Gli indicatori del cruscotto dell'economia del II° semestre 2015, pubblicato da oggi sul portale dell’ufficio Statistica: statistica.comune.genova.it/pubblicazioni/studi_e_ricerche.php., vanno tutti nella stessa direzione:
- l’inflazione risale dopo i minimi di inizio anno attestandosi, a dicembre, ad un valore pari a +0,4% superiore al dato nazionale;
- nel 2015 il tasso di occupazione del capoluogo ligure registra un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente, superiore a quello nazionale e pari a quello del Nord Ovest;
- riprende ad aumentare l’iscrizione delle imprese ed aumentano ancora le attività avviate da stranieri rispetto a fine 2014 (+5,6%);
- i fallimenti dichiarati dalle società diminuiscono in tutti i settori di attività ma soprattutto nelle costruzioni e nel commercio;
- aumenta invece il numero delle startup che risultano 60 alla fine del 2015.
Bene l'esportazione, male le importazioni (su l’export giù la domanda interna): merci imbarcate + 6,2%, merci sbarcate - 5,7%. Il movimento containerizzato conferma la crescita sia per quanto riguarda lo sbarco sia l’imbarco.
Nonostante l'Expo' di Milano, che ha fatto da catalizzatore al flusso turistico internazionale, continuano a migliorare gli arrivi dei visitatori stranieri. Spicca il dato dei turisti cinesi (+36,2% rispetto al 2014). In costante crescita è anche il numero dei passeggeri dei traghetti e, dopo la pesante flessione del 2014, tornano lievemente ad aumentare i crocieristi. Qualche flessione si registra per l’affluenza dei visitatori dell’Acquario e dei musei cittadini.
“La congiuntura economica genovese nel 2015 – ha detto l’assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza - registra segnali di miglioramento. Dopo anni di grande difficoltà i dati del mercato del lavoro, del settore imprenditoriale e dei flussi turistici confermano un trend positivo contribuendo a dare maggiore certezza al quadro delle prospettive economiche. Nel complesso sono vari gli elementi di positività. In primo luogo l’incremento dell’occupazione con un +3,5%, valore superiore a quello nazionale e pari a quello del Nord Ovest, area di maggiore sviluppo del Paese. I dati emersi – sottolinea – evidenziano anche le potenziali aree di sviluppo economico della città, in particolare con riferimento al porto, all’economia del mare e al turismo. Altro aspetto positivo combinato è la diminuzione del numero di fallimenti e l’aumento di quello delle start up. È evidente che ora la città deve poter esprimere al meglio le sue potenzialità”.