La seduta di oggi non prevede la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.
I lavori iniziano pertanto alle ore 15, con un’espressione di sentimenti di Andrea Boccaccio (M5S) rispetto alla vicenda della governance di Iren. In particolare, il consigliere chiede spiegazioni al sindaco sulla nomina, e la successiva rescissione, del contratto dell’ex amministratore delegato Nicola De Sanctis.
Sullo stesso tema, intervengono anche i consiglieri Bruno (FdS), Rixi (Lega Nord), Musso (Lista Musso) e Lauro (Pdl).
Risponde il sindaco Marco Doria: sono state sollevate questioni rilevanti, ma ho riscontrato alcune inesattezze. Iren è quotata in Borsa e il Comune possiede il 17% delle azioni di quest’azienda: il 34% appartiene, infatti, a Fsu “Sviluppo Utilities”, finanziaria partecipata a metà tra i Comuni di Genova e Torino. Quindi, rispetto a Iren, il Comune di Genova è un azionista significativo ma non controlla l’azienda. Quando sono diventato sindaco, mi sono impegnato con gli altri azionisti a riformare lo statuto per renderlo rispondente a quello delle società quotate in Borsa. Il nuovo statuto sostituisce il precedente che era assolutamente inadeguato per una spa con le caratteristiche di Iren. Infatti, il vecchio statuto era l’emblema di una costruzione politica territoriale, che il nuovo statuto ha eliminato. Rivendico questa operazione, così come rivendico di aver scelto, non una persona, ma una procedura di selezione del nuovo amministratore delegato. Dopo la modifica statutaria, bisognava scegliere chi dovesse occupare cariche nel cda. L’ad doveva essere scelto fuori da logiche di lottizzazione politico territoriale e in base ad un processo affidato a specialisti. Non sono stato io a vagliare i curricula. L’ad è stato individuato da Stuart & Spencer, primaria società di selezionatori di manager, all’interno di una rosa di candidature. In pole position è stato indicato l’ingegner De Sanctis, scelta che, tra l’altro, rispetto agli altri parametri indicati dagli azionisti, comportava un compenso inferiore. Tale scelta è stata quindi condivisa dagli azionisti. Personalmente ho sempre difeso il rispetto rigoroso di una procedura trasparente.
In seguito, al vertice del gruppo Iren (le cui performance, in questo anno e mezzo, non sono state peggiori rispetto a quelle delle altre aziende del settore) si sono creati attriti che rendevano difficile la gestione del top management. Ci si è quindi trovati di fronte a un bivio: si potevano trovare forme di composizione (percorso che si è rivelato impraticabile) oppure era necessario cambiare l’ad. Il nuovo amministratore delegato, Massimiliano Bianco, è stato scelto con un’analoga procedura trasparente e non influenzata dalla politica.
Questa amministrazione comunale non ha mai indicato una sola persona, che dovesse essere promossa o salire di grado in aziende controllate dal Comune o nelle quali il Comune fosse azionista.
Si passa poi alla discussione del seguente ordine del giorno:
Delibera di giunta:
Autorizzazione alla stipula di una convenzione con la Regione Liguria per il rinnovo della collaborazione tra i due enti in attuazione del progetto istituzionale “Liguria in rete”, che viene approvata con 22 voti a favore (maggioranza e Udc), 5 contrari (M5S), 7 astenuti (Mazzei del Gruppo Misto, Pdl, Lista Musso). L’immediata eseguibilità viene accordata con voto unanime.
Mozioni:
Concorso internazionale di idee su aree Fiera di Genova
presentata da Pietro Salemi (Lista Musso), Andrea Boccaccio, Stefano De Pietro, Mauro Muscarà (M5S), Enrico Musso, Vittoria Musso (Lista Musso) e Paolo Putti (M5S), che impegna sindaco e giunta ad indire un concorso internazionale di idee per il riutilizzo dell’area della Fiera, prevedendo che le proposte vengano consegnate entro tre mesi dal bando e contengano: l’indicazione dettagliata della volumetria complessiva, il piano di fattibilità economica, le difformità con l’attuale norma urbanistica di salvaguardia e le indicazioni delle eventuali modifiche da apportare al Puc in corso di approvazione.
Il documento viene respinto con 12 voti favorevoli (Lista Musso, Udc, M5S, Pdl), 16 voti contrari (maggioranza) e 3 astenuti (Bruno-Fds, Villa-Pd e De Benedictis-Gruppo Misto).
Campagna informativa su tariffe speedy e mercatale
presentata da Paolo Putti, Andrea Boccaccio, Emanuela Burlando, Stefano De Pietro e Mauro Muscarà (M5S), che impegna sindaco e giunta a chiedere a Genova Parcheggi:
- di impostare una campagna informativa sulle tariffe speedy e mercatale, attraverso cartelli da inserire nei mercati e nei negozi delle zone cittadine dove è in vigore questo sistema, e di realizzare un pannello informativo per il parchimetro
- Realizzare in logo dell’iniziativa
La mozione viene approvata all’unanimità, con 30 voti a favore.
Utilizzo incassi Genova Parcheggi periodo emergenza alluvionale e fattibilità sistema blocco tassametri a distanza
presentata da Paolo Putti, Andrea Boccaccio, Emanuela Burlando, Stefano De Pietro e Mauro Muscarà (M5S), che impegna sindaco e giunta ad indirizzare gli incassi di Genova Parcheggi, per i giorni interessati dalla sospensiva di pagamento, alle spese di gestione e ripristino dell’emergenza alluvionale dell’ottobre scorso e a dare disposizione di studiare la fattibilità di un sistema di blocco dei tassametri a distanza, per poter rispondere con efficacia alle ordinanze di sospensione del pagamento per successive occasioni.
L’ultima mozione viene respinta con 7 voti a favore (M5S, Baroni, Mazzei entrambi del Gruppo Misto), 19 contrari (maggioranza, Anzalone-Gruppo Misto, Gioia-Udc) e 4 astenuti (Pdl, De Benedictis-Gruppo Misto).
Il consiglio comunale si conclude alle ore 17.
I lavori iniziano pertanto alle ore 15, con un’espressione di sentimenti di Andrea Boccaccio (M5S) rispetto alla vicenda della governance di Iren. In particolare, il consigliere chiede spiegazioni al sindaco sulla nomina, e la successiva rescissione, del contratto dell’ex amministratore delegato Nicola De Sanctis.
Sullo stesso tema, intervengono anche i consiglieri Bruno (FdS), Rixi (Lega Nord), Musso (Lista Musso) e Lauro (Pdl).
Risponde il sindaco Marco Doria: sono state sollevate questioni rilevanti, ma ho riscontrato alcune inesattezze. Iren è quotata in Borsa e il Comune possiede il 17% delle azioni di quest’azienda: il 34% appartiene, infatti, a Fsu “Sviluppo Utilities”, finanziaria partecipata a metà tra i Comuni di Genova e Torino. Quindi, rispetto a Iren, il Comune di Genova è un azionista significativo ma non controlla l’azienda. Quando sono diventato sindaco, mi sono impegnato con gli altri azionisti a riformare lo statuto per renderlo rispondente a quello delle società quotate in Borsa. Il nuovo statuto sostituisce il precedente che era assolutamente inadeguato per una spa con le caratteristiche di Iren. Infatti, il vecchio statuto era l’emblema di una costruzione politica territoriale, che il nuovo statuto ha eliminato. Rivendico questa operazione, così come rivendico di aver scelto, non una persona, ma una procedura di selezione del nuovo amministratore delegato. Dopo la modifica statutaria, bisognava scegliere chi dovesse occupare cariche nel cda. L’ad doveva essere scelto fuori da logiche di lottizzazione politico territoriale e in base ad un processo affidato a specialisti. Non sono stato io a vagliare i curricula. L’ad è stato individuato da Stuart & Spencer, primaria società di selezionatori di manager, all’interno di una rosa di candidature. In pole position è stato indicato l’ingegner De Sanctis, scelta che, tra l’altro, rispetto agli altri parametri indicati dagli azionisti, comportava un compenso inferiore. Tale scelta è stata quindi condivisa dagli azionisti. Personalmente ho sempre difeso il rispetto rigoroso di una procedura trasparente.
In seguito, al vertice del gruppo Iren (le cui performance, in questo anno e mezzo, non sono state peggiori rispetto a quelle delle altre aziende del settore) si sono creati attriti che rendevano difficile la gestione del top management. Ci si è quindi trovati di fronte a un bivio: si potevano trovare forme di composizione (percorso che si è rivelato impraticabile) oppure era necessario cambiare l’ad. Il nuovo amministratore delegato, Massimiliano Bianco, è stato scelto con un’analoga procedura trasparente e non influenzata dalla politica.
Questa amministrazione comunale non ha mai indicato una sola persona, che dovesse essere promossa o salire di grado in aziende controllate dal Comune o nelle quali il Comune fosse azionista.
Si passa poi alla discussione del seguente ordine del giorno:
Delibera di giunta:
Autorizzazione alla stipula di una convenzione con la Regione Liguria per il rinnovo della collaborazione tra i due enti in attuazione del progetto istituzionale “Liguria in rete”, che viene approvata con 22 voti a favore (maggioranza e Udc), 5 contrari (M5S), 7 astenuti (Mazzei del Gruppo Misto, Pdl, Lista Musso). L’immediata eseguibilità viene accordata con voto unanime.
Mozioni:
Concorso internazionale di idee su aree Fiera di Genova
presentata da Pietro Salemi (Lista Musso), Andrea Boccaccio, Stefano De Pietro, Mauro Muscarà (M5S), Enrico Musso, Vittoria Musso (Lista Musso) e Paolo Putti (M5S), che impegna sindaco e giunta ad indire un concorso internazionale di idee per il riutilizzo dell’area della Fiera, prevedendo che le proposte vengano consegnate entro tre mesi dal bando e contengano: l’indicazione dettagliata della volumetria complessiva, il piano di fattibilità economica, le difformità con l’attuale norma urbanistica di salvaguardia e le indicazioni delle eventuali modifiche da apportare al Puc in corso di approvazione.
Il documento viene respinto con 12 voti favorevoli (Lista Musso, Udc, M5S, Pdl), 16 voti contrari (maggioranza) e 3 astenuti (Bruno-Fds, Villa-Pd e De Benedictis-Gruppo Misto).
Campagna informativa su tariffe speedy e mercatale
presentata da Paolo Putti, Andrea Boccaccio, Emanuela Burlando, Stefano De Pietro e Mauro Muscarà (M5S), che impegna sindaco e giunta a chiedere a Genova Parcheggi:
- di impostare una campagna informativa sulle tariffe speedy e mercatale, attraverso cartelli da inserire nei mercati e nei negozi delle zone cittadine dove è in vigore questo sistema, e di realizzare un pannello informativo per il parchimetro
- Realizzare in logo dell’iniziativa
La mozione viene approvata all’unanimità, con 30 voti a favore.
Utilizzo incassi Genova Parcheggi periodo emergenza alluvionale e fattibilità sistema blocco tassametri a distanza
presentata da Paolo Putti, Andrea Boccaccio, Emanuela Burlando, Stefano De Pietro e Mauro Muscarà (M5S), che impegna sindaco e giunta ad indirizzare gli incassi di Genova Parcheggi, per i giorni interessati dalla sospensiva di pagamento, alle spese di gestione e ripristino dell’emergenza alluvionale dell’ottobre scorso e a dare disposizione di studiare la fattibilità di un sistema di blocco dei tassametri a distanza, per poter rispondere con efficacia alle ordinanze di sospensione del pagamento per successive occasioni.
L’ultima mozione viene respinta con 7 voti a favore (M5S, Baroni, Mazzei entrambi del Gruppo Misto), 19 contrari (maggioranza, Anzalone-Gruppo Misto, Gioia-Udc) e 4 astenuti (Pdl, De Benedictis-Gruppo Misto).
Il consiglio comunale si conclude alle ore 17.