“È ignobile e inaudito che il Parlamento voglia punire i Comuni che contrastano il gioco d’azzardo e la piaga sociale della dipendenza da slot. Sono orgoglioso che la mia Amministrazione sia stata la prima, tra quelle delle grandi città, ad approvare un regolamento che contrasta l’apertura di nuove sale, ponendo limiti agli orari e vietando la pubblicità.
Dall’approvazione del regolamento nessuna nuova sala ha aperto.
È una battaglia di civiltà che si vorrebbe contrastare in nome di interessi di cassa.
La norma ricatta i comuni in modo paradossale: riceveranno più soldi dallo Stato se rinunceranno a fare il loro dovere civile e istituzionale, conniventi con il dilagare delle slot machine.
Il regolamento del Comune di Genova ha già dovuto affrontare l’opposizione delle multinazionali del gioco. Chiedo che il Parlamento annulli subito questa norma ponendo rimedio a questa brutta figura.
Il Comune di Genova continuerà a contrastare la diffusione dell’azzardo sul suo territorio.”
Dall’approvazione del regolamento nessuna nuova sala ha aperto.
È una battaglia di civiltà che si vorrebbe contrastare in nome di interessi di cassa.
La norma ricatta i comuni in modo paradossale: riceveranno più soldi dallo Stato se rinunceranno a fare il loro dovere civile e istituzionale, conniventi con il dilagare delle slot machine.
Il regolamento del Comune di Genova ha già dovuto affrontare l’opposizione delle multinazionali del gioco. Chiedo che il Parlamento annulli subito questa norma ponendo rimedio a questa brutta figura.
Il Comune di Genova continuerà a contrastare la diffusione dell’azzardo sul suo territorio.”