Genova dice NO alla
violenza sulle donne

Incontri, dibattiti, feste e un flash mob. Un mese dedicato alla lotta a maltrattamenti e stalking prima che possano degenerare nei casi più gravi.Il programma è curato da Comune, Provincia e Rete antiviolenza 

Testo Alternativo
Il flash mob delle sciarpe rosse a De Ferrari, alle ore 17, lunedì 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, sarà il cuore di un mese di iniziative (dai primi di novembre al 2 dicembre) con le quali Genova e il territorio provinciale dicono No alla violenza sulle donne.

Il programma è coordinato e promosso da Provincia e Comune di Genova con tutti gli enti e le associazioni della Rete provinciale antiviolenza, per sensibilizzare le donne e gli uomini su una drammatica realtà che riguarda tutti e per diffondere la conoscenza dei centri e dei servizi che tutelano le vittime.

"Sino a qualche anno fa - ha detto l'assessore a diritti e legalità Elena Fiorini - parole come femminicidio non facevano neppure parte della lingua italiana. Ora, invece, femminicidio è una espressione di uso comune, a dimostrazione che cresce la consapevolezza della gravità del problema".

Gli eventi del 25 novembre saranno preceduti e seguiti da altre iniziative, quali mostre fotografiche, proiezioni, testimonianze, letture, incontri tematici, appuntamenti teatrali, musica, dibattiti e approfondimenti sulla violenza e il femminicidio,  non solo a  Genova, ma anche ad Arenzano, a Campomorone, a Casella, a Lavagna, a Mignanego, a Montoggio, a Savignone e Valbrevenna.

"Il Comune di Genova - ha precisato l'assessore - lavora per il miglioramento del ruolo sociale, politico e familiare della donna, che costituisce la base per scoraggiare il fenomeno della violenza. Si dedica poi alla promozione di servizi legati al momento dell'emergenza, attraverso un sostegno al centro antiviolenza, che costituisce il luogo in cui le persone si possono rivolgere, al di là di tutti gli altri servizi territoriali".

Il 25 novembre sarà anche il quinto "compleanno" del centro antiviolenza di via Mascherona 19. Dall’inizio del 2009 alla fine di ottobre 2013 sono state 1.403 le donne che hanno contattato il centro di via Mascherona e 756 di loro sono state inserite in nuovi progetti di vita. Il numero delle vittime in cerca di aiuto è molto alto e a Genova continua ad aumentare: nei primi dieci mesi del 2013 si sono rivolte al centro 301 donne (il 33,18% in più rispetto allo stesso periodo del 2012) e l’incremento riguarda soprattutto le italiane, mentre il numero di donne straniere è rimasto invariato.

"Il concetto di lotta alla violenza sulle donne - ha concluso Fiorini - è un concetto di rete, dove gli enti territoriali, le associazioni, gli enti e i servizi del Comune costituiscono una sorta di 'antenna' dove le vittime possono trovare un supporto".

Una sintesi profondamente simbolica della realtà del Centro di via Mascherona è la mostra fotografica “Il limite oltrepassato” di Erica Canepa, a cura della Rete provinciale antiviolenza e del Centro, allestita a Palazzo Ducale, nel cortile maggiore, dal 22 novembre al 1° dicembre, che accosta con drammatica intensità le immagini di donne che hanno chiesto aiuto alla struttura a ritratti parziali che insieme ne tutelano l’anonimato e spezzano il corpo femminile, come le violenze subite e le testimonianze di uomini autori di violenze, raccolte dal Centro di ascolto per uomini maltrattanti di Firenze.

Il 25 novembre le iniziative antiviolenza a Genova inizieranno alle 16.30 a Palazzo Ducale, con letture dai monologhi di “Ferite a morte” di Serena Dandini, seguite alle 17 dal flash mob “Genova dice NO alla violenza sulle donne” in piazza De Ferrari, con sciarpe e drappi rossi. Il Teatro della Gioventù dedicherà “un posto vuoto a teatro” per le vittime di femminicidio durante le rappresentazioni alle 19 e alle 21 dello spettacolo Closer.

A Palazzo Ducale, alle 21, si svolgerà l’incontro pubblico con Cristina Comencini autrice e regista di “L’amavo più della sua vita”, a cura della Fondazione Palazzo Ducale e Snoq. Sempre alle 21, Altrove il Teatro della Maddalena dedicherà alla giornata il reading “Finchè morte non ci separi” di  Francesco Olivieri, con Elena Dragonetti e Raffaella Tagliabue dell’associazione culturale Narramondo.
Il 25 novembre inoltre, per tutto il giorno, i monitor interni della metropolitana trasmetteranno spot della campagna antiviolenza “Basta”, realizzata dal consorzio Agorà.

Il programma degli eventi di Genova dice NO alla violenza sulle donne è online:  (www.provincia.genova.it/reteprovincialeantiviolenza),  (www.comune.genova.it) (https://www.facebook.com/CentroAntiviolenzaMascherona?ref=hl)
15 novembre 2013
Ultimo aggiornamento: 15/11/2013
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