Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.
Simone Farello (Pd), Andrea Boccaccio (M5s), Stefano Anzalone e Gianpaolo Malatesta (entrambi Gruppo Misto) chiedono in che modo il Comune intenda intervenire rispetto alla situazione dei lavoratori di Kavo Promedi di Nervi.
Boccaccio: «la situazione della Kavo Promedi è molto grave. Non è accettabile che un’azienda multinazionale spedisca guardie armate a riprendere gli strumenti di lavoro senza, come pare, alcun accordo con le rappresentanze sindacali. Siamo vicini ai lavoratori e all’amministrazione se questa, come sembra, è vicina ai lavoratori».
Anzalone: «come ladri sono andati nottetempo a smantellare l’azienda. Se alcuni lavoratori non se ne fossero accorti, non si sarebbe neanche saputo. Com’è possibile che un’azienda si comporti così con la città che l’ha ospitata, con i lavoratori che hanno contribuito alla sua crescita? Quali sono le iniziative della Giunta che, meritoriamente, ha subito manifestato vicinanza ai lavoratori?».
Malatesta: «con una comunicazione spedita il venerdì pomeriggio, che non poteva arrivare in tempo ai dipendenti, si è proceduto nella notte, utilizzando maestranze straniere e guardie armate e cercando di togliere a Genova un suo patrimonio. Si danneggia non solo la città, nel suo tessuto produttivo, ma anche e gravemente sedici lavoratori a tempo indeterminato e sei interinali. Un danno gravissimo, perché la perdita del lavoro è una delle disgrazie più grandi che possano capitare».
Farello: «in una città in cui si è trovata una possibilità di mediazione su Ilva, un’azione del genere è preoccupante: sarà questa la nuova strategia delle aziende? In questa città deve avvenire un ripensamento; bene hanno fatto Comune e Regione a intervenire, bisognerà chiedere conto di questi fatti a Confindustria, chiedere che assuma una posizione netta. Bisogna che anche gli imprenditori capiscano di avere un ruolo sociale: non si può chiedere l’aiuto pubblico e poi scappare di notte».
Risponde l’assessore Emanuele Piazza: «quello che è successo è molto grave. Sono arrivato sul posto intorno alle 16 di sabato. Le procedure sono state irregolari. Stavano impacchettando i materiali per imbarcarsi su camion polacchi, con destinazione extraterritoriale. Grazie anche all’appoggio della polizia e di Confindustria, alle 18 l’azienda, che pretendeva l’appoggio della polizia per sgombrare, ha deciso di riportare i materiali all’interno dello stabile. Abbiamo bloccato questa azione irregolare, sostenuta da un avvocato milanese e da un manager tedesco. Abbiamo preso appuntamento per il lunedì mattina e abbiamo lasciato a sindacati e azienda la trattativa. Abbiamo fatto presente che per l’indennizzo dei lavoratori bisognerà tenere conto anche di quanto accaduto. Le procedure sono state forzate e sono perciò venute meno le tutele. Gli imprenditori genovesi sono intervenuti positivamente. Abbiamo spiegato al manager che probabilmente era stato male informato, forse dagli avvocati milanesi, sul tessuto economico di Genova. Manterremo il controllo sul tavolo, saremo presenti».
Tempi previsti per la manutenzione straordinaria della piscina Nico Sapio e del campo sportivo Branega, già inseriti nel Piano triennale. A chiederlo è Matteo Campora (Pdl).
Campora: «nel 2014 un emendamento prevedeva la destinazione di 460 mila euro per la piscina e per il campo. A questo punto, i denari ci sono? Parte del finanziamento veniva dalla Regione. Sono disponibili o bisogna attivarsi?».
Risponde l’assessore Gianni Crivello: «si tratta di due situazioni completamente diverse. La più semplice è il campo Branega, che ha già il concessionario. Si sono sanate le questioni incerte e da un anno ci siamo incontrati con il Municipio. Una parte del capitale è stata anticipate dalla società sportiva, per cui il campo è attualmente attivo. Sono necessari spogliatoi e altre opere; manca il finanziamento della Regione, ma ci sono accordi per provvedere con un intervento coordinato tra vari enti. Quanto alla Nico Sapio, dopo un incontro pubblico con i cittadini si era arrivati a concordare un intervento di ristrutturazione dei campi sportivi adiacenti e uno di trasformazione della piscina, modificandone parzialmente l’uso. C’è un progetto pronto, che sarà formalizzato tra pochi giorni e per cui si avvierà il confronto».
Una lettera aperta e indirizzata all’amministrazione dalla UAAR (Unione Atei, Agnostici, Razionalisti) segnala alcuni ostacoli (scarsa pubblicizzazione, eccessiva tariffazione) alla diffusione dell’uso della sala del commiato. Quali provvedimenti si potrebbero adottare? Si può estendere la fruizione della struttura? È il tema proposto da Clizia Nicolella (Lista Doria).
Nicolella «chiedo alla giunta con quali modalità si possano superare questi problemi».
Risponde l’assessore Elena Fiorini: «le condizioni di utilizzo del tempio laico sono reperibili sul sito del Comune. Dall’insediamento di questa amministrazione l’uso è aumentato, di anno in anno, del 20%. La tariffa è di 154 euro e comprende l’ausilio di un tecnico per l’uso di impianti. Nell’ultimo anno c’è stata una cerimonia ogni 3 giorni. Siamo disponibili a collaborare con le associazioni».
Alla luce della nuova norma come si intende procedere per attrezzare la città di portaceneri? Lo chiede Vittoria Musso (Lista Musso).
V. Musso: «condivido le norme introdotte dal disegno di legge Green economy. Da forte fumatrice ho visto, però, che i portacenere per strada sono pochi. A Milano hanno trovato un sistema migliore, qui c’è una placchetta sopra un cestino della spazzatura, per spegnere il mozzicone che poi (magari spento male) va a finire nel cestino, che spesso prende fuoco».
Risponde l’assessore Italo Porcile: «la città è, secondo me, abbastanza attrezzata già dal 2008. I contenitori distribuiti in strada, in vari formati, sono circa 2.500. Prima di fare nuovi acquisti, voglio controllare che davvero la dotazione sia insufficiente. Bisogna prima informare correttamente la popolazione, educare, esercitare controlli. In seguito si potrà valutare la necessità».
Franco De Benedictis (Gruppo Misto) lamenta il problema dei parcheggi selvaggi in corso Mentana. Quando i marciapiedi verranno restituiti ai pedoni?
De Benedictis: «le persone anziane che vogliono fare una passeggiata sono impedite. Non si può obbligare la gente a scendere dal marciapiede per camminare sotto casa. Si potrebbe per esempio passare dalla disposizione a pettine, a quella parallela alla carreggiata».
Risponde l’assessore Anna Dagnino: «in corso Mentana furono tracciati stalli di Blu Area che occupavano parte dei marciapiedi, riprendendo una disposizione già esistente con le righe bianche. Parti della strada sono state poi sistemate; se l’automobilista posteggia correttamente, lo spazio sul marciapiede è sufficiente. Cambiare la disposizione, come da lei proposto, con il passaggio dalla disposizione a pettine a quella normale comporterebbe una perdita del 40 per cento dei posti, in una zona che già ne scarseggia».
Chiarimenti sull’ eventuale spostamento del mercato delle stoffe a Sestri Ponente. Li chiede Lilli Lauro (Pdl).
Lauro: «non dobbiamo dimenticare che c’è il mercato del Ferro. Spostare il mercato delle merci varie significa tener conto anche dei commercianti del Ferro, per rilanciare tutta l’attività».
Risponde l’assessore Emanuele Piazza: «stiamo lavorando separatamente sulle due questioni. Il mercato del Ferro ha un finanziamento a parte. Secondo noi bisognerebbe far funzionare la piazza superiore, per aumentare la fruizione da parte della popolazione. Si sta perfezionando la concessione, per 12 anni, dello spazio superiore a “Happy Days”, una ludoteca. I genitori potrebbero lasciare i figli a personale qualificato e andare al piano di sotto a fare acquisti. Nello spazio inferiore ci sono continuamente bandi di apertura per occupazione anche temporanea».
Alle ore 15, il presidente Giorgio Guerello procede all’appello. Con 34 presenti, la seduta è valida.
Come concordato in riunione capigruppo, l’assessore allo Sviluppo economico Emanuele Piazza relaziona l’aula su quanto avvenuto mercoledì scorso, nell’incontro a Roma sulla situazione di Ilva. «La riunione al ministero dello Sviluppo economico, alla quale ha partecipato il viceministro Teresa Bellanova, è stato un momento di chiarezza in una vicenda molto complessa. In particolare, nel processo di vendita del gruppo Ilva, il governo ha indicato come esigenza fondamentale l’individuazione di un soggetto industriale in grado di promuovere lo sviluppo del gruppo nel suo insieme e la garanzia dei livelli occupazionali. Queste sono le priorità che guideranno il governo in questa operazione. Parallelamente, si è anche chiarito un altro punto rilevante: l’accordo di programma oggi in vigore. Il suo contenuto è il punto di partenza comune per gli sviluppi di questa delicata fase; ovviamente governo e istituzioni locali dovranno confrontarsi col nuovo proprietario. Sul reddito si è ribadito lo sforzo del governo nell’applicazione dell’emendamento al decreto Ilva per i contratti di solidarietà, che sono stati incrementati dal 60 al 70 per cento per creare omogeneità di trattamento tra i lavoratori di tutto il gruppo. Inoltre, sarà attivato un tavolo tecnico di confronto tra governo ed enti locali per utilizzare i fondi della Società per Cornigliano per i lavori di pubblica utilità. Il momento di Ilva è di grande attesa – ha concluso Piazza - perché dalla sua vendita dipenderà il futuro del gruppo».
Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede:
una delibera di Giunta:
- Parere del Comune di Genova sul Piano di Sviluppo Aeroportuale – aggiornato in ottemperanza alle prescrizioni del decreto VIA 6919/2002 - dell’aeroporto di Genova, nell’ambito del procedimento di conformità urbanistica ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. n. 383/1994 e S.M.I.
Approvazione dello schema di assetto urbanistico dell’area di intervento n. 10 “Aeroporto“ del piano territoriale di coordinamento degli insediamenti produttivi dell’area centrale ligure
Approvata con voti 20 favorevoli: Chessa (Sel), Gozzi, Malatesta (entrambi Gruppo Misto), Grillo (Pdl), Pd, Lista Doria, Lista Musso, 7 contrari: M5s, Fds, Pastorino (Sel) e 9 astenuti: Anzalone, Caratozzolo, De Benedictis, Mazzei (tutti Gruppo Misto), Balleari, Campora, Lauro (tutti Pdl), Lega Nord, Udc
tre mozioni:
- Sicurezza urbana e miglioramento servizi controllo territorio e legalità, presentata da Pietro Salemi (Lista Musso), che impegna sindaco e Giunta ad intensificare gli interventi in merito, per quanto di propria competenza.
Approvata all’unanimità con 34 voti favorevoli.
- Pale eoliche da insediarsi sul territorio genovese, presentata da Guido Grillo (Pdl), che impegna sindaco e Giunta ad inserire questo obiettivo nel Piano triennale 2015/2017.
Rinviata in commissione consiliare
- "Accordo di pianificazione ambito territoriale Fiera-Kennedy" e destinazione d'uso permanente Palasport, presentata da Guido Grillo (Pdl), che impegna sindaco e Giunta a relazionare sul tema in commissione consiliare e in Consiglio comunale.
Respinta con voti 15 contrari: Pd, Lista Doria, Caratozzolo, Gozzi, Malatesta (tutti del Gruppo Misto), Chessa (Sel), 13 favorevoli: M5s, Pdl, Lista Musso, Lega Nord, Pastorino (Sel) e 6 astenuti: Anzalone, De Benedictis, Mazzei (tutti Gruppo Misto), Udc, Villa (Pd).
due interpellanze:
- Regolamentazione orario apertura sale da gioco, presentata da Clizia Nicolella (Lista Doria), che chiede quali provvedimenti si intendano adottare in merito.
Risponde l’assessore Elena Fiorini: la giurisprudenza amministrativa ha detto che non è competenza del Consiglio comunale ma del sindaco. Abbiamo cercato di intervenire sui gangli del fenomeno, il tema fondamentale è la evasività del gioco sul nostro territorio, molto diffuso anche in tabaccherie, bar etc, fatto molto pericolosa specialmente per anziani e giovani. Abbiamo svolto attività di controllo sulle sale e sui punti di offerta del gioco e abbiamo fatto uno screening che ha portato a un numero elevato di sanzioni. Non abbiamo accantonato il tema, cerchiamo di portare a piena efficacia il nostro regolamento
- Presenza amianto scavi terzo valico, presentata da Antonio Bruno (Fds), che chiede se non sia opportuno che il Comune ritiri la disponibilità all’uso dei materiali di cava per il Terzo valico; che l’amministrazione si attivi con Arpal e Asl 3 per la pubblicizzazione dei dati disponibili e chieda l’accesso a sigmap, sito di Italferr al quale Cociv deve comunicare i dati di tutte le analisi che esegue; che il protocollo predisposto da Cociv venga reso pubblico e discusso in Consiglio comunale.
Risposta scritta
Il Consiglio comunale si conclude alle ore 16.50.
Simone Farello (Pd), Andrea Boccaccio (M5s), Stefano Anzalone e Gianpaolo Malatesta (entrambi Gruppo Misto) chiedono in che modo il Comune intenda intervenire rispetto alla situazione dei lavoratori di Kavo Promedi di Nervi.
Boccaccio: «la situazione della Kavo Promedi è molto grave. Non è accettabile che un’azienda multinazionale spedisca guardie armate a riprendere gli strumenti di lavoro senza, come pare, alcun accordo con le rappresentanze sindacali. Siamo vicini ai lavoratori e all’amministrazione se questa, come sembra, è vicina ai lavoratori».
Anzalone: «come ladri sono andati nottetempo a smantellare l’azienda. Se alcuni lavoratori non se ne fossero accorti, non si sarebbe neanche saputo. Com’è possibile che un’azienda si comporti così con la città che l’ha ospitata, con i lavoratori che hanno contribuito alla sua crescita? Quali sono le iniziative della Giunta che, meritoriamente, ha subito manifestato vicinanza ai lavoratori?».
Malatesta: «con una comunicazione spedita il venerdì pomeriggio, che non poteva arrivare in tempo ai dipendenti, si è proceduto nella notte, utilizzando maestranze straniere e guardie armate e cercando di togliere a Genova un suo patrimonio. Si danneggia non solo la città, nel suo tessuto produttivo, ma anche e gravemente sedici lavoratori a tempo indeterminato e sei interinali. Un danno gravissimo, perché la perdita del lavoro è una delle disgrazie più grandi che possano capitare».
Farello: «in una città in cui si è trovata una possibilità di mediazione su Ilva, un’azione del genere è preoccupante: sarà questa la nuova strategia delle aziende? In questa città deve avvenire un ripensamento; bene hanno fatto Comune e Regione a intervenire, bisognerà chiedere conto di questi fatti a Confindustria, chiedere che assuma una posizione netta. Bisogna che anche gli imprenditori capiscano di avere un ruolo sociale: non si può chiedere l’aiuto pubblico e poi scappare di notte».
Risponde l’assessore Emanuele Piazza: «quello che è successo è molto grave. Sono arrivato sul posto intorno alle 16 di sabato. Le procedure sono state irregolari. Stavano impacchettando i materiali per imbarcarsi su camion polacchi, con destinazione extraterritoriale. Grazie anche all’appoggio della polizia e di Confindustria, alle 18 l’azienda, che pretendeva l’appoggio della polizia per sgombrare, ha deciso di riportare i materiali all’interno dello stabile. Abbiamo bloccato questa azione irregolare, sostenuta da un avvocato milanese e da un manager tedesco. Abbiamo preso appuntamento per il lunedì mattina e abbiamo lasciato a sindacati e azienda la trattativa. Abbiamo fatto presente che per l’indennizzo dei lavoratori bisognerà tenere conto anche di quanto accaduto. Le procedure sono state forzate e sono perciò venute meno le tutele. Gli imprenditori genovesi sono intervenuti positivamente. Abbiamo spiegato al manager che probabilmente era stato male informato, forse dagli avvocati milanesi, sul tessuto economico di Genova. Manterremo il controllo sul tavolo, saremo presenti».
Tempi previsti per la manutenzione straordinaria della piscina Nico Sapio e del campo sportivo Branega, già inseriti nel Piano triennale. A chiederlo è Matteo Campora (Pdl).
Campora: «nel 2014 un emendamento prevedeva la destinazione di 460 mila euro per la piscina e per il campo. A questo punto, i denari ci sono? Parte del finanziamento veniva dalla Regione. Sono disponibili o bisogna attivarsi?».
Risponde l’assessore Gianni Crivello: «si tratta di due situazioni completamente diverse. La più semplice è il campo Branega, che ha già il concessionario. Si sono sanate le questioni incerte e da un anno ci siamo incontrati con il Municipio. Una parte del capitale è stata anticipate dalla società sportiva, per cui il campo è attualmente attivo. Sono necessari spogliatoi e altre opere; manca il finanziamento della Regione, ma ci sono accordi per provvedere con un intervento coordinato tra vari enti. Quanto alla Nico Sapio, dopo un incontro pubblico con i cittadini si era arrivati a concordare un intervento di ristrutturazione dei campi sportivi adiacenti e uno di trasformazione della piscina, modificandone parzialmente l’uso. C’è un progetto pronto, che sarà formalizzato tra pochi giorni e per cui si avvierà il confronto».
Una lettera aperta e indirizzata all’amministrazione dalla UAAR (Unione Atei, Agnostici, Razionalisti) segnala alcuni ostacoli (scarsa pubblicizzazione, eccessiva tariffazione) alla diffusione dell’uso della sala del commiato. Quali provvedimenti si potrebbero adottare? Si può estendere la fruizione della struttura? È il tema proposto da Clizia Nicolella (Lista Doria).
Nicolella «chiedo alla giunta con quali modalità si possano superare questi problemi».
Risponde l’assessore Elena Fiorini: «le condizioni di utilizzo del tempio laico sono reperibili sul sito del Comune. Dall’insediamento di questa amministrazione l’uso è aumentato, di anno in anno, del 20%. La tariffa è di 154 euro e comprende l’ausilio di un tecnico per l’uso di impianti. Nell’ultimo anno c’è stata una cerimonia ogni 3 giorni. Siamo disponibili a collaborare con le associazioni».
Alla luce della nuova norma come si intende procedere per attrezzare la città di portaceneri? Lo chiede Vittoria Musso (Lista Musso).
V. Musso: «condivido le norme introdotte dal disegno di legge Green economy. Da forte fumatrice ho visto, però, che i portacenere per strada sono pochi. A Milano hanno trovato un sistema migliore, qui c’è una placchetta sopra un cestino della spazzatura, per spegnere il mozzicone che poi (magari spento male) va a finire nel cestino, che spesso prende fuoco».
Risponde l’assessore Italo Porcile: «la città è, secondo me, abbastanza attrezzata già dal 2008. I contenitori distribuiti in strada, in vari formati, sono circa 2.500. Prima di fare nuovi acquisti, voglio controllare che davvero la dotazione sia insufficiente. Bisogna prima informare correttamente la popolazione, educare, esercitare controlli. In seguito si potrà valutare la necessità».
Franco De Benedictis (Gruppo Misto) lamenta il problema dei parcheggi selvaggi in corso Mentana. Quando i marciapiedi verranno restituiti ai pedoni?
De Benedictis: «le persone anziane che vogliono fare una passeggiata sono impedite. Non si può obbligare la gente a scendere dal marciapiede per camminare sotto casa. Si potrebbe per esempio passare dalla disposizione a pettine, a quella parallela alla carreggiata».
Risponde l’assessore Anna Dagnino: «in corso Mentana furono tracciati stalli di Blu Area che occupavano parte dei marciapiedi, riprendendo una disposizione già esistente con le righe bianche. Parti della strada sono state poi sistemate; se l’automobilista posteggia correttamente, lo spazio sul marciapiede è sufficiente. Cambiare la disposizione, come da lei proposto, con il passaggio dalla disposizione a pettine a quella normale comporterebbe una perdita del 40 per cento dei posti, in una zona che già ne scarseggia».
Chiarimenti sull’ eventuale spostamento del mercato delle stoffe a Sestri Ponente. Li chiede Lilli Lauro (Pdl).
Lauro: «non dobbiamo dimenticare che c’è il mercato del Ferro. Spostare il mercato delle merci varie significa tener conto anche dei commercianti del Ferro, per rilanciare tutta l’attività».
Risponde l’assessore Emanuele Piazza: «stiamo lavorando separatamente sulle due questioni. Il mercato del Ferro ha un finanziamento a parte. Secondo noi bisognerebbe far funzionare la piazza superiore, per aumentare la fruizione da parte della popolazione. Si sta perfezionando la concessione, per 12 anni, dello spazio superiore a “Happy Days”, una ludoteca. I genitori potrebbero lasciare i figli a personale qualificato e andare al piano di sotto a fare acquisti. Nello spazio inferiore ci sono continuamente bandi di apertura per occupazione anche temporanea».
Alle ore 15, il presidente Giorgio Guerello procede all’appello. Con 34 presenti, la seduta è valida.
Come concordato in riunione capigruppo, l’assessore allo Sviluppo economico Emanuele Piazza relaziona l’aula su quanto avvenuto mercoledì scorso, nell’incontro a Roma sulla situazione di Ilva. «La riunione al ministero dello Sviluppo economico, alla quale ha partecipato il viceministro Teresa Bellanova, è stato un momento di chiarezza in una vicenda molto complessa. In particolare, nel processo di vendita del gruppo Ilva, il governo ha indicato come esigenza fondamentale l’individuazione di un soggetto industriale in grado di promuovere lo sviluppo del gruppo nel suo insieme e la garanzia dei livelli occupazionali. Queste sono le priorità che guideranno il governo in questa operazione. Parallelamente, si è anche chiarito un altro punto rilevante: l’accordo di programma oggi in vigore. Il suo contenuto è il punto di partenza comune per gli sviluppi di questa delicata fase; ovviamente governo e istituzioni locali dovranno confrontarsi col nuovo proprietario. Sul reddito si è ribadito lo sforzo del governo nell’applicazione dell’emendamento al decreto Ilva per i contratti di solidarietà, che sono stati incrementati dal 60 al 70 per cento per creare omogeneità di trattamento tra i lavoratori di tutto il gruppo. Inoltre, sarà attivato un tavolo tecnico di confronto tra governo ed enti locali per utilizzare i fondi della Società per Cornigliano per i lavori di pubblica utilità. Il momento di Ilva è di grande attesa – ha concluso Piazza - perché dalla sua vendita dipenderà il futuro del gruppo».
Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede:
una delibera di Giunta:
- Parere del Comune di Genova sul Piano di Sviluppo Aeroportuale – aggiornato in ottemperanza alle prescrizioni del decreto VIA 6919/2002 - dell’aeroporto di Genova, nell’ambito del procedimento di conformità urbanistica ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. n. 383/1994 e S.M.I.
Approvazione dello schema di assetto urbanistico dell’area di intervento n. 10 “Aeroporto“ del piano territoriale di coordinamento degli insediamenti produttivi dell’area centrale ligure
Approvata con voti 20 favorevoli: Chessa (Sel), Gozzi, Malatesta (entrambi Gruppo Misto), Grillo (Pdl), Pd, Lista Doria, Lista Musso, 7 contrari: M5s, Fds, Pastorino (Sel) e 9 astenuti: Anzalone, Caratozzolo, De Benedictis, Mazzei (tutti Gruppo Misto), Balleari, Campora, Lauro (tutti Pdl), Lega Nord, Udc
tre mozioni:
- Sicurezza urbana e miglioramento servizi controllo territorio e legalità, presentata da Pietro Salemi (Lista Musso), che impegna sindaco e Giunta ad intensificare gli interventi in merito, per quanto di propria competenza.
Approvata all’unanimità con 34 voti favorevoli.
- Pale eoliche da insediarsi sul territorio genovese, presentata da Guido Grillo (Pdl), che impegna sindaco e Giunta ad inserire questo obiettivo nel Piano triennale 2015/2017.
Rinviata in commissione consiliare
- "Accordo di pianificazione ambito territoriale Fiera-Kennedy" e destinazione d'uso permanente Palasport, presentata da Guido Grillo (Pdl), che impegna sindaco e Giunta a relazionare sul tema in commissione consiliare e in Consiglio comunale.
Respinta con voti 15 contrari: Pd, Lista Doria, Caratozzolo, Gozzi, Malatesta (tutti del Gruppo Misto), Chessa (Sel), 13 favorevoli: M5s, Pdl, Lista Musso, Lega Nord, Pastorino (Sel) e 6 astenuti: Anzalone, De Benedictis, Mazzei (tutti Gruppo Misto), Udc, Villa (Pd).
due interpellanze:
- Regolamentazione orario apertura sale da gioco, presentata da Clizia Nicolella (Lista Doria), che chiede quali provvedimenti si intendano adottare in merito.
Risponde l’assessore Elena Fiorini: la giurisprudenza amministrativa ha detto che non è competenza del Consiglio comunale ma del sindaco. Abbiamo cercato di intervenire sui gangli del fenomeno, il tema fondamentale è la evasività del gioco sul nostro territorio, molto diffuso anche in tabaccherie, bar etc, fatto molto pericolosa specialmente per anziani e giovani. Abbiamo svolto attività di controllo sulle sale e sui punti di offerta del gioco e abbiamo fatto uno screening che ha portato a un numero elevato di sanzioni. Non abbiamo accantonato il tema, cerchiamo di portare a piena efficacia il nostro regolamento
- Presenza amianto scavi terzo valico, presentata da Antonio Bruno (Fds), che chiede se non sia opportuno che il Comune ritiri la disponibilità all’uso dei materiali di cava per il Terzo valico; che l’amministrazione si attivi con Arpal e Asl 3 per la pubblicizzazione dei dati disponibili e chieda l’accesso a sigmap, sito di Italferr al quale Cociv deve comunicare i dati di tutte le analisi che esegue; che il protocollo predisposto da Cociv venga reso pubblico e discusso in Consiglio comunale.
Risposta scritta
Il Consiglio comunale si conclude alle ore 16.50.