gambino Emilio Costruzioni S.r.l., per la mancata approvazione del progetto esecutivo e la mancata realizzazione di un centro di produzione artistica nell’area ex Ilva Cerusa a Voltri.
Documento approvato con 15 voti favorevoli e 15 astenuti (Anzalone, Udc, Pdl, M5S. Lista Musso). Viene anche concessa l’immediata eseguibilità, con voto unanime.
E’ poi la volta delle mozioni:
Protocollo d'intesa con associazioni su chiusura attività in caso di allerta meteo, presentata da Stefano Balleari (Pdl), Mario Baroni (Gruppo Misto), Matteo Campora (Pdl), Alfonso Gioia (Udc), Guido Grillo (Pdl), Lilli Lauro (Pdl), Vittoria Musso (Lista Musso), Paolo Repetto (Udc), Edoardo Rixi (Lega Nord), Pietro Salemi (Lista Musso).
Grillo: proponiamo che la giunta, per emanare disposizioni più chiare e precise, sottoscriva un protocollo di intesa con le associazioni di commercio e artigianato per le norme da adottare in caso di allerta 1 e 2. Inoltre proponiamo di valutare l’erogazione di un sostegno finanziario, oppure l’esonero dalle tasse comunali, per le attività che abbiano subito consistenti danni alluvionali.
Farello: il rapporto che istituiamo tra il giusto livello di precauzione e le esigenze di una città che deve continuare a vivere quando ciò è possibile, è cosa molto difficile. E’ opportuno un approfondimento in commissione consiliare.
Grillo: sono d’accordo a convocare un’apposita commissione consiliare.
Risponde l’assessore Gianni Crivello: condivido quanto espresso.
La pratica viene quindi rinviata in commissione.
Problematiche linee ferroviarie liguri, presentata da Edoardo Rixi (Lega Nord)
Rixi: chiedo di approvare questa mozione per dare una spinta ad un servizio strategico per l’area genovese. Dobbiamo avere voce in capitolo sulla qualità del servizio ferroviario: se il trasporto pendolare diminuisce, abbiamo un problema perché si incrementa quello privato. Chiedo una politica tariffaria adeguata per continuare ad investire sul trasporto pubblico e a non ridurre i convogli sull’area metropolitana genovese.
Dagnino: la mozione è condivisibile. Tra l’altro, in queste ultime settimane si è aperto l’ulteriore problema della linea Genova- Acqui che è utilizzata soprattutto da pendolari che lavorano a Genova.
La mozione viene approvata all’unanimità, con 32 voti a favore
Raccolta differenziata in cassonetti con chiave elettronica, presentata da Pietro Salemi (Lista Musso)
Salemi: sulla raccolta differenziata si deve fare di più e meglio. A Genova non abbiamo raggiunto la soglia prevista del 65%, ma ci siamo fermati alla metà. Con una buona raccolta di rifiuti si può riuscire a pagare meno tasse, oltre ad avere città più pulite e migliore educazione civica. Ottima la sperimentazione dei cassonetti cosiddetti intelligenti, che sono stati posizionati a Quarto.
Risponde l’assessore Valeria Garotta: il piano di Amiu, presentato lo scorso anno, per il 2013 prevedeva di chiudere al 35%, per riuscire nel 2016 ad arrivare al 50%. Il piano prevede di puntare sul riposizionamento dei cassonetti, a cominciare dalle frazioni secche. Oggi siamo al 34%, in linea con le previsioni. Recuperiamo risorse dall’indifferenziato per rimpinguare il servizio della raccolta differenziata, perché appaltare a terzi sarebbe costoso. Nei quartieri del levante dove abbiamo introdotto i cassonetti intelligenti abbiamo fortemente incrementato la raccolta differenziata, ora la sperimentazione è anche al Biscione. Vogliamo portare avanti questo metodo e stiamo ragionando su come proporlo negli altri quartieri.
Anche quest’ultimo documento viene approvato, con 23 SI’e 8 astenuti (M5S, Fds, Sel).
Il consiglio comunale si conclude alle ore 17.33.
Al primo posto, le impalcature presenti da anni in largo Giardino. A chiedere notizie in merito sono Franco De Benedictis (Gruppo Misto) ed Edoardo Rixi (Lega Nord).
De Benedictis: questa impalcatura appartiene alla tipologia dei cantieri fantasma, quelli che aprono un giorno, poi dopo poco sospendono i lavori. L’impalcatura era stata messa per evitare la caduta di materiali sui passanti. I lavori però non sono stati fatti. Rixi si domanda anche quali spese sostenga il Comune per tenere impalcature ferme per anni.
Risponde l’assessore Gianni Crivello: quella di largo Giardino è una situazione di degrado sotto esame dal 2009. Il degrado riguarda il muro. Nel 2010 sono stati eseguiti uno studio e un’analisi dei costi. Situazione aggravata per il danno provocato da un mezzo in transito, con intervento dei VVFF. Parere positivo della Sovrintendenza, c’è la sostenibilità, nei primi mesi del 2014 partiranno i lavori.
Lo stato di degrado e di totale abbandono dell’ex albergo/ristorante Marinella, sulla passeggiata di Nervi è l’argomento proposto da Mario Baroni (Gruppo Misto).
Baroni: ho più volte chiesto informazioni, l’ultima volta mi hanno risposto che l’immobile è di proprietà del Demanio marittimo, perciò non si può fare niente. Ultimamente è diventato un dormitorio abusivo. Il problema deve essere risolto: si tratta di uno scempio, in una zona di pregio come Nervi.
Risponde l’assessore Francesco Miceli: la società Marinella srl, già decaduta, è ora fallita. La custodia dell’immobile è affidata al curatore. Il 31 ottobre è avvenuto un sopralluogo. Non individuati danneggiamenti recenti; probabili accessi temporanei. Con le procedure del demanio è stata avviata una gara; sono sei i soggetti interessati alla concessione, che sosterranno le spese degli interventi. La situazione è quindi prossima alla soluzione.
L’interpellanza di Vittoria Musso (Lista Musso) e Guido Grillo (Pdl) riguarda la richiesta formulata dalla giunta al ministero dell’Interno di aumentare il numero relativo all’accoglienza dei migranti.
Musso: certe problematiche si dovrebbe discutere in consiglio prima che sui giornali. Solidarietà e comprensione per questa povera gente, ma il Comune forse fa il passo più lungo della gamba, accollandosi quasi 3 milioni di euro all’anno Grillo: 70 richiedenti asilo alloggiati dal Comune, che si è detto disposto a ospitarne 140. Il costo salirebbe a 2 milioni 700 mila euro. Vorrei conoscere il dettaglio dei costi
Risponde l’assessore Paola Dameri: disponibile ad approfondire in commissione. Ospitate 70 persone più 12 minori. Genova in risposta alle sollecitazioni del ministero ha offerto ulteriori 39 posti, per un totale di 109. Siamo sotto alle specifiche indicate dal ministero in base alla popolazione. Il 10 % del costo complessivo è dato dall’uso di immobili comunali e dall’impiego di personale comunale. L’intervento offre lavoro al terzo settore
Clizia Nicolella (Lista Doria) parla dell’area Carmagnani e del possibile ridisegno della mobilità di Multedo.
Nicolella: quali sono le prospettive rispetto alla delocalizzazione di Carmagnani-Superba, e come questa cosa influenzerà la viabilità di Multedo?
Risponde il vice sindaco Stefano Bernini: nessuna novità rispetto alla delocalizzazione di Carmagnani/Superba. Siamo ancora alla fase interlocutoria con Autorità Portuale; continua la ricerca di un sito alternativo e ci auguriamo che si riesca a chiudere al più presto la partita. Il piano regolatore vigente prevede un disegno di viabilità che colleghi il casello autostradale con l’area sottostante, attraverso Carmagnani. Ma il tracciato sarebbe passato anche attraverso l’area di Villa Rostan, protetto dalla Sovrintendenza. Nel piano adottato recentemente non c’è un disegno preciso di viabilità, ma pensiamo di proporre alcune ipotesi di viabilità, che consentano la valorizzazione del Parco di Villa Rostan e la possibilità di collegare via Cassanello con la viabilità dell’Aurelia.
Depuratori di Genova: ancora due impianti fuori legge. Ad affermarlo è Guido Grillo (Pdl).
Grillo: Molti depuratori, in Liguria e a Genova, non soddisfano gli standard europei. Se entro il 2015 non saranno messi a norma, scatteranno le sanzioni. Il rischio è che a pagare siano i cittadini con le bollette, perché lo Stato si rivarrà sulle Regioni, che a loro volta chiameranno in causa in comuni. Gli impianti di Sestri Ponente, di Darsena e di via Rolla a Cornigliano non sono a norma. Burlando ha convocato Ato e sindaci dei comuni liguri, dichiarando che non si chiederanno proroghe alla scadenza fissata dalla UE. A che punto siamo per la messa a norma dei nostri depuratori?
Risponde l’assessore Valeria Garotta: i depuratori del Comune di Genova sono tutti funzionanti e a norma. Altri Comuni, in Liguria, dovranno adeguarsi entro il 2015. Per quanto riguarda il depuratore di Sestri, abbiamo realizzato una condotta sottomarina delle acque trattate; lo stesso intervento è in corso sul depuratore di Darsena, che comunque è già a norma. Gli altri depuratori sono già dotati della condotta di scarico sottomarina; pertanto il Comune di Genova, per quanto riguarda la depurazione delle acque, non corre il rischio di sanzioni comunitarie.
Per finire, un articolo 55. L’assessore Francesco Oddone informerà il consiglio sul parere espresso dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, relativo alla delibera di consiglio comunale 42 del 16 luglio 2013.
Oddone: L’Autorità ritiene che la nostra decisione integri una violazione dei principi a tutela della concorrenza, in contrasto con le norme di liberalizzazione introdotti dal Governo. Il nostro piano prevedeva alcuni parametri improntati ad un miglioramento della qualità dell’offerta: l’aumento del limite minimo a 60mq per la zona del centro storico, le distanze tra un esercizio e l’altro. Il parere dell’Autorità, va nella direzione di una estrema liberalizzazione, senza alcuna possibilità di intervento delle civiche amministrazioni. Cosa che, su un atro versante ha visto la diffusione delle slot machine e delle sale da gioco. Noi vogliamo un governo del territorio, che non turbi la concorrenza ma controlli la qualità e la quantità dell’offerta. In questo modo viene meno un ruolo minimo di regolazione da parte del soggetto pubblico. Abbiamo tempo sino al 2 dicembre per rispondere, ora siamo in fase di analisi e di valutazione. Dopo di che, qualora non fosse soddisfatta dalla nostra risposta, l’Autorità avrà 30 giorni per impugnare il nostro piano presso il Tar del Lazio.
Si apre poi un dibattito con l’intervento di un consigliere per gruppo.
Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che comprende due delibere di giunta e tre mozioni.
Apre i lavori la delibera sul riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio in merito all'esecuzione della sentenza emanata dal Tribunale di Genova a seguito della causa promossa dall'impresa Astaldi S.p.A., in relazione alle riserve avanzate nel corso dell'appalto per la realizzazione del deviatore del torrente Fereggiano.
La delibera viene approvata con 18 voti a favore e 12 astenuti (Lista Musso, M5S, Pdl). Viene concessa l’immediata eseguibilità, con voto unanime.
Si passa poi a discutere il riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio in merito all'esecuzione della sentenza, emessa dal Tribunale di Genova a seguito della causa promossa dall'impresa Gambino Emilio Costruzioni S.r.l., per la mancata approvazione del progetto esecutivo e la mancata realizzazione di un centro di produzione artistica nell’area ex Ilva Cerusa a Voltri.
Documento approvato con 15 voti favorevoli e 15 astenuti (Anzalone, Udc, Pdl, M5S. Lista Musso). Viene anche concessa l’immediata eseguibilità, con voto unanime.
E’ poi la volta delle mozioni:
Protocollo d'intesa con associazioni su chiusura attività in caso di allerta meteo, presentata da Stefano Balleari (Pdl), Mario Baroni (Gruppo Misto), Matteo Campora (Pdl), Alfonso Gioia (Udc), Guido Grillo (Pdl), Lilli Lauro (Pdl), Vittoria Musso (Lista Musso), Paolo Repetto (Udc), Edoardo Rixi (Lega Nord), Pietro Salemi (Lista Musso).
Grillo: proponiamo che la giunta, per emanare disposizioni più chiare e precise, sottoscriva un protocollo di intesa con le associazioni di commercio e artigianato per le norme da adottare in caso di allerta 1 e 2. Inoltre proponiamo di valutare l’erogazione di un sostegno finanziario, oppure l’esonero dalle tasse comunali, per le attività che abbiano subito consistenti danni alluvionali.
Farello: il rapporto che istituiamo tra il giusto livello di precauzione e le esigenze di una città che deve continuare a vivere quando ciò è possibile, è cosa molto difficile. E’ opportuno un approfondimento in commissione consiliare.
Grillo: sono d’accordo a convocare un’apposita commissione consiliare.
Risponde l’assessore Gianni Crivello: condivido quanto espresso.
La pratica viene quindi rinviata in commissione.
Problematiche linee ferroviarie liguri, presentata da Edoardo Rixi (Lega Nord)
Rixi: chiedo di approvare questa mozione per dare una spinta ad un servizio strategico per l’area genovese. Dobbiamo avere voce in capitolo sulla qualità del servizio ferroviario: se il trasporto pendolare diminuisce, abbiamo un problema perché si incrementa quello privato. Chiedo una politica tariffaria adeguata per continuare ad investire sul trasporto pubblico e a non ridurre i convogli sull’area metropolitana genovese.
Dagnino: la mozione è condivisibile. Tra l’altro, in queste ultime settimane si è aperto l’ulteriore problema della linea Genova- Acqui che è utilizzata soprattutto da pendolari che lavorano a Genova.
La mozione viene approvata all’unanimità, con 32 voti a favore
Raccolta differenziata in cassonetti con chiave elettronica, presentata da Pietro Salemi (Lista Musso)
Salemi: sulla raccolta differenziata si deve fare di più e meglio. A Genova non abbiamo raggiunto la soglia prevista del 65%, ma ci siamo fermati alla metà. Con una buona raccolta di rifiuti si può riuscire a pagare meno tasse, oltre ad avere città più pulite e migliore educazione civica. Ottima la sperimentazione dei cassonetti cosiddetti intelligenti, che sono stati posizionati a Quarto.
Risponde l’assessore Valeria Garotta: il piano di Amiu, presentato lo scorso anno, per il 2013 prevedeva di chiudere al 35%, per riuscire nel 2016 ad arrivare al 50%. Il piano prevede di puntare sul riposizionamento dei cassonetti, a cominciare dalle frazioni secche. Oggi siamo al 34%, in linea con le previsioni. Recuperiamo risorse dall’indifferenziato per rimpinguare il servizio della raccolta differenziata, perché appaltare a terzi sarebbe costoso. Nei quartieri del levante dove abbiamo introdotto i cassonetti intelligenti abbiamo fortemente incrementato la raccolta differenziata, ora la sperimentazione è anche al Biscione. Vogliamo portare avanti questo metodo e stiamo ragionando su come proporlo negli altri quartieri.
Anche quest’ultimo documento viene approvato, con 23 SI’e 8 astenuti (M5S, Fds, Sel).
Il consiglio comunale si conclude alle ore 17.33.